Bevera: l'ex scuola ospita l'asilo steineriano. Taglio del nastro con Comune e coop.Kore

Nella mattinata di sabato 27 novembre è stato ufficialmente inaugurato, nell'ex scuola elementare di Bevera, l'asilo della cooperativa Kore, che nei mesi scorsi si è aggiudicata il bando comunale per la locazione dell'edificio.

Il taglio del nastro del nuovo asilo steineriano

La scuola Steiner-Waldorf Kore è stata fondata nel 2003 grazie all'iniziativa di due famiglie che diedero vita a un piccolo gruppo gioco: il loro contributo, il loro entusiasmo e il loro impegno nel tempo hanno arricchito il territorio brianzolo di una specifica proposta pedagogica. Da un gruppo gioco di soli 8 alunni, oggi nelle diverse sedi sono ospitati quasi 200 bambini e ragazzi tra le sezioni del gruppo gioco (asilo) e il ciclo completo prima/ottava classe (elementari e medie).

Ernesto Bussola

Il sindaco barzaghese Mirko Ceroli

Ad introdurre l'evento è stata Elisa Gatti, la quale ha ringraziato tutti i presenti per aver preso parte alla giornata, ricordando l'importanza del momento, sia per la comunità di Kore che per Bevera.
L'incontro è quindi proseguito con una breve esibizione di arpa, grazie a due brani eseguiti da Chiara, una giovane musicista che ha deliziato gli ospiti grazie al suo talento.

Luisa Borsotti

Elisa Gatti

A prendere la parola, a seguire, Ernesto Bussola, presidente della cooperativa Kore che - sottolineando l'importanza del gesto del taglio del nastro - ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all'apertura di questo nuovo spazio. "Comincio ringraziando: ogni volta che si avvia una nuova impresa c'è sempre qualcuno che lavora e si impegna contribuendo. Grazie al sindaco Mirko Ceroli e al suo vice, i primi che abbiamo incontrato quando cercavamo uno spazio per un nostro asilo. Loro sono stati estremamente positivi sin da subito, quindi una volta vista la sede eravamo ancora più convinti; grazie a loro per aver intavolato una trattativa. Grazie anche al contributo delle maestre e assistenti dell'asilo, anche il loro entusiasmo è stato alle stelle sin dalla prima volta che hanno visto i nuovi spazi. Grazie poi ai trentasette genitori che hanno aiutato a lavorare. Grazie ovviamente anche all'impresa che ha lavorato all'edificio e in particolare al loro architetto Pelusi. Grazie anche a chi ha contribuito alla parte esterna, una parte molto importante in questo asilo e che ne conferisce ulteriore valore. Aprire una nuova sede è un atto molto bello e importante. Senza educazione la società non starebbe in piedi; in questo periodo sentiamo la nostra libertà attaccata, un asilo invece è una possibilità di apertura e speranza" ha affermato Bussola, concludendo il suo intervento con la lettura di un breve brano del filosofo Martin Buber.

La maestra Silvia

Spazio dunque a Mirko Ceroli, sindaco di Barzago, condividendo le parole del presidente Bussola, che hanno espresso calore e umanità. Queste sono le stesse sensazioni che il sindaco e il suo vice, Michele Bianco avevano ritrovato facendo visita nelle due sezioni di questa scuola. "Si respira la famiglia, lo stare bene; non è solo didattica, ma valore, uno spazio ideale per aiutare il bambino a diventare adulto e autonomo" ha detto Ceroli, che è poi passato a ricordare come questo edificio sia stato utile alla comunità sin dalla sua costruzione.

"Questo edificio favorisce l'accoglienza, lo stare bene, pensate che era nato proprio come scuola. Fu ingrandito negli anni Sessanta, poi la poca natalità lo portò a non essere più una scuola. Nel corso degli anni si è sempre voluto trasformarlo in qualcosa di utile. Col tempo ha ospitato un ambulatorio, gli uffici comunali ma anche un centro giovanile per gli adolescenti supportato da ben sei comuni del territorio. I vari locali sono stati anche sedi di cooperative, case editrici, sala prove musicali. Negli anni l'edificio è rimasto sempre efficiente per offrire qualcosa in più ai cittadini, condividendolo anche coi comuni vicini. Quando ho ricevuto una mail con la possibilità dell'asilo, quindi, subito abbiamo detto: "Perché no?". Davanti all'idea che l'edificio ricominciasse ad ospitare bambini siamo stati entusiasti'' ha detto il sindaco, il quale ha concluso facendo di nuovo i complimenti a tutti quelli che hanno collaborato nel percorso per arrivare qui.

Nel corso dell'inaugurazione c'è stato spazio anche per l'intervento di Luisa Borsotti, una delle fondatrici e pilastri della realtà di Kore. "Cari genitori e bambini. Il progetto é nato tanti anni fa con otto bambini, ora va avanti e avanti... Auguro che possa proseguire perché nella società c'è bisogno di punti di aggregazione come questo per parlare e volersi bene. I nostri bambini devono respirare questo! Questo é il più grande mantello per loro; la vera uguaglianza sociale ce l'hanno i bambini, dobbiamo imparare da loro. Mandiamo avanti bene questa cosa, nonostante le difficoltà, col nostro entusiasmo e per l'umanità, è la cosa migliore che possiamo fare! Tanti auguri e stiamoci vicini" ha consigliato Borsotti.

A destra il vice sindaco Michele Bianco

A concludere gli interventi è stata Silvia, una maestra dell'asilo che ha parlato in rappresentanza anche delle sue colleghe. La maestra ha raccontato di come all'inizio, quando si arriva in un nuovo spazio, questo potrebbe fare un po' paura. In questo caso, però, il sentimento avuto è stato quello di uno spazio con una storia e con dei valori, sia per il luogo che è stato che per l'associazione Kore che lo stava per adottare; "Entrando qui è come se fossimo state subito a casa. La sensazione era di un luogo già pieno di calore. Noi possiamo solo dare il massimo" ha spiegato la maestra.

L'evento si è poi concluso con il taglio del nastro, che ha ufficialmente inaugurato l'asilo. A seguire, qualche scambio di doni tra Kore e amministrazione e qualche foto di rito hanno preceduto una visita libera alle varie sale dell'asilo. Infine un rinfresco allestito sul retro della struttura.
A.V.
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