Cremella: torna la Festa di Pomm sotto la neve tra sport, storia, tradizioni e cultura

Non ci si aspettava una nevicata l'8 dicembre, giorno in cui storicamente i cittadini di Cremella scendono in piazza per festeggiare la Festa di Pomm, ovvero la festa delle mele. Eppure, nella mattina di mercoledì grossi fiocchi di neve hanno dato il benvenuto ai cittadini, ai curiosi e alle bancarelle partecipanti alla fiera cremellese.

I volontari della Pro Loco con il sindaco Ave Pirovano

Disposti nella piazza don Severino Colombo di fronte al municipio, e nella piazza della chiesa, c'erano diversi banchetti di hobbisti e associazioni che, nonostante il tempo, non hanno rinunciato a far sentire la propria presenza.

Gruppo Alpini

Associazione Amici di don Giuseppe

C'erano i succhi e le confetture dell'agriturismo cremellese Alla Roggetta, c'erano le castagne e la frutta secca, vasi di terracotta colorati per portare un po' di allegria, oggettistica natalizia fatta dalle mamme dei bambini dell'asilo Kramer, il cioccolato del comitato Maria Letizia Verga e le patate dell'associazione Amici di Don Giuseppe.

Avis Cremella

Alle otto la giornata si è aperta con la cinquantesima edizione del Magnus Cursus Pomi, gara podistica non competitiva che solitamente richiama fino a 1500 persone da tutta la Lombardia. Il presidente dell'ALS (Associazione Liberi Sportivi) di Cremella, Fausto Marzorati, non ha nascosto un po' di rammarico per la scarsa partecipazione di quest'anno, dovuta sia al ponte lungo di Sant'Ambrogio che ha fatto optare i milanesi che di solito partecipavano per una giornata più tranquilla, sia alla neve e al grande freddo che ha portato i partecipanti totali di quest'anno ad essere solamente 350.

Commissione cultura e biblioteca

Comitato Maria Letizia Verga

"La maggior parte dei podisti di quest'anno ha scelto la dodici chilometri, una minoranza invece quella da sei. Il percorso ha toccato il Parco della Valletta, il centro di Cremella, i Morti dell'Avello, la cascina Monte Gregorio, l'agriturismo Alla Roggetta e infine la piazza della chiesa di Cremella", ha spiegato Fausto Marzorati. Al termine della corsa, i podisti ricevevano una borsa con la mela benaugurante cremellese, una bottiglietta d'acqua, un succo di frutta e una merendina.

Il sindaco Pirovano e le mele beneauguranti

Le mamme dell'asilo Kramer

Il sindaco Ave Pirovano, presente alla manifestazione sin dalle prime ore del mattino e indaffarato nella preparazione della festa, ha spiegato che la festa di pomm a Cremella affonda le radici nell'etimologia stessa del toponimo. Cremella, infatti, in lingua longobarda significa "mela bruciata".

Gli organizzatori della Magnus Cursus Pomi

"È la festa del freddo e delle mele perché anticamente a Cremella c'erano tanti meleti. Ogni anno invitiamo i cittadini a ritirare le mele benauguranti durante questa giornata. Ci dispiace che il tempo abbia frenato la manifestazione e fatto sospendere i due appuntamenti che c'erano in programma nel pomeriggio, lo spettacolo di magia e di giocoleria e l'intermezzo musicale del corpo bandistico ‘Giulia Recli' di Brivio", ha osservato il sindaco Pirovano.

Gran parte della manifestazione però non sarebbe stata possibile senza il contributo della Pro Loco di Cremella, che offriva a quanti volevano riscaldarsi il pomm brulè, le caldarroste, il vin brulè, le salamelle e il tè caldo. "Dovevano esserci venti bancarelle e invece ce ne sono solamente cinque. Praticamente quasi tutti gli hobbisti non ci sono. Siamo stati sfortunati, lo scorso anno siamo rimasti fermi per il Covid quest'anno per la neve, ma qualcosa abbiamo cercato di fare lo stesso", ha raccontato il presidente della Pro Loco Mauro Scaletta. Ai fornelli c'erano anche gli alpini, che oltre a vendere i dolci natalizi della Telethon, hanno preparato la trippa d'asporto.

Simbolica la presenza della delegazione dell'Avis di Cremella, che accoglieva quanti volevano iscriversi alla Associazione Volontari Italiani del Sangue. Infine, nell'aula civica la mostra "Te se regordet?" aspettava i cittadini che volevano fare un tuffo nel passato e scoprire aneddoti, ricordi e memorie della Cremella che fu. L'esposizione pensata ed elaborata dalla commissione cultura del comune si presenta come una mostra aperta, in cui chi volesse integrarla di materiale e racconti può farlo.

"Siamo andati ad ascoltare persone in là con gli anni che potessero ricostruire la storia e la memoria di alcuni corti del nostro paese. Principalmente il materiale è relativo alla prima metà del Novecento e, per certi aspetti, oltre ad essere interessante è anche inedito", hanno spiegato i membri della commissione cultura. Sempre nell'aula civica gli interessati potevano acquistare libri dal mercatino allestito dalla biblioteca.

Dopo lo stop di un anno dovuto alla pandemia da coronavirus, i cittadini cremellesi possono tornare ad avere nelle loro case il ‘pomm' simbolo della tradizione e buono auspicio per il tempo che verrà.
M. Bis.
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