Castello B.za: un romanzo ispirato alla vita dei suoi coetanei. A scriverlo la 29enne Sonia Besana

"Amaranta - La svolta dell'estate": è questo il titolo del debutto ufficiale di Sonia Besana, ventinovenne residente a Castello di Brianza, nel mondo della scrittura. Appassionata sin da bambina, la giovane scrittrice ci ha raccontato in un'intervista della sua recente pubblicazione.

-Prima di parlare del suo libro, inizierei con qualche domanda generica per presentarla ai lettori. Dove è nata? Quando? C'è qualche episodio della sua infanzia che l'ha guidata nella scelta di diventare scrittrice?
Sono nata a Lecco il 20 dicembre 1991. Che io ricordi, mi è sempre piaciuto scrivere. Quando ero piccola tenevo dei diari ed esprimermi attraverso la scrittura mi riusciva facile e divertente, di conseguenza ero brava anche a scuola nelle materie umanistiche. Oltre ai diari, ho iniziato a scrivere qualcosa di mio a 17 anni. In quel periodo anche il mio ragazzo di allora aveva iniziato a scrivere un romanzo (non so se lo abbia mai concluso) e penso che questo in qualche modo abbia contributo a darmi la spinta per fare la stessa cosa.

-La passione per la scrittura, quindi, non è una scoperta recente...
Credo che sia nata appunto verso i 17 anni, quando ho deciso di buttarmi nella scrittura di un romanzo per la prima volta, ma onestamente in quel periodo non pensavo davvero di riuscire a produrre qualcosa di concreto. All'inizio scrivevo solo per divertimento e passione. Desideravo solamente di riuscire a terminare un racconto o un romanzo per pura soddisfazione personale. Solo negli ultimi due anni ho cominciato a pensare che questa mia passione potesse diventare un vero e proprio lavoro.

-Ha già pubblicato altri libri? Di che generi si occupa?
No, questo è il mio primo romanzo, che credo possa rientrare nella categoria Young adult. È una commedia estiva, leggera e poco impegnativa. Scrivo principalmente romanzi di genere drammatico o commedie, ma sogno di poter scrivere un romanzo di avventura un giorno.

-Passiamo ora a ''Amaranta - La svolta dell'estate'': il libro è disponibile per il preordine online dal 4 novembre 2021, ma quale editore si occupato della pubblicazione? È la vostra prima collaborazione?
L'editore con cui sto collaborando è bookabook ed è la prima volta. La particolarità di bookabook è che è una casa editrice in crowdfunding, che significa letteralmente "ricerca della folla", coinvolgere un pubblico di lettori ancora prima che l'opera venga pubblicata. Infatti il mio contratto prevede che io raccolga almeno 200 preordini in 100 giorni per poter far partire la fase di revisione, stampa, pubblicazione e distribuzione del romanzo. Perciò sono i miei sostenitori e i lettori in prima persona a determinare la buona riuscita del mio progetto. Nello specifico, il mio romanzo è disponibile in prevendita sul sito www.bookabook.it, nella sezione Crowdfunding (copia cartacea € 14, ebook € 6,99). Mi resta ancora una cinquantina di giorni per cercare di raggiungere l'obiettivo.

Il libro racconta la storia di Amaranta, un'adolescente che, alla vigilia dell'esame di maturità, si trova di fronte a un futuro incerto e comincia a pensare che alla fine dell'estate nulla sarà più lo stesso. La scuola sarà finita per sempre, innanzitutto, e sa che non riprenderà mai più a giocare a pallavolo, sport che da anni pratica in compagnia delle amiche ma diventato oramai l'unico pretesto per socializzare con loro: l'unica cosa che ancora la tiene legata a Lisa e alle altre ragazze del gruppo, infatti, è progettare il viaggio di maturità prima che le loro strade si separino definitivamente. Prima ancora che riesca a trovare un accordo con le amiche, tuttavia, Amaranta riceve una proposta di lavoro da una coppia di amici di famiglia che scombussola tutti i suoi piani per l'estate: Nadia e Giorgio infatti le offrono di partire per Rimini e di lavorare nel loro ristorante al fianco del figlio Samuele, che ha 18 anni come lei. La permanenza nella città le permetterà di incontrare di persona Mattia, il suo "amico di chat" conosciuto in un forum per appassionati di disegno, di conoscere Loris e di fare tante importanti esperienze.

