Casatenovo: il concerto di Natale in chiesa con il coro di Santa Felicita

Si è tenuto l'altro ieri, grazie alla collaborazione del Comune di Casatenovo e della chiesa prepositurale di San Giorgio Martire, il concerto corale del Coro Polifonico Santa Felicita.

Un'immagine dell'esibizione di domenica pomeriggio

Programmato per le 15,45 di domenica 19 dicembre presso la parrocchia casatese, temi del concerto sono stati la musica sacra a Parigi tra il XIX e il XX secolo e i brani della tradizione natalizia, per celebrare tutti insieme un momento di auguri in vista delle feste ormai imminenti. Presenti all'esibizione, oltre a don Antonio Bonacina e don Andrea Perego, anche il sindaco Filippo Galbiati, accompagnato da alcuni membri dell'amministrazione comunale tra cui il consigliere con delega alla cultura Enrica Baio.

Il sindaco Filippo Galbiati

Come si legge sulla brochure esplicativa, il coro Polifonico di Santa Felicita di Casatenovo nasce nel 1966 con la direzione e formazione del Maestro G. Ghirardi. Fin dagli inizi il coro ha svolto un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero registrando dischi di vario genere per diverse case discografiche. Il repertorio del coro è vario ed eterogeneo e spazia da importanti autori del '600 a Bach, Haendel, Mozart, Haydn, Mendelssohn, Brahms, Rossini, Fauré fino ai compositori del nostro secolo. Nel 1980 il coro si è costituito in Associazione con lo scopo di diffondere e praticare il canto corale in ogni sua forma dal sacro al profano, dal gregoriano alla musica contemporanea. Dal 1992 il coro è diretto dal Maestro Walter Mauri. Sotto la sua guida la formazione corale si è specializzata principalmente in musiche di autori del Settecento, dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Da ricordare il concerto tenutosi a Bourg en Bresse (Francia) in occasione di uno scambio culturale organizzato dai Rotary Club, dove è stato eseguito, tra gli altri brani, il "Dextera Domini" di C. Franck riscuotendo notevole successo.

E il Maestro Mauri non è mancato nemmeno alla direzione del concerto di domenica pomeriggio, in compagnia del pianista accompagnatore Michele Santomassimo. Un momento per augurare a tutti di trascorrere serenamente le feste, ma anche per riprendere la vita del settore musicale dopo il periodo di scossa dato dalla pandemia.

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"Un benvenuto a tutti, un ringraziamento al coro, al Maestro Mauri ma soprattutto a don Antonio per l'accoglienza e la disponibilità. Da qualche anno stiamo consolidando la collaborazione con la parrocchia, e questo del concerto, in particolare, è un momento molto bello e piacevole per la nostra comunità. Questo Natale segna due anni di fatiche, due anni difficili, in cui abbiamo dovuto far fronte a una prova che ci ha portato molte sofferenze: isolamento per i nostri giovani, che stanno subendo questa situazione tutt'oggi, grandi limitazioni per i nostri anziani, che sono troppo isolati, oltre ai danni dal punto di vista economico e per chi lavora" ha detto il sindaco Galbiati aprendo il pomeriggio in chiesa. "Questa prova, che ha dimensioni di un evento epocale, purtroppo come vedete non è ancora terminata, ma ci sta insegnando con forza che nessuno può farcela da solo, che nessuno può far finta di non avere responsabilità nei confronti degli altri e della propria comunità. Dunque il mio augurio è che quest'anno veramente il Natale ci porti serenità e consapevolezza di essere parte di una comunità, in cui dobbiamo esercitare tutti la nostra responsabilità nei confronti dell'altro. Allora viviamo insieme questo concerto - che sono certo sarà bellissimo - con questa consapevolezza: siamo Casatenovo in una comunità di persone responsabili che hanno un senso di responsabilità comune e verso gli altri''.

