Oggiono: la banda festeggia santa cecilia con oltre 60 allievi

Nella serata di sabato 20 novembre il corpo musicale Marco D'Oggiono ha festeggiato Santa Cecilia, martire cristiana venerata come patrona della musica e degli strumentisti. Per la banda oggionese si è trattato del primo ritorno alla commemorazione di questa ricorrenza dopo le limitazioni imposte dalle normative sanitarie. Era dal 2019 che i giovani musicisti non si ritrovavano ricordare il santo protettore della musica.

Durante la cerimonia religiosa, il parroco don Maurizio Mottadelli ha ricordato, nella sua omelia, l'importanza dei valori della musica nella vita e il prezioso contributo dato dal Corpo Musicale sia alla parrocchia che alla città. Attività volontarie che la banda presta in occasione delle manifestazioni e delle ricorrenze cittadine.

Sempre nel corso della funzione religiosa, Giuseppe Giudici - presidente della banda - è salito sull'altare per leggere la preghiera di Santa Cecilia. Un testo liturgico che invoca la santa per chiedere «aiuto nel testimoniare» con la «voce e la voce degli strumenti, la gioia del cuore che viene dal fare la volontà di Dio».

Per molti dei musicisti della banda, la festa di Santa Cecilia è stata anche l'occasione per condividere un po' di tempo assieme, in un contesto che vede il Corpo Musicale oggionese crescere, e al tempo stesso, ringiovanirsi sempre più. Sono infatti ben sessanta gli allievi che hanno partecipato all'evento, molti di loro sono giovanissimi studenti delle scuole medie e superiori.

Dopo la cerimonia religiosa si sono ritrovati in pizzeria per concludere la giornata di festa. «Siamo soddisfatti - ha spiegato Giuseppe Giudici - questa partecipazione ci ripaga degli sforzi che abbiamo fatto in questi anni. L'aumento dei ragazzi ripaga l'impegno dei consiglieri, dei volontari e specialmente del Maestro Matteo Anghilieri». Maestro che ha condiviso la soddisfazione per l'arrivo dei molti nuovi giovani musicisti. «In un periodo difficile anche l'occasione di Santa cecilia è un momento in più per mantenere vivi i rapporti all'interno della nostra associazione» ha spiegato Anghilieri, precisando «far parte di una banda non vuol dire solo suonare, l'obbiettivo non è solo quello musicale, ma soprattutto quello umano. La banda è un posto per socializzare divertirsi e crescere. Oggi abbiamo festeggiato la nostra patrona, nella speranza che sia protettrice in questo momento di difficile ripresa».

Per la banda di Oggiono il prossimo appuntamento sarà la piva per le vie della città, in occasione del Natale. L'appuntamento in cui vi sarà l'occasione di tornare a vedere i musicisti, nella loro formazione più completa, sarà sicuramente il concerto di Capodanno. Manifestazione che tornerà dopo l'anno di fermo imposto dalla pandemia. A differenza di quanto accadeva in passato, il concerto non si terrà il primo di gennaio, ma domenica 2 gennaio. Un cambiamento che sposta il tradizionale appuntamento oggionese alla prima domenica di gennaio e che gli organizzatori sono intenzionati a mantenere fissato in questo giorno, anche nei prossimi anni.

L. A.
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