Missaglia: la panchina dipinta di rosso. Il progetto del Comune prosegue

Avrebbe dovuto rappresentare la prima tappa di un progetto che nel frattempo si è sviluppato, arricchendosi di volta in volta, di pagine importanti, ma l'emergenza sanitaria non aveva consentito di poterla mettere in atto, perlomeno sino all'altro giorno.
Sabato pomeriggio una panchina installata fra Piazza Libertà e Via Papa Giovanni - in corrispondenza del monumento ai caduti - è stata colorata di rosso, per dire no alla violenza contro le donne.

Volontari, amministratori comunali e cittadini davanti alla panchina rossa

Un progetto nato lo scorso anno in pieno lockdown, promosso dagli assessori Laura Pozzi e Donatella Diacci del Comune di Missaglia insieme ad un gruppo di donne e con la collaborazione di L'Altra Metà del Cielo di Merate.

Dalla creazione di una pagina Facebook dedicata al progetto, si è passati alla stesura di un libro che raccoglie le testimonianze di donne vittime di violenza. Stampato inizialmente in 200 copie grazie al contributo erogato dall'amministrazione comunale, il crowfounding aperto in una fase successiva ha consentito di raccogliere circa 900 euro, con la stampa di ulteriori 700 volumi, distribuiti in tutte le biblioteche del sistema lecchese e vimercatese.

La panchina dipinta sabato a Missaglia - come ci hanno spiegato la volontaria Laura Cozzi e il consigliere comunale Daniela Valagussa - sarà arricchita da una frase scelta fra le proposte pervenute nel corso del pomeriggio e in serata, quando presso la sala civica di Palazzina Teodolinda è andata in scena la lettura di alcuni dei brani contenuti nel volume, di cui hanno dato lettura alcune delle donne presenti, fra le quali appunto anche l'assessore Diacci.

''Sarà poi posizionato un Qr-code che punterà direttamente alla pagina Facebook del Comune, con l'illustrazione di tutte le nostre iniziative'' ci ha detto riferendosi alla panchina Laura Cozzi, fra le anime del progetto missagliese. ''Non è nostra intenzione fermarci: l'argomento è forte, lo sappiamo...ma andiamo avanti, allargando sempre di più questa nostra rete''.
G. C.
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