Ello: dagli scavi davanti al Municipio riemerge un pezzo di storia del paese

Da alcune settimane, nella zona del municipio di Ello, sono in corso dei lavori edili per giungere alla riqualificazione dell'area. Il progetto finale prevede la creazione di una nuova piazza che dal cortile interno al comune si affaccerà sull'area antistante. Il cantiere ha subito alcuni rallentamenti, a causa degli interventi necessari alla sistemazione dei sottoservizi di rete. Ad esempio, nella giornata di lunedì 15 novembre i tecnici di Retigas hanno realizzato l'adeguamento degli impianti del gas metano. Lavori attesi per poter proseguire con le opere restanti.

L'ellese Gianfranco Tentorio in un'immagine tratta dal documentario

Scavando al di sotto della vecchia sede stradale, non sono emerse solo le reti dei servizi essenziali, ma anche alcuni vecchi manufatti che hanno riportato alla luce una pagina di storia del paese. Si tratta di due antichi ponti che erano finiti "tombati" al di sotto della strada. Lungo via Filatoio, come alcuni abitanti ellesi ricorderanno, in passato scorreva a "cielo aperto" il torrente Rio, proprio a lato della palazzina che attualmente ospita un esercizio commerciale. Per passare da una parte all'altra del paese si faceva affidamento su una serie di ponti, i più antichi dei quali risalivano ai primi del Novecento. Proprio due di queste strutture sono riemerse con gli scavi realizzati nelle scorse settimane. Purtroppo, versavano in condizioni problematiche.

A ricordare la vecchia fisionomia del paese, contribuisce un video realizzato da Osvaldo Consonni, Valentino Fumagalli e Angelica Perego, gestori del canale YouTube "Memorie storiche della Brianza". Nel documentario Gianfranco Tentorio, alpino, cittadino ellese e memoria storica del paese, ricorda la storia dei ponti. «Il torrente Rio scendeva da Villa Vergano e attraversava tutto il paese di Ello» spiega Tentorio che ricorda «era scoperto ed è rimasto scoperto fino agli anni '59,'60 e '61». I lavori di copertura del torrente - come ricorda Tentorio nel documentario - sono stati realizzati a tratti. L'ultimo risale al 1962. Scendendo da monte verso valle, seguendo il percorso del torrente, per accedere alle abitazioni sul lato sinistro della strada - ricorda il cittadino ellese - era necessario attraversare dei ponti.

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«C'erano quattro ponti - precisa Tentorio - uno per l'asilo e la strada che andava nei boschi, uno per la latteria, uno per la strada che andava nei campi e uno per l'accesso alla filanda che ora non c'è più perché è stata abbattuta». Con la loro copertura, dei ponti non si saputo più nulla. Sono rimasti per circa sessant'anni nascosti al di sotto di una strada. Una via percorsa ogni giorno da diverse persone, alcune sicuramente ignare sia del torrente che scorre ancora oggi al di sotto della superficie sia di questo "pezzo di storia" ellese ormai quasi dimenticata.

«A partire - spiega il sindaco Virginio Colombo - dagli anni Cinquanta quando è stato fatto il "tombotto" [la chiusura al di sotto del manto stradale del torrente] sono stati lasciati i vecchi ponti di inizio Novecento». In particolare, uno di questi due ponti rimasti al di sotto del manto stradale è stato costruito proprio all'inizio del secolo scorso. L'altro risale invece «agli anni Venti, quando è stato fatto l'asilo» spiega il sindaco. Proprio la copertura realizzata fra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta non ha permesso di verificare con facilità, nel corso dei decenni, il grado di conservazione dei due manufatti che contano ormai oltre un secolo di vita e sono via via degradati fino al punto di risultare compromessi.

«I due ponti - spiega il sindaco - sono stati realizzati in mattoni. Prima, quando erano all'aperto, probabilmente l'aria li "asciugava"». Con la chiusura al di sotto della sede stradale, l'umidità notevole, anche dovuta all'acqua del Rio, ha causato il degrado dei mattoni che formavano l'arco di volta della struttura. Gli scavi delle scorse settimane hanno fatto emergere il problema in tutta la sua criticità. L'usura di uno dei due ponti sarebbe stata così avanzata che a sorreggere il manto stradale sarebbero rimasti solo pochi centimetri di materiale. Una situazione compromessa che ha spinto l'Amministrazione comunale a far abbattere i due vecchi manufatti. Una scelta assunta - spiega il gruppo di maggioranza in una nota - perché la situazione "preoccupava l'Amministrazione ma in modo particolare i progettisti che li ritenevano pericolosi". Al loro posto verrà realizzata una nuova struttura in cemento armato che "darà una maggiore garanzia di solidità". Per realizzare questo intervento aggiuntivo, non previsto dal progetto originario di riqualificazione dell'area, la giunta è attualmente al lavoro per reperire nel Bilancio le risorse necessarie. Una decisione definitiva verrà deliberata durante il prossimo consiglio comunale, previsto per martedì 30 novembre.

L. A.
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