Castello B.za: Greta Bertarini, dalle ''Chem Pills'' su Instagram a ''I Soliti Ignoti'' di Rai 1

Greta Bertarini, classe 1995, due lauree in chimica e svariate esperienze di studio e lavoro all'estero, è una giovane ragazza originaria di Castello Brianza che lavora in una nota azienda del territorio.
Esattamente un anno fa ha scelto di creare una pagina Instagram per parlare di chimica. Un canale di divulgazione scientifica che è cresciuto progressivamente fino a raggiungere 11mila e 800 ''follower'' e l'ha portata all'attenzione degli autori di Rai 1. Lo scorso venerdì 7 gennaio la 26enne ha partecipato alla trasmissione ''I Soliti Ignoti'' condotta da Amadeus. Un'esperienza insolita che ci ha fornito lo spunto per porle qualche domanda.

Chi è Greta?

Sono una chimica a cui piace spiegare la quotidianità da un punto di vista scientifico. Ho studiato chimica industriale nel corso di laurea triennale e chimica pura nel corso di laurea magistrale. Ora sono responsabile del laboratorio di chimica dell'azienda in cui lavoro. Nel tempo libero mi dedico alla divulgazione scientifica.

Come è nata l'idea della tua pagina Instagram con le ''Chem Pills'' dedicate alla chimica?

Da un progetto che ho sviluppato durante la prima ondata di Covid. Avevo dato vita a una pagina in cui utilizzavo coloranti estratti da prodotti naturali - come spezie frutta e verdura - per tingere delle calze. Ho visto l'interesse, da parte di chi seguiva la pagina, per gli aspetti legati alla chimica [...]. Quindi ho deciso di provare a spiegare la quotidianità dal punto di vista chimico scientifico.

Come?

Andando a focalizzarmi su piccole curiosità chiedendo il perché e spigando il perché di alcuni fenomeni a chi ha iniziato a seguirmi.

Quali sono i temi che hanno suscitato maggiore interesse sulla tua pagina?

Tratto diversi temi che vanno dal mondo alimentare alla cosmetologia a temi più attuali come la sensibilità dei tamponi per rilevare il virus Covid-19. Per ogni tema ho riscontri molto differenti. Alcuni contenuti legati alla cosmetologia sono seguiti da un pubblico più femminile, mentre ci sono contenuti come quelli alimentari seguiti da un pubblico più generico.

La pagina è cresciuta in questi mesi, raggiungendo numeri di rilievo...

I follower crescono, ma in modo non in modo organico. Ci sono giornate con picchi e periodi tranquilli, dipende molto dai contenuti. Sicuramente non è semplice parlare di chimica e suscitare interesse per una materia per sembra così ostica, ma il mio obbiettivo è rendere la chimica accessibile. Un modo per renderci conto di cosa ci circonda.

Ricevi molti messaggi con richieste per approfondire temi specifici?

Sì, moltissimi studenti mi chiedono del mio percorso universitario, delle mie esperienze all'estero prima che tornassi a lavorare in Italia. Molti mi chiedono consigli su curiosità, prodotti, il "perché" di un fenomeno piuttosto che un altro. Mi fa piacere avere questo riscontro ed essere un po' vista come una persona a cui poter chiedere un "perché", una spiegazione.

In assoluto i contenuti che hanno suscitato maggiore interesse quali sono stati?

Fra gli ultimi che ho pubblicato la spiegazione del "Perché il vino sa di tappo" e "Confusione da tampone", sul funzionamento dei tamponi per rilevare il Covid-19.

Un tema decisamente all'ordine del giorno: puoi spiegarlo di nuovo per i nostri lettori?

Ho posto una domanda: "i tamponi rapidi antigenici sono veramente affidabili?". Da questa domanda ho spiegato perché i tamponi rapidi non sono tanto affidabili quanto i tamponi molecolari. Tutto è dovuto alla sensibilità del metodo che viene utilizzato per analizzare il tampone. Il metodo del test rapido è molto meno sensibile e meno specifico rispetto a un test molecolare. [...] Il tampone molecolare cambia metodo: va a cercare l'Rna del virus. Nel momento in cui hai un virus nel tuo corpo il test è in grado di rilevarlo, la percentuale di errore è dell'1%. Il risultato di un test molecolare è quindi molto molto affidabile, al contrario di un test rapido.

Tornando ai "follower" della tua pagina Instagram, sono cresciuti fino a quando è arrivato un contatto dalla Rai

Mi ha contattato una persona spiegandomi di aver trovato il mio profilo: era molto interessata a vedere una ragazza laureata in chimica cimentarsi in divulgazione scientifica sui social. Questa cosa la incuriosiva molto e ci teneva a farmi partecipare alla trasmissione "I Soliti Ignoti".

Com'è andata?

È stata un'esperienza molto divertente, interessante... anche se ero comunque molto imbarazzata. Io ero l'ignoto numero otto e partecipavo come "spiega la chimica in rete". Mi hanno fatto spiegare degli indizi da poter dare in caso la concorrente li avesse chiesti. Alla fine, la concorrente è riuscita a indovinare la mia professione.

Un bilancio finale dell'esperienza in Rai e i tuoi prossimi progetti...

È stato bello confrontarsi con professioni molto particolari, ho visto molto interesse per quello che faccio. Ho la volontà di dedicarmi molto di più a temi attuali perché generano molto interesse. Attualmente sto anche collaborando con un "app" per la quale scrivo articoli scientifici e mi piacerebbe riuscire a dedicarmi più costantemente a questo.

Il tuo prossimo "post" su Instagram di cosa parlerà?

Si intitolerà "Che cosa è contenuto in un vaccino".

L. A.
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