Nibionno: riaperta al pubblico la passerella sulla SS342

Riaperta la passerella ciclopedonale a Nibionno. Nella mattinata di ieri venerdì 26 novembre, è tornato a disposizione dei cittadini, percorribile, l'impalcato che si trova a scavalco sulla SS342 al Km 38,55, chiuso alla fine del 2019 per problemi strutturali emersi durante lo svolgimento di opere antisismiche.

Il ponte pedonale era stata realizzato circa un decennio fa, sotto l'amministrazione guidata da Angelo Negri, per permettere il collegamento pedonale tra il centro di Nibionno e la frazione Tabiago. Poco meno di due anni fa, dopo alcuni controlli per verificare la stabilità del cavalcavia all'altezza della rotatoria tra via Vittorio Veneto e via Conciliazione, l'amministrazione comunale aveva deciso di rimuovere il blocco di cemento centrale: i tecnici comunali avevano infatti ravvisato alcune criticità, decidendo di asportarne una parte, in attesa delle valutazioni che avevano appunto confermato la bontà della decisione.
I lavori, affidati alla ditta Riva di Cesana Brianza, sono iniziati a fine luglio e il 19 agosto la passerella è stata montata; successivamente, in data 22 ottobre scorso, sono state effettuate le dovute prove di carico necessarie ad ottenere la certificazione del collaudo. Terminata la fase burocratica oggi la passerella è stata riaperta ed e fruibile immediatamente da tutta la popolazione.

"Siamo felici che si sia ripristinata la viabilità ciclopedonale tra le frazioni di Tabiago/Mongodio e il centro di Nibionno in quanto la S5342 risulta essere strada ben nota per il traffico e le problematiche ad esso collegate - ha commentato il sindaco Laura Di Terlizzi - La tempistica legata all'esecuzione dei lavori è stata più o meno regolare; solo un piccolo ritardo, per il quale si è ottenuta una leggera proroga dei tempi, in relazione al subentro di ANAS alla Provincia come ente competente di quel tratto di strada".

Il costo dell'opera, al termine dei lavori, è risultato circa di euro 125.000, oltre IVA e relative spese tecniche di progettazione e direzione lavori: un costo coperto da un finanziamento regionale. A carico del comune sono rimaste soltanto le spese tecniche.

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