Barzago: Natale Perego presenta il nuovo romanzo per ragazzi sulla strage di Gorla

Natale Perego e l'assessore alla cultura Francesca Mantonico

Primo incontro "in amicizia" per la presentazione del libro 'Un urlo nero sulla scuola' di Natale Perego nella serata di lunedì 8 novembre a Barzago. Così lo ha definito lo stesso autore barzaghese che ha portato il suo nuovo libro, dedicato alla strage di Gorla a Milano, anche all'interno della comunità di origine, presentando il testo in aula civica alle ore 20.45. Perego, ex docente ormai in pensione e amministratore comunale di Barzago, è ritornato quindi tra i propri concittadini per far conoscere il dramma della cittadina del quartiere milanese di Gorla dove il 20 ottobre del 1944 vennero sganciate per errore delle bombe americane che avrebbero dovuto invece mirare alle fabbriche della zona industriale di Sesto San Giovanni. In particolare, il libro, un romanzo storico per ragazzi, narra di quel dramma che fu rappresentato dall'esplosione della scuola elementare Francesco Crispi, in cui morirono 184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice della scuola, un'assistente sanitaria, 4 bidelli e alcune madri. Una storia poco noto e quasi per nulla affrontata nei libri di scuola ma che l'autore ha voluto riproporre sotto nuove vesti non solo per i ragazzi di Gorla che oggi frequentano le scuole ma anche per tutti gli altri coetanei e, perché no, per gli adulti stessi.

Su invito dell'amministrazione comunale di Barzago e della biblioteca "Italo Calvino", all'interno del ciclo di incontri con gli autori, Perego ha presenziato lunedì anche per interagire con i barzaghesi presenti e confrontarsi con loro sul tema trattato. L'evento è stato coordinato dall'assessore alla cultura Francesca Mantonico, che ha chiesto a Perego di raccontare le motivazioni sottostanti alla scelta di trattare una storia così poco conosciuta e di spiegare il significato del titolo del libro. "La mattina del 20 ottobre 1944 nella città di Gorla inizia a suonare l'allarme di avvertimento per i cittadini dopo l'avvistamento di aerei americani diretti sul quartiere. Quel giorno, una delle tre squadriglie che dovevano inizialmente bombardare le industrie di Sesto San Giovanni si trova fuori pista ma decide comunque di sganciare oltre 200 bombe su delle abitazioni civili. Uno di questi esplosivi cade sul vano scala della scuola elementare del quartiere milanese, facendo crollare la struttura e il rifugio sottostante in cui si erano nascosti studenti e insegnanti determinandone la morte. Ho deciso di parlare di questo dramma perché 20 anni fa Bruno Simoncini di Barzago, la cui figlia è stasera presente in sala, mi parlò della vicenda per la prima volta e mi spinse ad approfondirne la storia recandomi sul posto a rendere omaggio al monumento che oggi è sorto nel quartiere per commemorare i morti di quella tragedia" ha raccontato Perego, soffermandosi poi sul senso del titolo: "Sarò sincero, per il nome del libro ho preso spunto da una bellissima poesia di Quasimodo "Alle fronde dei salici" che in quel periodo viveva a Milano e visse in prima persona la tragedia dei bombardamenti. Fu lui il primo ad usare l'espressione "urlo nero" che per me ha subito rievocato la bomba su quella scuola di Gorla".

Quindi il tema principale alla base del libro sembrerebbe essere quello della guerra, come ha suggerito la stessa assessore Mantonico, ma l'autore ha prontamente smentito tale intuizione poiché le bombe e il conflitto si troverebbero solo sullo sfondo, mentre la vera storia è quella di una grande amicizia tra due ragazzi di 9 anni, Franco e Mario, che all'epoca frequentavano la quarta elementare nella scuola di Gorla. L'amicizia secondo lo scrittore è un argomento che poteva incuriosire i giovani senza però annoiare gli adulti con scorci di vita quotidiana dei due ragazzi che si susseguono per tutta la prima parte del libro. Mario è l'unico che sopravvive tra i due dopo lo sganciamento della bomba e quindi spetterà a lui raccontare alla nipote, ormai 75 anni dopo la tragedia, la storia che si cela dietro quel monumento che si erge oggi nel quartiere di Gorla. "Ho cercato di portare la vicenda ai nostri giorni, nel 2019, quando effettivamente nel 75° anniversario fu il sindaco di Milano Sala a recarsi a Gorla per rendere omaggio alle vittime, incitando soprattutto gli americani a riconoscere quell'errore e a porgere per lo meno scuse ufficiali che negli anni non erano mai arrivate alla cittadina di Gorla. Prima della presentazione a Barzago, Perego aveva presentato il libro il 19 ottobre proprio presso la comunità di Gorla, dove lo stesso non ha nascosto di aver trovato un ambiente meno famigliare e più difficile da affrontare a causa delle forti aspettative e giudizi che si sentiva addossato trovandosi di fronte a persone che quella tragedia la avevano vissuta sulla propria pelle.

Come ha affermato Perego, c'è voluto un po' a sciogliere l'atmosfera e in questo è stato di fondamentale aiuto il parroco di Santa Teresa del Bambin Gesù del quartiere milanese, il quale ha anche curato la prefazione del libro, e il Comitato dei Familiari per le onoranze ai Piccoli Martiri della scuola di Gorla. Nel corso della serata l'autore ha colto l'occasione per leggere alcune pagine del libro raccontando di alcuni episodi di contorno o focali per la storia in modo da coinvolgere il numeroso pubblico riunito, tra il quale sono stati presenti anche il sindaco di Barzago Mirko Ceroli e alcuni membri dell'amministrazione comunale. La prossima settimana Perego si recherà presso le scuole elementari e medie di Gorla e di Precotto, quartiere ugualmente colpito dai bombardamenti ma dove non si sono registrate vittime presso la scuola elementare comunque crollata, e porterà finalmente la storia al target principale del suo romanzo: i giovani di oggi.
M.B.
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