Casatenovo: l'ultimo saluto e l'omaggio del gruppo Alpini al cavalier Beretta. ''Sei stato generoso sino alla fine''

Questo saluto non lo ha potuto preparare in prima persona, come era solito fare. Sono stati altri ad organizzarlo al suo posto mentre lui - come ha ricordato don Antonio stamani nell'omelia - sarà stato di sicuro impegnato a definire i dettagli dell'ultimo viaggio, diretto alla ''casa del Padre''.
Si respirava un senso di profonda tristezza questa mattina nella chiesa casatese dedicata a San Giorgio, in occasione dei funerali del cavalier Giovanni Beretta, l'82enne portavoce e cerimoniere del gruppo Alpini. Doveroso e altrettanto sentito l'omaggio delle ''sue'' penne nere che hanno vigilato sul feretro per l'intera durata della celebrazione, tenendo alto il gagliardetto del gruppo di Casatenovo e quello della sezione di Monza.

L'uscita del feretro dalla chiesa di San Giorgio

Come in uno dei tanti eventi che Beretta aveva contribuito ad organizzare, non mancavano le autorità: il vice sindaco Marta Comi con il consigliere Fabio Crippa in rappresentanza dell'amministrazione comunale del sindaco Filippo Galbiati (che nei giorni scorsi aveva fatto pervenire un affettuoso messaggio di cordoglio ndr) e l'Arma dei carabinieri con il tenente Michele Gerolin e il luogotenente Christian Cucciniello che hanno voluto sancire con la loro presenza, la collaborazione che da sempre lega la stazione della Benemerita casatese al locale gruppo Alpini, rappresentato anche dal presidente della sezione di Monza, Roberto Viganò.

Il cavalier Beretta qualche anno fa presso la sede degli Alpini, insieme al capogruppo Pirovano e ad alcuni cronisti

Quando se ne va un amico, è sempre difficile trovare le parole giuste, anche per chi sta scrivendo questo articolo: la commozione e il ricordo, avvolti nella tristezza della separazione, diventano quasi insopportabili. Ma conoscendolo piuttosto bene, possiamo dire che il cavalier Beretta avrebbe gradito la cerimonia odierna, durante la quale il segno che ha lasciato nella comunità casatese è emerso con tutta la sua forza. Del resto lui era una persona esigente, ma anche umile e molto generosa. Seria in tutti i compiti che i suoi amici Alpini gli affidavano, sicuri che li avrebbe portati a compimento nel modo migliore possibile.

''Siamo qui per l'ultimo saluto a Giovanni: un amico, un alpino che si è speso molto e tanto amato a Casatenovo. La vostra presenza qui oggi, così numerosa - ha continuato il parroco don Antonio Bonacina - rappresenta il conforto e la speranza perchè significa che Giovanni ha saputo creare una solida rete di relazioni di solidarietà e di amicizia. Lui che nella sua vita ha girato il mondo, sta compiendo oggi il suo ultimo viaggio: Carla, ti aspetta...è andato avanti e sta preparando tutto a puntino, proprio come piaceva a lui'' ha detto poi, rivolgendosi alla moglie.

Il parroco don Antonio Bonacina

Il prevosto casatese non ha potuto nel suo intervento non citare un'altra passione del cavalier Beretta che per anni aveva diretto un'azienda in provincia di Brescia: quella per i viaggi, tanto da spingerlo diversi anni fa a fondare il club I Curiosamondo, per condividere con altri amici - dalla Brianza alla Franciacorta - la bellezza di conoscere nuovi Paesi e nuove culture.

Ma certamente quello che è risaltato maggiormente quest'oggi, era la sua appartenenza al gruppo Alpini, che in questi anni ha servito in maniera impeccabile, svolgendo il ruolo di portavoce e cerimoniere. Lo ha ricordato benissimo nel suo intervento, il capogruppo Dino Pirovano. ''Ciao Giovanni: oggi è una giornata triste'' ha detto a nome del sodalizio, ricordando la visita simbolica del feretro all'esterno della sede dell'associazione a Galgiana, prima delle esequie funebri.

Giovanni Beretta e la moglie Carla con Papa Francesco

''Tutti noi piangiamo te, sempre generoso e professionale. Quanta visibilità e credibilità hai dato al nostro gruppo! Sei stato devoto fino all'ultimo: anche se stavi male ti sei prodigato per trovare gli sponsor per la cena a favore del nostro amico Padre Rinaldo. Come sempre, ti bastava ricevere un incarico per portarlo a termine con impegno e professionalità, sempre assistito dalla tua Carlina alla quale va il nostro ringraziamento. Sei stato un punto di riferimento insostituibile: il tuo operato e la tua spiccata professionalità saranno per noi motivo di esempio. Cercheremo sempre di onorarti: ora sei andato avanti, ma continua a seguirci e a proteggerci da lassù. Riposa in pace''.

La recita della preghiera dell'alpino, seguita dal canto ''Signore delle cime'' ha chiuso la sentita cerimonia, con il corteo direttosi verso il vicino cimitero per l'ultima tappa del viaggio terreno compiuto da una persona il cui nome resterà per sempre impresso nella storia di Casatenovo.
Gloria Crippa
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