-Amaranta è un personaggio dalle diverse sfumature: è una ragazza spensierata con la passione per la pallavolo e per il disegno, ma si interroga anche molto su sé stessa e sul suo futuro. Si può dire che il libro parli di una transizione dalla ''vecchia'' Amaranta a quella ''nuova'', e della paura della protagonista di fronteggiare questo cambiamento? Metaforicamente parlando, sta scappando da qualcosa o vuole scoprire nuove emozioni e sensazioni? Sarebbe rimasta volentieri nella sua ''vecchia vita'', se ne avesse avuto la possibilità?
In realtà Amaranta non è del tutto consapevole di questa transizione che sta vivendo. Non sta scappando, anzi da una parte tenta disperatamente di restare aggrappata alle sue certezze, cioè alle sue amiche, le persone che conosce da una vita e che costituiscono un porto sicuro. Però allo stesso tempo, mossa inconsapevolmente da una certa esigenza di crescere e di trovare la sua strada, abbandona il corso di pallavolo e quindi fa un primo piccolo tentativo di cambiamento. Si può dire che dentro di sé sia combattuta tra l'esigenza di cambiare e la paura di non trovare la sua strada o di restare sola. Sicuramente c'è molta voglia di scoprire nuove emozioni e sensazioni, ma anche di trasgredire e di fare nuovi incontri. Tuttavia, per timore di affrontare l'ignoto, Amaranta avrebbe rinunciato a tutto questo e sarebbe rimasta nella sua ''vecchia vita''. Si può dire infatti che a un certo punto si ritrova in viaggio per Rimini quasi totalmente per caso e non per sua scelta. Ma l'incontro con Samuele diventa provvidenziale, perché sarà proprio lui a trascinarla in un'estate di emozioni inaspettate.

-Abbiamo detto che Amaranta si trova in un periodo particolarmente delicato della sua vita, di conseguenza, ogni persona ha un particolare impatto su di lei: si può dire che impari qualcosa da ogni personaggio che incontra durante l'estate, in senso positivo e in senso negativo? Quali sono allora i temi trattati dal libro?
Sì, ogni personaggio ha un ruolo importante per Amaranta. Subito all'inizio della storia si parla di Lisa, la migliore amica storica, che rappresenta il porto sicuro di Amaranta, ma anche il passato, il vecchio o addirittura l'infanzia, qualcosa da superare insomma. Questo è un tema che mi sta molto a cuore ed è anche la sfida più difficile per la mia protagonista. Poi c'è il tema degli incontri online, con tutte le sue sfaccettature, sia positive che negative. In particolar modo queste ultime dovrebbero fornire degli insegnamenti alla protagonista. E infine, come detto all'inizio, c'è il grande tema dell'amicizia tra ragazzo e ragazza, un tema forse enorme e per me incredibilmente affascinante.

-C'è un motivo per cui ha deciso di ambientare la storia proprio a Rimini e Ravenna? Se Amaranta fosse rimasta nel suo ambiente, nel suo ''luogo sicuro'', pensa che avrebbe fatto le stesse esperienze?
All'inizio avevo deciso di ambientare la storia a Noto, in Sicilia, ma poi mi sono resa conto che non avrei potuto affrontare alcuni temi in maniera realistica se avessi lasciato questa ambientazione. Nel romanzo parlo infatti spesso di uscite in discoteca, stabilimenti balneari affollati e così via. La Sicilia, per quanto meravigliosa sia, non è famosa per la vita notturna. Rimini mi sembrava la città più adatta per parlare di movida e incontri di amicizia o amore. Se Amaranta fosse rimasta nel suo ''luogo sicuro'', a casa, di certo non avrebbe vissuto le stesse esperienze. Anche il distacco dai genitori e il fatto di muovere i primi passi nel mondo del lavoro li considero dei traguardi importantissimi, che altrimenti non avrebbe avuto modo di raggiungere durante quell'estate.