E come la pandemia è stata sofferenza per molteplici settori, allo stesso modo, se non in maniera persino più accentuata, lo è stato per quello del canto. Proprio per questo motivo, infatti, prima di iniziare l'esibizione il coro ha voluto esprimersi in due parole sulla propria condizione. "Noi del coro di Santa Felicita vogliamo ringraziare innanzitutto l'amministrazione comunale, in particolare il consigliere Baio unitamente al sindaco e ai consiglieri che hanno creduto nella corale e nella possibilità di organizzare questo concerto. Ci preme sottolineare che sin da quando è nato negli anni '60 - come molti di voi sapranno, proprio in questa parrocchia - lo scopo principale del coro è quello di svolgere una dignitosa funzione liturgica. Seppur con qualche difficoltà la corale mantiene questo costante impegno durante tutte le messe del sabato sera e nelle funzioni solenni: oltre a essere una passione per noi, infatti, questo è visto da noi come un dono per la parrocchia e per tutta la comunità casatese" ha esordito una socia rappresentativa del coro. "Sappiamo tutti che questi due anni sono stati molto difficoltosi per la nostra corale e non solo. Lo è stato per tutto l'associazionismo in generale, ma il coro l'ha vissuto in maniera particolarmente forte, perché il canto resta l'attività che ha risentito maggiormente di questa pandemia. Basti guardare ancora oggi, nonostante tutti noi presenti siamo in regola con le normative, ci sentiamo di dover cantare con un'adeguata protezione per non mettervi a rischio, e sinceramente, lasciatecelo dire, cantare con la mascherina non aiuta né la voce dei coristi né tantomeno le sonorità per chi ascolta''.

Nonostante le difficoltà, però, la comunità pastorale non è rimasta sola nelle funzioni liturgiche: anche nello scorso anno, infatti, rispettando in ogni caso le norme per il contenimento della pandemia, ogni sabato sera, a gruppi di poche persone al massimo, il coro Polifonico ha fatto sentire la propria presenza accompagnando, come da tradizione, la messa. In occasione delle festività di Pasqua e di Natale, poi, sono state realizzate iniziative a distanza: registrando ognuno dalla propria abitazione i canti, sono stati creati dei montaggi ancora oggi disponibile sul canale della parrocchia. "Tutto ciò ha fatto sì che la comunità parrocchiale rimanesse viva, che la corale rimanesse viva e che non ci fosse una disgregazione del gruppo, che sarebbe stata irrimediabilmente irrecuperabile. Questo concerto, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale, alla tenacia del Maestro Mauri, al lavoro e alla passione dei coristi, vuole essere per noi un segno di ripresa, speranzoso in un futuro per tutti più roseo" ha poi concluso la rappresentante.

Il maestro Walter Mauri

Prima di aprire le danze, però, due parole anche da parte del Maestro Mauri, che ha brevemente giustificato le scelte musicali per l'esibizione. "Il programma che avete in mano è il filo rosso che ci ha condotto a preparare questo concerto: se guardate i tre autori che ci accompagneranno - C. Saint-Saëns, I. Strawinsky e C. Franck - e fate caso alle date, quest'anno in tutto il mondo di questi tre grandi compositori ricorrono il centenario, il bicentenario e il cinquantenario: di Franck ricorre il bicentenario della nascita, di Saint-Saëns il centenario della morte e di Strawinsky il cinquantenario della morte. È stato quello che ci ha condotto a lavorare questi quattro mesi, concludendo il concerto con dei brani della tradizione natalizia. Questi grandissimi compositori che hanno fatto la storia della musica e della nostra cultura hanno scritto solo grandi capolavori dell'umanità, e noi cercheremo stasera di passarvene qualcuno" ha esordito il Maestro. "Come già si diceva prima, sono stati anni difficili questi, nei quali però noi abbiamo comunque continuato a cantare, passatemi la metafora, come alpini nella tormenta: come loro cantavano per combattere il freddo, per dimenticare il loro destino atroce, per sentirsi comunità e per darsi forza, anche i coristi questa sera ce la metteranno tutta per darvi energia, energia vitale, che è una parte fondamentale della musica. E in questi tempi, l'energia vitale è un dono prezioso''.

A seguito di uno scrosciante applauso, quindi, il concerto ha potuto prendere il via, deliziando una chiesa gremita di gente e offrendo il migliore augurio natalizio.

G.G.
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