Casatenovo: a pochi giorni dalla chiusura del Charlie dopo più di vent'anni trascorsi dietro il bancone, Carlo Crippa si racconta

Ultimi giorni dietro il bancone per Carlo Crippa, storico titolare del Charlie cafè di Casatenovo. Un locale storico e apprezzato nel territorio, sicuramente unico nel suo genere: è sempre stata questa in effetti, la forza del bar situato nel centro commerciale 93 di Via Sirtori.
Un'avventura lunga quasi ventidue anni che proprio in questi giorni terminerà, per lasciare spazio ad un'altra esperienza e ad altri gestori. Carlo invece - o meglio Charlie per i suoi affezionati clienti - si concederà quel meritato riposo al quale non è certamente abituato. Del resto il bar è sempre stata per lui una seconda casa e proprio in un ambiente caldo e familiare, condito da tanta professionalità, in questi anni ha saputo accogliere migliaia di casatesi e non solo, insieme alla storica collaboratrice Marianna, volto altrettanto noto e stimato.

Carlo Crippa dietro al bancone del suo bar

''Ho iniziato questo lavoro negli anni Settanta, lavorando per un amico nel suo bar di Brugherio'' ci ha detto Crippa, scorrendo con la memoria insieme a noi un album fitto di ricordi, sicuramente indimenticabili. ''Nel 1977 poi, ho aperto il mio primo locale a Monticello, nei locali in cui è poi subentrato l'Hemingway''.
Un bar con servizio cucina: basti pensare che fra gli stagisti era transitato pure Enrico Crippa, viganese d'origine e ora chef pluristellato, alla guida del Piazza Duomo di Alba. Un tirocinio breve, ma che in qualche modo avrà di sicuro arricchito il bagaglio culinario di una vera e propria star, poi entrata nell'orbita di Gualtiero Marchesi e della famiglia Ceretto che gli ha affidato il suo ristorante in Langa.
''Quelli di Monticello sono stati anni bellissimi: organizzavamo anche serate musicali a base di jazz e molti arrivavano da lontano perchè il locale era davvero diverso dagli altri'' ci ha raccontato Carlo Crippa. Gli occhi brillano non poco nel ricordare un tempo lontano ma che gli ha regalato tante soddisfazioni e un'enorme passione per questo lavoro.

Un'immagine del locale con il suo inconfondibile arredamento

Nel 1983 la scelta di prendersi una pausa da imprenditore lavorando come barista fra Milano e la Sardegna o ancora, nei momenti liberi, affiancando la famiglia Penati nel servizio catering richiesto per feste ed eventi prestigiosi. Ma la voglia di tornare in pista con un prodotto tutto suo era più forte di tutto e così il 1 gennaio 2000 ha aperto i battenti il Charlie di Casatenovo. Un locale ampio, luminoso, dall'arredamento accattivante; una tipologia completamente diversa dal precedente di Monticello ma anche dall'offerta che si trovava sul territorio. Un'attività che ha gestito per quasi ventidue anni e che si appresta a chiudere, seppur a malincuore, ma con la consapevolezza di aver dato sempre il massimo.
''Ho cercato di proporre qualcosa di diverso e sono contento di aver ricevuto tanti elogi negli anni. Ci sono persone che vengono qui da sempre e questo non può farmi che piacere. Personalmente non ho mai amato la ressa, dunque ho cercato di portare avanti un'attività che non desse problemi a nessuno'' ha proseguito Crippa, che da dietro il bancone in questi vent'anni e oltre, avrà preparato diverse migliaia di cocktail. ''Ho imparato guardando gli altri. Ormai vado a mano e a occhio...dopo tanti anni mi riesce così. Per me è sempre stato fondamentale utilizzare prodotti di qualità e penso che questo mi abbia premiato''.
Nel tempo le abitudini dei clienti si sono solo parzialmente modificate; dallo Champagne molti sono passati al ''nostrano'' Franciacorta, ma all'aperitivo da Charlie restano intramontabili il Negroni, lo Sbagliato e l'Americano. Serviti con le stuzzicherie che per i clienti che frequentano abitualmente il locale sono divenute altrettanto familiari.

Carlo con Marianna, collaboratrice del locale sin dall'apertura

Del resto il rapporto con i clienti resta la base del lavoro portato avanti da Crippa che nella sua lunga esperienza sul campo ha dovuto fare i conti - come tutti noi del resto - pure con una pandemia, senza lasciarsi scoraggiare.
''E' stata dura durante il lockdown non poter tenere aperto il bar, per uno come me, abituato a venire qui ogni giorno. Ho scelto di chiudere anche quando avrei potuto offrire l'asporto: come si fa a bere il caffè o l'aperitivo in un bicchiere di plastica?'' ha aggiunto l'esercente che fra un paio di giorni chiuderà la saracinesca del suo amato locale che altri riapriranno più avanti.
Quel che è certo oggi, è che l'era di Charlie si è quasi conclusa e per Casatenovo e non solo, mancherà una figura preziosa che ha saputo farsi notare per serietà e professionalità.
G. C.
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