Annone: una nutria immortalata nel lago. La provincia ha un piano per eradicarle

Nutrie nel lago di Annone Brianza. Le immagini, scattate da Carlo Monguzzi, immortalano la presenza del “topo d’acqua” o castorino sui nostri bacini lacustri. Il mammifero è un roditore semi-acquatico che si distingue dal castoro principalmente per la forma della coda: caratteristici sono anche i denti di colore arancio vivo dovuti alla presenza di ferro.
Non si tratta di una specie autoctona, originaria di questo territorio e per questo motivo è considerata una specie invasiva. La nutria è infatti originaria del sud America ma dall’inizio dello scorso secolo è arrivata in Europa e poi in Italia, dove è entrata negli allevamenti intensivi destinati alla produzione di pellicce. La perdita di interesse dal punto di vista commerciale, ne ha determinato l’immissione nell’ambiente: le nutrie si sono riprodotte e diffuse.


Immagini di Carlo Monguzzi

Nella ‘Lista Rossa' dell'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) è inserita come una tra le cento specie più invasive del pianeta: poiché si nutre di vegetazione, è ritenuta responsabile di danni all’agricoltura e di indebolimento degli argini per l’escavazione dei cunicoli che utilizza come tane. Anche Regione Lombardia l’ha annoverata tra le specie - non originarie del territorio - più dannose. Di riflesso è divenuta oggetto delle attenzioni della Provincia di Lecco che, per il prossimo triennio (2021-2023), ha predisposto un piano per l’attività di contenimento (CLICCA QUI), prevedendo una spesa compresa tra 120.000 e 240.000 euro nell’arco del triennio (per un costo medio unitario di 30-60 euro).



I primi avvistamenti sul territorio risalgono al 2007, quando la nutria era stata vista nell’area del Toffo, sul fiume Adda. Attualmente, a seguito di un’attività di monitoraggio sul territorio e formazione degli operatori condotta dall’ente provinciale, si contano quasi un migliaio di esemplari, presenti sull’Adda, nei laghi e nei corsi d’acqua minori, in particolare in alcuni comuni: Abbadia, Airuno, Annone, Bosisio, Brivio, Calco, Calolzio, Colico, Dervio, Garlate, Imbersago, Lecco, Lomagna, Malgrate, Merate, Nibionno, Olginate, Paderno, Pescate, Robbiate e Valmadrera. Anche Annone, dove è stato avvistato l’esemplare fotografato, è inclusa nell’elenco redatto dalla Provincia. Sarà uno dei luoghi dove si concentrerà l’azione di Polizia locale, provinciale, agenti venatori volontari, guardie giurate e operatori di vigilanza idraulica. Le modalità con le quali si tenterà di ridurre la presenza del roditore saranno le armi da fuoco e, soprattutto, la cattura tramite gabbie trappola dotate di esca aumentare. Un colpo sparato a distanza ravvicinata con una pistola ad arma compressa ne consentirà l’abbattimento e il conseguente trasferimento ai centri idonei per lo smaltimento.
In questa porzione di Brianza, sono state segnalate nutrie anche a Nibionno, nel fiume Lambro e precisamente in zona Gaggio.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.