Garbagnate: sperimentazione con i box della velocità, calo delle infrazioni del 76%

Drastico calo della velocità sulle arterie stradali di Garbagnate Monastero da quando sono state installate le colonnine arancioni. Lo dimostra, dati alla mano, la campagna Attenta-mente introdotta dall'amministrazione comunale.
La presentazione dei dati, unitamente a preziose informazioni sul nostro comportamento ala guida e sulle cause degli incidenti stradali, è stata al centro di una serata appositamente promossa per presentare il progetto che, come affermato dal consigliere Massimo Baruffa, "non vuole dire per noi solo sanzionare, ma prima di tutto informare ed educare i cittadini".
Peccato che i garbagnatesi non abbiano risposto a questa chiamata, perdendo così un'occasione non solo per conoscere i dati ma per capire di più le cause e la gravità degli incidenti, oltre che per ascoltare le parole di chi ha vissuto il dramma della perdita di un figlio sulla strada.

Da sinistra il sindaco Mauro Colombo Roberto Merli, presidente dell’associazione
''condividere la strada della vita''  e Paolo Goglio, direttore campagna Attenta-mente

"La sicurezza è soprattuto un problema urbano in quanto l'ambiente è complesso e articolato e ci possono essere imprevisti come pedoni, biciclette, invasioni di animali o altro - afferma Paolo Goglio, direttore della campagna Attenta-mente - Il tema è molto complesso, riguarda tutta la società e solo con approccio rigoroso e scientifico può essere affrontato. Si assiste oggi a una maggiore sicurezza dei veicoli, mentre il pedone non ha sistemi di protezione e, quando un impatto avviene, per l'utenza debole è devastante. L'unica sicurezza è evitare che gli incidenti avvengano".
Per questo motivo, vengono proposte agli enti locali campagne di contrasto alla velocità: si scelgono i punti critici della viabilità e si compie una prima azione di monitoraggio per vedere il livello di infrazione. Lo stesso viene rilevato anche dopo l'introduzione delle colonnine della velocità: i risultati, in termini di riduzione delle infrazioni, sono significativi.

Paolo Antimi, coordinatore del programma VeloCity, il consigliere Massimo Baruffa e Massimo Frigerio, polizia locale

Garbagnate ha posizionato le colonnine su via Aldo Moro e via Pertini, oggetto del monitoraggio. Su questa via si sono verificati 27.650 passaggi di veicoli al giorno: senza presidio e postazione di controllo della velocità, il 22% del campione rispettava il limite e 78% no. L'1%, pari a 279 automobilisti, faceva infrazioni gravi, passibili di ritiro patente con una velocità media era di 59 km/h. Le infrazioni giornaliere erano 3.206, numero che, in un anno, diventano 1.170.078. Questo tipo di monitoraggio anonimo, solo per studiare il fenomeno e non per sanzionare, è stato ripetuto dopo aver messo la colonnina. Viaggiavano entro il limite il 50,4% delle persone e il 49,6% faceva infrazioni, con un calo del 36,4% e un calo di infrazioni gravi del 76,3%.
Sulla massime velocità i dati dimostrano che, senza presidio, si sono raggiunti i 131 Km/h, scesi a 114 km/h dopo l'introduzione delle colonnine. La media delle punte massime di velocità, da prima a dopo, è passata da 107,05 Km/h a 101,1 Km/h. I passaggi attorno a 90 Km/h sono calati da 75 a 38. "Il primo obiettivo dell'amministrazione è non elevare sanzioni, ma migliorare questi dati" precisa Goglio, introducendo le cause del fenomeno di incidentalità. Nel 65% dei casi, gli incidenti sono ascrivibili alla sfera umana, mentre solo nel 2% sono causati dall'ambiente (le strade) e nel 2% dei casi d veicolo. Il 25% delle cause, tuttavia, è dato dall'interazione uomo-ambiente (come, ad esempio, nebbia e velocità), il 5% dal binomio uomo-veicolo e l'1% dei casi ha origine nei tre fattori. Nel 96% degli incidenti, l'uomo è con causa.

Goglio ha quindi parlato della psicologia del traffico, una disciplina ancora poco diffusa nel nostro paese che studia i comportamenti dell'uomo alla guida. Tra i fattori di insicurezza, a farla da padrone è la distrazione. "Quello che il cervello elabora è la nostra percezione: questo significa che molte informazioni sono scartate e in macchina percepiamo solo una parte della realtà. Non siamo infallibili: ci capita di cercare indirizzo, civico, parcheggio, un negozio. La nostra percezione non raccoglie tutte le informazioni". La sfera della distrazione è spesso presente ed è l'elemento preponderante di incidentalità che, se associato alla velocità, porta a un incremento dei sinistri. La gravità di un incidente è dettata interamente dalla velocità. Se la distrazione non si può controllare, la velocità è un dato fisico, riscontrabile dall'esterno e quindi la campagna Attenta-mente si concentra su questo fattore, al fine di limitarlo.

"Uno studio norvegese ha dimostrato che se riesco a diminuire la velocità su un tratto di strada, ho un calo percentuale di incidenti. Riducendo la velocità da 55 km/h a 50 Km/h, si assiste a un calo di incidenti del 10%. In qualunque contesto, se si abbassasse di 5 Km/h, ridurremmo di un terzo l'incidentalità sulle strade". Qui entra in gioco la metodologia VeloCity, un sistema per tenere sotto controllo la velocità in ambito urbano attraverso colonnine che vengono messe in punti critici. Tali sistemi periodicamente possono essere spostati per creare maggiore attenzione.

Ha spiegato il consigliere Baruffa che nelle prossime settimane partiranno le sanzioni agli automobilisti imprudenti ed entro la fine dell'anno si concluderà la sperimentazione. "Avvieremo poi il programma triennale con il quale prevediamo di mettere altri box sule vie secondarie. L'effetto atteso è mitigare in modo consistente l'incidenza dell'infrazione, anche il nostro primo obiettivo non è multare ma rendere consapevoli i cittadini e invitarli al rispetto dei limiti".

Ha commentato il sindaco Mauro Colombo: "Siamo insediati da due anni e mezzo e ogni anno abbiamo messo un piccolo pezzetto per la segnaletica stradale. 10 Km di ciclo pedonabili, una zona industriale frequentata e superstrada 36, abbiamo molte auto sul territorio: era giusto fare una campagna mirata sulla sicurezza".
M.Mau.
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