Oggiono: in fase di ripresa i lavori alla nuova caserma dei Carabinieri

Sembrano essere in fase di ripresa i lavori della nuova caserma dei Carabinieri di Oggiono. Presso il cantiere di via Donatori del Sangue alcuni tecnici dell'azienda incaricata di eseguire le opere sono tornati nelle scorse ore per predisporre gli interventi necessari alla ripresa dei lavori di ultimazione dei locali interni.
Le opere avevano incontrato una fase di fermo, alcuni mesi fa, per via di alcuni ritardi nei pagamenti. I corrispettivi dovuti dal ministero all'impresa erano rimasti bloccati presso il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche. A causare i ritardi - a quanto è dato apprendere - sarebbero state alcune farraginose procedure burocratiche, ulteriormente influenzate dai ritardi accumulati dal cantiere nel corso degli anni.

Immagine di repertorio del cantiere per la nuova caserma

Saldati gli arretrati spettanti all'impresa, i lavori presso l'area dovrebbero riprendere in modo sostanziale nel corso di queste settimane e con l'arrivo del prossimo anno. Attualmente, ad essere vicina al completamento è la struttura pensata per ospitare gli uffici del personale dell'Arma. Affacciato su via Kennedy, l'aspetto esteriore dell'edificio sembra ormai confermare quanto poco manchi al completamento delle opere. All'interno della struttura restano da ultimare alcuni lavori: degli interventi presso il vano scale, la posa dei sanitari all'interno di un bagno e dei lavori all'interno del piano interrato, compresa la realizzazione di un locale da adibire a bagno di servizio. Ma, sicuramente, uno dei passaggi più significativi, ancora da compiere per giungere all'ultimazione della struttura interna, è la posa dell'impianto elettrico non ancora ultimato. Negli scorsi mesi, alcune modifiche, necessarie a rendere più funzionali i locali e i sistemi elettronici che saranno installati, erano state richieste direttamente dal personale dell'Arma. Variazioni progettuali minori che sono state formalizzate e approvate dal Provveditorato. Un passaggio che, tuttavia, aveva richiesto dei tempi per la realizzazione delle procedure burocratiche necessarie.

Se all'interno dell'edificio i lavori appaiono come a un passo dalla conclusione, alcuni interventi più sostanziali devono ancora essere realizzati all'esterno. In particolare, a delimitare il perimetro della palazzina adibita a uffici dovrà essere una recinzione adatta alle strutture di tipo militare. Un fattore che comporta la necessità di realizzare un muro in cemento armato. Ancora da edificare, nell'area retrostante alla palazzina uffici, avrà la funzione di separare il primo edificio dalla struttura che ospiterà gli alloggi del personale. Nell'area esterna dovranno essere ultimate anche le rampe di accesso agli uffici e le relative aree verdi. Completate queste opere, il comune potrà procedere all'urbanizzazione dell'area esterna al perimetro con la creazione dei parcheggi e della nuova zona di accesso alla caserma.

Se per la struttura che ospiterà gli uffici tutto lascia pensare ad una possibile ultimazione nell'arco del prossimo anno, il futuro della palazzina retrostante, pensata per gli alloggi del personale, resta incerto. A oltre un decennio dall'avvio del cantiere, non è ancora chiaro chi porterà a termine i lavori. Il consorzio di imprese che si era aggiudicato l'ultimo appalto redatto fra il 2020 e il 2021 ha deciso di non sottoscrivere il contratto per realizzare i lavori. Dopo la rinuncia, in base alla normativa, il Provveditorato dovrebbe "scorrere la graduatoria" invitando a subentrare nella realizzazione delle opere l'impresa classificatasi seconda alla gara d'appalto. Tuttavia, prima di dare avvio a questa procedura il Provveditorato ha chiesto l'intervento dell'Avvocatura dello stato per poter disporre di un parere specifico su quale comportamento adottare in questa vicenda. Un ulteriore passaggio che porterà con sé una nuova dilatazione dei tempi.

L. A.
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