Missaglia: da Regione un attestato alla memoria di Riccardo Galbusera, storico volontario di Croce Bianca vittima del Covid

''Questo riconoscimento ci ha fatto davvero molto piacere''. Sono le parole pronunciate fra la commozione da Dina, moglie di Riccardo Galbusera, il volontario 75enne di Maresso di Missaglia spentosi lo scorso 17 aprile dopo oltre un mese e mezzo di battaglia contro il Covid.

I figli Fausto e Marianna ritirano il riconoscimento dalle mani dell'assessore regionale De Corato

Sabato scorso, nell'ambito della Giornata regionale della Sicurezza e Fraternità stradale, l'assessore Riccardo De Corato ha consegnato premi e riconoscimenti a soggetti - civili e forze dell'ordine - che si sono contraddistinti nel garantire la sicurezza su strada e nella gestione della pandemia: 15 attestati alla memoria, 35 attestati di benemerenza, 41 menzioni speciali e 59 attestati di benemerenza per ricorrenza anni di servizio.

Riccardo Galbusera con il suo libro sul dialetto

Unico nome per la provincia di Lecco quello del maressese. Una persona speciale Riccardo, come ha sottolineato a più riprese anche il sindaco Bruno Crippa, suo caro amico: volontario attivo a tutto campo, a Missaglia ha lasciato un segno grande. Impegnato nell'Avis, nella gestione della piattaforma ecologica e al servizio del Comune per il trasporto delle fasce deboli verso le strutture ospedaliere, Galbusera si interessava molto al suo paese.
Assiduo frequentatore delle sedute di consiglio comunale, era anche socio di "Amici della Storia della Brianza" in quanto appassionato di oggetti della tradizione contadina del ventesimo secolo. In passato aveva tenuto delle esposizioni in paese e non solo, anche insieme al compianto amico e fotografo Pietro Redaelli.
Riccardo Galbusera però, era soprattutto uno dei pilastri della locale sezione della Croce Bianca. Una realtà che per lui ''era tutto'' come ha ricordato con commozione la consorte, ripercorrendo in breve la sua esperienza nell'associazione meratese, ma con sede distaccata proprio a Missaglia.

''Riccardo era molto legato a Roberto Zuccalli che come lui è stato uno dei primi volontari. Hanno iniziato insieme e la sede di Missaglia è nata con loro praticamente. Ricordo che non c'erano ancora i telefoni cellulari e spesso mi preoccupavo perchè faceva anche i turni in ambulanza di sera e di notte. Ha dato tanto all'associazione, fino all'ultimo'' ha proseguito Dina, spiegandoci che negli ultimi anni il marito aveva scelto di continuare ad operare seguendo i progetti di tele-assistenza e accompagnando i dializzati in ospedale o andando a prendere i degenti a seguito delle dimissioni dalle strutture. Un impegno che ha portato avanti fino all'ultimo.
''Il 18 gennaio era andato a cena con i suoi amici volontari e in quell'occasione aveva anche presentato il libro che aveva scritto sul dialetto e le tradizioni agricole, altra sua grande passione. Un mese dopo, il 20 febbraio, ha svolto l'ultimo servizio in ospedale, ma qualche giorno più tardi ha iniziato a non sentirsi bene. Si è sottoposto ad una lastra per capire cosa ci fosse che non andava, poi gli è venuta la febbre alta e purtroppo non c'è stato nulla da fare''.

Riccardo Galbusera con il parroco missagliese don Bruno Crippa durante l'esposizione
di alcuni dei suoi attrezzi agricoli alla Festa del Ringraziamento di Maresso

Il 1°marzo Riccardo Galbusera ha varcato l'ingresso dell'ospedale San Raffaele di Milano e qui purtroppo è deceduto oltre un mese dopo, il 17 aprile.
Un'assenza la sua, che si fa sentire, anche se - come ha ricordato la moglie - il vuoto è stato in piccola parte riempito dalle tante testimonianze di affetto ricevute in questi mesi.
''Amava fare il volontario, amava la Croce Bianca e fino all'ultimo ha voluto testimoniare questo suo impegno'' ha aggiunto Dina, la compagna di una vita, con la quale condivideva la quotidianità nella frazione di Maresso.

La targa conferita a moglie e figlia dal comandante della Croce Bianca di Merate, Daniele Riva

Il riconoscimento concesso alla sua memoria da Regione Lombardia è stato ritirato l'altro ieri nella cerimonia svoltasi alla presenza dell'assessore Riccardo De Corato, dai figli Fausto e Marianna. Si aggiunge alla targa già conferitagli dalla Croce Bianca di Merate la scorsa estate durante i festeggiamenti per il decennale della sede di Via Campi, ma soprattutto ai molteplici pensieri che in questi mesi in tanti gli avranno rivolto ripercorrendo quanto il missagliese ha saputo fare e dare, senza chiedere mai nulla in cambio.
G. C.
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