Monticello: in chiesa una messa per i carabinieri. Don Marco, ''siete a contatto con la parte più sofferente del popolo''

''Siamo al servizio dello stesso popolo''. Si è rivolto così, ai carabinieri presenti in chiesa e ai volontari dell'associazione che sostiene la Benemerita e i suoi uomini in maniera attiva, il parroco di Monticello don Marco Crippa che ieri mattina ha celebrato la messa in occasione della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma.

Foto di gruppo per le autorità e i carabinieri al monumento ai caduti
(clicca sull'immagine per ingrandire)

Una tradizione ormai irrinunciabile che ogni anno, a fine novembre, vede il sodalizio nazionale con sede a Missaglia, riunire le autorità del territorio e naturalmente una rappresentanza di militari, per rinnovare e confermare la devozione alla divisa, richiamandosi appunto alla "Virgo Fidelis" motto araldico dell'Arma che significa "Fedele nei secoli".

Un'iniziativa che si ripete ciclicamente grazie all'impeccabile organizzazione messa in campo dal sottotenente Antonio Gisonni e dal maresciallo Giorgio Angeletti - ai vertici dell'associazione nazionale carabinieri di Merate-Missaglia - per dare l'opportunità ad amministratori, cittadini e membri delle locali associazioni, di far sentire ai carabinieri e ai militari in congedo, la propria vicinanza, ma anche per conoscere più da vicino la quotidiana attività svolta al servizio del territorio.

Nessun pranzo quest'anno a causa delle limitazioni dovute alla pandemia, ma la sola celebrazione di una messa presso la parrocchia monticellese di Sant'Agata dove alle 9,30 si sono riuniti amministratori, rappresentanti delle associazioni del territorio, ma anche e soprattutto carabinieri e sostenitori dell'Arma.

Particolarmente sentita e densa di riferimenti a quella che rappresenta la quotidianità vissuta da molti uomini in divisa, l'omelia pronunciata da don Marco che, mai banale nei suoi interventi, ha toccato luci e ombre di un'attività spesso non considerata nel suo senso più profondo.

Primo da sinistra il maresciallo Giorgio Angeletti

Da sinistra il vice sindaco Marta Comi e i sindaci Ave Pirovano e Cristina Citterio

''Siete a contatto con la parte più sofferente del popolo: quella che ha toccato il male e se ne è fatto partecipe. Il vostro è un lavoro svilente alle volte, sfiancante, in una lotta contro il male che a qualcuno potrebbe addirittura apparire inutile'' ha detto il sacerdote cercando di trasmettere con le proprie parole la difficoltà di un servizio che si è fatto ancor più pesante con il Covid, quel virus invisibile che non si può nemmeno arrestare. ''Dobbiamo operare nella fiducia verso Dio, che lavora con noi e cercare di stare sempre dalla parte del bene, impegnandoci per l'ordine pubblico. Diciamo grazie a chi lavora al servizio di tutti: la vostra è una vocazione, un esercizio d'amore''.

Al centro Bruno Crippa, sindaco di Missaglia e vice presidente vicario della Provincia di Lecco

Il presidente dell'associazione nazionale carabinieri di Missaglia, sott.Antonio Gisonni
con Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello e ''padrona di casa'' dell'iniziativa

Alla liturgia animata dai canti del coro parrocchiale erano naturalmente presenti i carabinieri in servizio: il luogotenente Christian Cucciniello comandante della stazione di Casatenovo, il maresciallo Andrea Giordano del nucleo Cinofili e altri rappresentanti - in servizio e in congedo - della Compagnia di Merate, fra i quali spiccava appunto la presenza del tenente Raffaele La Rovere, da qualche mese a capo del nucleo operativo e radiomobile.

Primo a destra il maresciallo Andrea Giordano

Il parroco don Marco Crippa

Sono intervenuti anche gli amministratori comunali dei comuni di riferimento, con i sindaci Alessandra Hofmann di Monticello, Cristina Citterio di Lomagna, Massimo Panzeri di Merate, Ave Pirovano di Cremella, il vice sindaco casatese Marta Comi e Bruno Crippa di Missaglia nella veste anche di vice presidente vicario della Provincia di Lecco. Fra i presenti come ogni anno, anche Marta e Rosagnese Casiraghi che nel loro ruolo di sindaci missagliesi avevano offerto una sede - presso Palazzina Teodolinda - all'associazione nazionale carabinieri, precedentemente di stanza a Merate.

A destra il maresciallo Pietro Carusone

Il tenente La Rovere, il vice presidente vicario della Provincia Crippa e il luogotenente Cucciniello

A chiudere la messa è stata la preghiera del carabiniere, di cui ha dato lettura come da tradizione il sottotenente Gisonni, con il numeroso gruppo che si è spostato al vicino monumento ai caduti per la posa di una corona in ricordo di chi è andato avanti. Un breve ringraziamento da parte del presidente dell'ANC a chi è intervenuto e le parole pronunciate dal sindaco Alessandra Hofmann e da Bruno Crippa quale rappresentante della Provincia, hanno chiuso la cerimonia.

Al centro il luogotenente Edonio Pecoraro e il maresciallo Cosimo Fersini

Non prima, chiaramente, di qualche foto di rito ad immortalare l'evento che lo scorso anno non aveva potuto avere luogo a causa del Covid.
G. C.
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