Ello: inaugurata la panchina per dire no alla violenza contro le donne

Nella mattinata di domenica 28 novembre è stata inaugurata la "panchina rossa" di Ello. Amministratori comunali, volontari della commissione biblioteca e alcuni cittadini si sono ritrovati presso piazzale Nassirya, luogo in cui la panchina è stata installata. Simbolo del contrasto alla violenza contro le donne, la panchina è stata inaugurata nel contesto delle iniziative realizzate in vista del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Molti dei presenti, rispondendo allo specifico appello dell'Amministrazione comunale, indossavano un capo o avevano con sé un oggetto rosso, colore simbolo di questa giornata. Come, ad esempio, alcuni ombrelli rossi tenuti dei volontari della commissione biblioteca, organo che ha collaborato all'organizzazione di questa iniziativa, come molte altre realizzate negli scorsi anni, in occasione di questa ricorrenza. Alla cerimonia ha presenziato Mirco Ballabio, assessore alla cultura del comune ellese.

Dopo aver sottolineato la scelta di posizionare la panchina in una zona centrale del paese, in modo da risultare come una «presenza tangibile e quotidiana» Ballabio ha ricordato come «nella società del terzo millennio» vi siano ancora «tropi casi di femminicidio». Una situazione che deve «far riflettere». Da questo punto di vista l'assessore ha spiegato come la panchina «lanci un messaggio ad ognuno di noi», ma in particolare anche alle donne che oggi giorno sono vittime di violenza che possono chiamare il 1522 e rivolgersi ai centri antiviolenza. «L'importante - ha spiegato Ballabio - è non lasciare sole le ragazze che sono nel tunnel della violenza, ascoltare la loro richiesta di aiuto è fondamentale».

Concludendo il suo intervento l'assessore ha anche posto l'accento sull'importanza dell'educazione e della formazione. «Per combattere la violenza di genere - ha ricordato - è determinante iniziare ad educare le ragazze e i ragazzi alla non violenza, partendo dalle scuole, perché saranno i fidanzati, i mariti e i padri di domani e le fidanzate, le mogli e le madri di domani».
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