Missaglia: il reduce di Russia Gaetano Casiraghi taglia il traguardo dei 100 anni
Cento anni vissuti intensamente e celebrati con la visita ufficiale del sindaco di Missaglia, Bruno Crippa, che stamani si è recato in visita al proprio concittadino Gaetano Casiraghi giunto all'invidiabile traguardo anagrafico del secolo di età.
Una storia che Casiraghi aveva condiviso negli anni scorsi con gli amici del gruppo Alpini di cui fa parte, nel corso di una serata organizzata in baita a Missaglia.
La penna nera classe 1922 aveva raccontato come quelli fra il 1942 e il 1945 furono anni di estrema povertà e sofferenza, per chi partiva per il fronte, costretto a lasciare la famiglia.
Anche il sindaco Crippa si è detto entusiasta dell'incontro avuto con il longevo concittadino, rimanendo impressionato dalla tragica esperienza vissuta, più che mai viva nella sua mente.
''Quella di Gaetano Casiraghi è una storia incredibile, paragonabile al romanzo Centomila Gavette di Ghiaccio di Giulio Bedeschi. Ha percorso centinaia di chilometri a piedi, decine ogni giorno, con o senza scarpe...nella neve a temperature rigidissime'' le parole del primo cittadino che ha voluto condividere la piacevole visita odierna.
Residente in Via Montello, frazione Ossola, l'anziano ha lavorato per decenni al salumificio Vismara di Casatenovo, come molti coetanei. La sua memoria, ancora lucidissima, lo ha portato stamani a raccontare al primo cittadino qualche aneddoto della sua esperienza al fronte, impegnato in Russia nel corso del secondo conflitto mondiale.
Gaetano Casiraghi con il sindaco Bruno Crippa
La penna nera classe 1922 aveva raccontato come quelli fra il 1942 e il 1945 furono anni di estrema povertà e sofferenza, per chi partiva per il fronte, costretto a lasciare la famiglia.
''È un miracolo che io sia ancora qui: ricordo ancora quanto gli unici pensieri fossero quelli di dover rimanere vivo e non morire, di lottare per la sopravvivenza insieme ai miei compagni che in quei momenti erano come fratelli. Chi non credeva in Dio pregava e faceva il segno della croce per chiedere di poter stare vivo e tornare a casa dalla propria famiglia, ma non a tutti è stato possibile'' aveva raccontato Casiraghi nel corso della serata.
La serata in baita nel dicembre 2018 alla presenza del reduce Casiraghi
''Quella di Gaetano Casiraghi è una storia incredibile, paragonabile al romanzo Centomila Gavette di Ghiaccio di Giulio Bedeschi. Ha percorso centinaia di chilometri a piedi, decine ogni giorno, con o senza scarpe...nella neve a temperature rigidissime'' le parole del primo cittadino che ha voluto condividere la piacevole visita odierna.