-Quindi immagino che la scelta dell'argomento abbia un perché ben preciso, legato a lei personalmente. Da dove viene l'ispirazione? Quanta Sonia c'è in Amaranta? Avete qualcosa in comune?
Ho sempre voluto raccontare una storia di amicizia tra ragazzo e ragazza. Non so bene per quale motivo, ma questo argomento mi affascina particolarmente ed è sempre stata la mia idea centrale di romanzo da quando ho iniziato a scrivere a 17 anni. Forse ho sempre voluto un amico maschio e, ancor di più, un amico maschio che mi trascinasse in avventure, feste, compagnie e così via. Scrivere questa storia mi ha dato modo di vivere, attraverso il personaggio di Amaranta, situazioni che altrimenti non avrei potuto. Purtroppo non sono mai stata molto fortunata in amicizia e tanti rapporti che avevo con le amiche durante il corso del tempo si sono sfaldati, un po' come succederà ad Amaranta. In questo senso, ho vissuto nell'ambito delle amicizie diverse situazioni analoghe alla protagonista della mia storia. Io mi identifico nella protagonista in quasi tutto e per tutto. L'unica grossa differenza è che Amaranta ha la fortuna di incontrare Samuele.

-In un certo senso, Amaranta rappresenta molti giovani della sua età: un'ultima estate degna di essere chiamata tale, l'indecisione e l'incertezza sul proprio futuro... ella vive, insomma, ansie e paure di molti adolescenti di oggi. Cosa pensa a riguardo? Si può dire che Amaranta, grazie alla proposta di Nadia e Giorgio, sia gettata nel mondo degli adulti quasi senza accorgersene? Cosa significa questo, in relazione alla società in cui viviamo?
Amaranta ha un atteggiamento quasi infantile nel rapporto con il proprio futuro: vorrebbe quasi posticipare all'infinito il dover prendere decisioni importanti. L'unica cosa a cui pensa una volta terminata la scuola è la vacanza che deve organizzare con le sue amiche. Forse si può dire che questo atteggiamento, oltre a una certa immaturità, nasconde anche il timore di dover affrontare per la prima volta il mondo del lavoro. Infatti, non appena Amaranta riceve la proposta di lavorare come cameriera dai genitori di Samuele, la sua reazione è: ''Assolutamente no, non sono capace, mi sento inadatta'', per riassumere le sue sensazioni. Ci vuole la spinta dei suoi genitori, di Samuele e di un episodio che le succede subito dopo gli esami di maturità per farle decidere di accettare il lavoro. Quindi sì, praticamente si è gettata nel mondo del lavoro senza accorgersene, in modo del tutto improvvisato e inaspettato, in un ambiente che non era quello per cui aveva studiato, senza prima pensare bene a cosa realmente avrebbe voluto fare. Semplicemente ha avuto una prima occasione e in qualche modo l'ha colta. Ma alla fine alcuni dubbi sul futuro alla fine dell'estate rimangono, anche perché penso che a 18 anni difficilmente un adolescente riesce a capire qual è la sua strada. A volte ci vuole tempo, bisogna prima fare esperienza del mondo e del lavoro per capire veramente cosa si vuole fare nella vita. Io stessa, che mi sono diplomata 11 anni fa, non ho ancora ben capito quale sia il mio posto, quindi figuriamoci a 18 anni. Secondo me bisogna avere anche un po' di fortuna nella vita: imboccare una strada e sperare fin da subito che sia quella giusta...

