Colle B.za, 4 Novembre: cerimonia con i bambini della primaria

Si è svolta nella mattinata di domenica 7 novembre a Colle Brianza la cerimonia ufficiale di commemorazione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il sindaco Tiziana Galbusera e le autorità cittadine si sono ritrovate presso la chiesa in località Nava per presenziare alla cerimonia religiosa officiata da don Alberto Pirovano. Oltre al primo cittadino erano presenti il vicesindaco Ettore Anghileri, l'assessore al Bilancio Maurizio Perego, l'agente di Polizia Locale Beatrice Porro, i rappresentanti dell'associazione Alpini e dei volontari della Protezione Civile.

Terminata la celebrazione della messa, il corteo con le autorità e i cittadini si è mosso fra le vie del paese giungendo nei pressi del monumento ai caduti. Qui è stata deposta la corona d'alloro in omaggio a chi ha perso la vita durante i due conflitti mondiali. Al termine dell'alzabandiera il parroco don Alberto ha compiuto la benedizione.

Durante tutta la commemorazione erano presenti anche i bambini e le bambine di Colle Brianza appartenenti alla classe quinta. Hanno portato, durante il corteo e fino al monumento ai caduti, alcuni palloncini tricolore e un disegno da loro realizzato. La loro realizzazione raffigura moltissime farfalle che, muovendosi verso l'alto dopo essere state liberate da due mani, danno l'impressione di formare un grande tricolore. Il disegno è stato esposto anche nei pressi del monumento ai caduti durante la cerimonia. Sarà spostato e conservato all'interno del Municipio. I giovani studenti hanno anche aperto il discorso della cerimonia ufficiale. «Oggi - hanno spiegato - siamo qui per celebrare la giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. È importante perché nella Prima guerra mondiale abbiamo imparato a sentirci uniti, ad avere valore e obbiettivi comuni. Ringraziamo le forze armate che ogni giorno ci difendono, proteggono a aiutano».

I giovani studenti della classe quinta hanno anche colto l'occasione per ricordare l'anniversario della tumulazione del milite ignoto presso l'altare della patria. «Cento anni fa - hanno spiegato - è stato portato a Roma il milite ignoto, un soldato sconosciuto che rappresenta tutti i morti durante la guerra. Anche oggi noi siamo qui per ricordare tutti i caduti che ci hanno insegnato ad avere un ideale, a combattere insieme con il cuore per raggiungere i nostri obbiettivi».

Dopo aver lanciato una serie di palloncini bianchi, rossi e verdi, in omaggio al tricolore nazionale i bambini hanno letto una poesia di Battista Cherubini che racconta le difficoltà della guerra e apre lo sguardo alle nuove generazioni.
«La nostra costituzione dice che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"» ha dichiarato il sindaco Galbusera proseguendo poi il suo intervento «questo vuol dire superare l'egoismo umano mediante l'impegno e la solidarietà. La libertà e la pace non sono mai scontate ma sono conquiste che si consolidano ogni giorno nel nostro impegno civile, nel nostro dovere di cittadini».

Il primo cittadino ha ricordato anche l'Anniversario dell'Unità Nazionale rivolgendosi in modo particolare ai bambini presenti: «Quest'anno sono 160 anni dall'Unità Nazionale. Li studierete nel programma di storia i fatti che portarono nel 1861 a compiere il progetto unitario di tante entità diverse che divennero un unico Paese». «Ma, festeggiare l'unità nazionale - ha aggiunto il sindaco - vuol dire oggi che dobbiamo aiutarci tutti quanti, gli uni con gli altri e guardare al futuro con gioia ma anche con disponibilità».
Proseguendo poi il suo discorso, sempre rivolgendosi ai piccoli studenti ha spiegato: «crescendo avrete molte occasioni per mettere in pratica questo concetto di solidarietà. In questo modo contribuirete a tenere vivi i principi che portarono 160 anni fa all'unità della nostra Italia».

In conclusione, il primo cittadino ha ricordato quanto la recente crisi sanitaria abbia messo in luce la necessità e l'importanza della solidarietà e del volontariato: «a tutti ricordo che oggi abbiamo una consapevolezza maggiore, il difficile periodo dell'epidemia ha dimostrato, anche nel nostro piccolo paese, quanto sia stato importante il valore del volontariato e la disponibilità, anche di tempo, verso chi ha bisogno. Grazie di cuore per le tante testimonianze di "unità" che abbiamo registrato».
Al termine della cerimonia ufficiale gli Alpini hanno offerto un rinfresco, organizzato presso la vicina sede, a tutti i partecipanti alla commemorazione.

L. A.
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