Annone: 11 borse di studio con la presenza di una cittadina, oggi docente universitaria

Undici borse di studio consegnate dall'amministrazione comunale di Annone Brianza a studenti meritevoli con l'invito a coltivare altre passioni, oltre allo studio, per il quale hanno già dimostrato di essere eccellenti nell'anno 2020/2021.

Foto di gruppo con alle spalle la consigliera Alessia Sala, il sindaco Patrizio Sidoti e la docente Marta Sesana

"La libertà vera è frutto di uno sforzo comune - ha detto la consigliera con delega all'istruzione Alessia Sala, aprendo l'incontro - Abbiamo vissuto tanti sforzi e li stiamo vivendo ancora, eppure voi li avete affrontati e quindi ancora di più deve essere apprezzato il premio. Ricevere valutazioni significative è segno dell'impegno e della forza di determinazione che avete. Non siete gli unici: tanti altri studenti hanno lo stesso impegno e mi auguro che anche voi, con il proseguimento dell'attività, possiate essere di esempio ai più giovani".

Al centro in piedi Marta Sesana

Alessia Sala ha poi introdotto l'ospite del pomeriggio: Marta Sesana, ex concittadina, fresca di cattedra all'Università di Brescia. Partendo dalla sua esperienza di vita, la docente ha esortato i ragazzi a essere curiosi, a sperimentare, a non lasciarsi bloccare dalle insicurezze e a coltivare interessi perchè, oltre il lavoro, c'è una vita intera, che vale la pena di essere vissuta.

Alessia oggi è una donna di 40 anni che è cresciuta in paese, come tante coetanee: qui ha frequentato la scuola elementare, suonato nella banda ed è stata animatrice in oratorio. Ha studiato al liceo scientifico Grassi di Lecco e si è iscritta al corso in ingegneria edile e architettura, un corso quinquennale avviato dal Politecnico di Milano proprio quell'anno.

"Dopo questi cinque anni, dediti a poche attività extra, vi do il consiglio di bilanciare lo studio. È vero che bisogna vivere quel tempo con dedizione ma lo studio e il lavoro non sono l'unica cosa. Prendetevi del tempo libero e poi vi rimettete sui libri" ha detto. Superato l'esame di stato in ingegneria si è trovata ad affacciarsi al mondo lavoratorio senza sapere quale strada intraprendere. Ha quindi cominciato in Pirelli nel settore facility management ma, dopo sei mesi, compreso che non era la sua strada, ha trovato un impiego in uno studio di architettura a Milano per seguire un progetto esecutivo a San Pietroburgo.

È arrivata in seguito la richiesta di alcuni docenti del Politecnico ad averla come assistente ai corsi. Marta ha quindi preparato un concorso per accedere al dottorato e, mettendo il focus sui cambiamenti climatici quando ancora non erano in voga, è stata selezionata da un'associazione di imprese edili di Milano che le hanno garantito la borsa di studio per portare avanti la sua ricerca, svolta in prevalenza in Germania.

"Lo studio però non mi bastava: ho portato avanti un progetto di famiglia. Mi sono sposata senza avere una casa e ho discusso il dottorato con le prime doglie: ad aprile ho discusso la tesi mentre a maggio è nata la prima figlia. In seguito è stata negli Stati Uniti (Colorado e Philadelphia) per qualche mese, pur continuando nel precariato. "Noi avevamo la carriera preclusa perchè marito e moglie non possono fare carriera nella stessa università. Ho quindi lavorato come tecnico di laboratorio e poi, finito il lockdown, mi è stato proposto di partecipare al concorso dell'università di Brescia nell'ambito del Pnnr".

Dal 31 agosto ha lasciato l'incarico al Politecnico di Milano per diventare docente del corso in Building performance Engineering a Brescia. Marta ha concluso il suo intervento rivolgendosi ai ragazzi: "Non ho smesso di studiare: la curiosità è una delle migliori dote, va gestita, ma sfruttatatela. Continuate a studiare e insieme coltivate altre passioni".

Le parole della docente hanno suscitato profonda ammirazione tra i ragazzi in sala, coinvolti dal suo racconto. "È stato bello vedere un'esperienza concreta di una persona che partendo dalle nostre radici e inseguendo i suoi sogni, sta portando avanti i suoi progetti di vita - ha detto la consigliera Laura Bartesaghi, parlando poi agli studenti - Congratulazioni per il risultato raggiunto in un anno particolare. Conosciamo le problematiche che hanno ruotato attorno alla scuola durante il Covid: so che ci sono state molte difficoltà per i problemi al sistema scolastico con la fatica dei docenti ad adattarsi all'insegnamento in didattica a distanza (DAD), sia per reperire le risorse necessarie. Non sono d'accordo che l'anno in DAD è stato più facile: essere a casa, da soli, ha rappresentato una vera difficoltà e il fatto di avere raggiunto risultati vi premia due volte. Premia la capacità e il fatto che ci abbiate creduto: avete avuto la forza di andare avanti in un contesto non facile per impegnarsi e proseguire. Eccellere nello studio significa non solo portare avanti lo studio, ma mantenere uno stile di vita normale, cercando di crescere non solo come studente ma come persona".

La collega Giada Martinoia, condividendo le impressioni già rilevate dai precedenti interventi, ha consigliato a tutti di cominciare l'orientamento il prima possibile alle scuole superiori. "Sono al sesto anno di ingegneria, mi sto affacciando al lavoro e mi chiedo come mi vedo tra qualche tempo. Ci sono realtà in cui un "brava" non arriva mai: i problemi esistono e vanno detti. La parte più bella di avere progetti paralleli è trovare la forza in uno per andare avanti con l'altro. È importante trovare la forza e la passione, perché quando uno viene meno, l'altro si rinforza. A livello psicologico, le passioni sono quello che tengono a galla in momenti meno belli. Senza passioni è tutto un po' monotono. Orientatevi bene e non abbiate paura di osare".

Alla consegna delle borse di studio è intervenuto anche Luca Marsigli, in rappresentanza della minoranza consiliare: "In Italia il diritto allo studio ha un costo e quindi complimenti ai genitori per avere supportato i figli sia dal lato economico che umano. Quello che manca in questo paese è l'orientamento: si entra nella dinamica scolastica, ma non si orientano i ragazzi. Questo comporta che i diplomati vadano a cercare subito lavoro e che i laureati non trovano quello che vogliono e vanno all'estero. Suggerisco ai ragazzi di cercare un orientamento sicuro secondo attitudini e aspettative".

Di seguito i nomi dei premiati:

Superiori
Michela Ripamonti, seconda
Gaia Tentori, seconda
Alice Rosa, quarta
Arianna Bardoni, quarta
Susanna Stefanoni, quarta
Gabriele Crimella, quarta
Anna Maggi, quarta

Diploma
Martina Sesana, diploma
Sara Rossetti, diploma

Università
Chiara Colombo, laurea in scienze biologiche, 110 lode
Nicholas Redaelli, laurea in lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale, 110 lode

M.Mau.
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