-Non solo Amaranta, però, incarna un'adolescente figlia del suo tempo, ma anche le persone che incontra portano con loro alcuni temi di riflessione: si parla di prime esperienze con le sostanze stupefacenti e con l'alcool, per esempio, ma si parla anche di social, di conoscenza dietro a uno schermo e di un vero e proprio mondo virtuale, dove la propria identità è nascosta e quindi (proprio come fa Loris) modificabile. C'è un una velata denuncia a tutto questo? Quanto sono diverse le amicizie e le conoscenze online rispetto a quelle nel mondo reale?
Anche dietro all'argomento degli incontri online c'è qualcosa di autobiografico. Quando ero adolescente ho conosciuto tante persone grazie a internet, ma non tutti si presentavano per quelli che erano in realtà: c'era chi mentiva sul proprio aspetto, chi sull'età, chi navigava in un alone di mistero... Per questo le amicizie online nascondono delle insidie. Allo stesso tempo però, quando si chatta, si ha la possibilità di abbattere alcune barriere del proprio carattere, come la timidezza, e questo aiuta molto a entrare in empatia con le persone. Si ha a volte la sensazione di poter mollare il freno a mano e lasciarsi andare, per questo poi ci si affeziona ai propri interlocutori e nascono comunque delle belle amicizie. Bisogna solo cercare di stare un po' attenti.

-Se dovesse individuare un messaggio specifico veicolato dalla narrazione, dunque, quale sarebbe? A chi è rivolto il libro, per questo? E c'è un target specifico?
Questo libro è per tutte le persone che sono alla ricerca di una svolta da una vita statica e poco emozionante e per tutti quelli che hanno paura di affrontare le piccole sfide della vita. Il messaggio è: buttatevi, lasciatevi alle spalle ciò che non appaga e non abbiate paura di affrontare l'ignoto! La storia è molto leggera, senza pretese, perciò io la consiglio caldamente a tutti quei giovani che hanno voglia di una lettura poco impegnativa, magari da portarsi al mare e leggere sotto l'ombrellone l'estate prossima.

-Ci avviamo verso la conclusione dell'intervista. Cosa rappresenta questo libro per lei? È stato difficile scriverlo?
Questo libro rappresenta per me un grande traguardo, raggiunto dopo anni di tentativi di stesura, di storie andate perdute o lasciate a metà, di serate passate al computer a scrivere, giornate trascorse a immaginare storie nella mia testa come fossero film e tanto altro. Ho scritto questo romanzo tra agosto 2019 e maggio 2020 e mi ritengo soddisfatta di questa tempistica. Perciò non direi che è stato difficile scriverlo, quanto piuttosto arrivare a questa idea con la mente lucida e con le capacità necessarie per poterlo fare, che non avrei avuto se non avessi fatto anni di pratica.

-Ha già in cantiere altri progetti? A quando il prossimo libro?
Ho in mente un altro paio di storie che mi piacerebbe scrivere. Una si può dire sia già in cantiere, ma ho dovuto interromperne momentaneamente la stesura per poter dedicare ogni momento libero (cosa già rara di per sé avendo un altro lavoro a tempo pieno) alla campagna pubblicitaria del mio romanzo "Amaranta - La svolta dell'estate". Non vedo l'ora di poter riprendere in mano questo nuovo progetto.

L'autrice ha quindi concluso l'intervista con un invito ad acquistare il suo volume. "All'inizio scrivevo solo per passione e per divertimento, ma ora che ho il mio romanzo voglio che il mondo lo conosca e spero vivamente che possa appassionare tantissime persone. Perciò aiutatemi tutti a raggiungere il mio obbiettivo di pubblicazione, ordinando il mio romanzo su bookabook! Sperando che possa lasciarvi un'emozione''.

Giulia Guddemi
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