Nibionno: dal Comune tamponi gratuiti. A casa arriva...il consigliere Riva, infermiera

Il sindaco Di Terlizzi e il consigliere Riva
Tamponi rapidi gratuiti ai concittadini di Nibionno. È l'ultima iniziativa, in ordine di tempo, messa in campo dall'amministrazione comunale per cercare di arginare il più possibile la diffusione del contagio da Covid-19.
I casi, come in tutta Italia, sono in rapido aumento: l'ultima comunicazione del sindaco Laura Di Terlizzi, con i dati del 4 gennaio, riferisce, in base a quanto ricevuto da ATS, la presenza di 57 casi accertati (19 a Nibionno, 14 a Cibrone, 11 a Tabiago, 2 a Mongodio e 11 a Gaggio). Numeri che già alla data odierna risultano aver superato i 70 casi.
"Ogni giorno attendo con apprensione i dati che puntualmente mi vengono comunicati da ATS e prendo contatti con coloro che risultano positivi al Covid - afferma il primo cittadino nella lettera scritta ai cittadini - Rilevo che le principali problematiche che molti di voi stanno vivendo, sono legate a difficoltà di comunicazione con i propri medici di base, con ATS e soprattutto difficoltà nel riuscire a sottoporsi a tamponi. Ho provveduto a segnalare ad ATS queste difficoltà e ad acquistare kit per lo svolgimento di tamponi naso faringei rapidi".
Una decisione che l'amministrazione ha reputato idonea in questo preciso momento storico. "Avevamo in cassa i fondi Covid ricevuti dallo Stato e abbiamo pensato di fare questo acquisto" ha precisato.
Dopo aver svolto un'indagine di mercato, fatte le opportune comparazioni di prezzo, il Comune ha ritenuto conveniente acquistare direttamente da un'azienda farmaceutica produttrice di questi strumenti, certificati al pari di quelli utilizzati nelle farmacie de territorio. Ha ordinato l'ultimo quantitativo disponibile dal pronto e, stante il numero elevato della domanda - pari a 1200 tamponi rapidi - è riuscito a confermare l'accordo con un prezzo vantaggioso: 2,80 euro a pezzo per complessivi 3.360 euro. "Avrei voluto acquistarli tramite la nostra farmacia ma la differenza economica era consistente. A questo punto bisognava valutare se guardare l'interesse dell'attività commerciale o quello della collettività".
I riguardi sono stati verso la seconda con un primo carico di tamponi che hanno raggiunto il palazzo municipale. Nel frattempo, si è pensato al modo in cui renderli disponibili. "In questo primo momento, abbiamo pensato di iniziare da una categoria specifica, ovvero chi ha sintomi e coloro che sono stati a contatto con positivi in modo che tolgano ogni dubbio e sappiano se anche loro sono positivi oppure no - prosegue Di Terlizzi - Insomma, riguarda le urgenze: questi tamponi non sono a disposizione di chi lo necessita per recarsi al lavoro o per motivi legati al divertimento. Dovessero avanzare, possiamo pensare a un altro tipo di utilizzo".
Il cittadino che intende attivare il servizio comunale chiama il sindaco che, concluse le valutazioni, gestisce la procedura attivando l'uscita presso l'abitazione della consigliera Riva, infermiera professionale in pensione. "Ho la fortuna di avere in squadra Maria Adele e altre persone che lavorano in ambito sanitario e che potremmo attivare in caso di alta richiesta - sostiene - Maria Adele raggiungerà l'abitazione, consegnando il kit e coadiuvando le operazioni per il tampone".
Nel caso di positività, spetterà poi al cittadino attivare la procedura attualmente vigente: il tampone rapido non è infatti equivalente a quello antigenico della farmacia e a quello molecolare di ATS e dei centri privati.
Quindi, oltre al tampone, il Comune mette a disposizione anche un professionista che consegnerà lo strumento nelle residenze. "Spero che il servizio venga apprezzato: al momento, dopo un giorno dalla comunicazione, ho ricevuto la prima richiesta".
Lo accennavamo in apertura, i casi sono in aumento. "Oggi abbiamo già superato i 70 positivi, però devo dire che ci si negativizza in fretta: in 10 giorni questi nomi cambiano. Nella mia attività quotidiana, dopo aver ricevuto il monitoraggio di ATS, contatto tutti i cittadini positivi con un messaggio o una chiamata per sapere se hanno bisogno di attivare il servizio di assistenza domiciliare. Abbiamo un solo ospedalizzato, alcuni non hanno sintomi, mentre altri hanno i sintomi da classica influenza".
Il Comune non si limita a questo servizio, ma ne ha pensati altri correlati all'attività pandemica. "Abbiamo acquistato anche le mascherine FFp2 e fatto la determina per la vigilanza anti assembramento alle scuole. Le mascherine obbligatorie in alcuni posti o se si è venuto in contatto con positivi: al momento non abbiamo ancora ricevuto la fornitura ma, come per i tamponi rapidi, ne daremo eventualmente disponibilità ai cittadini sulla base di esigenze particolari".
Acquistando un migliaio di mascherine, il Comune è riuscito a strappare un prezzo calmierato pari a 0,25 euro cadauna.
M.Mau.
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