Barzago: aumento di casi ma diminuiscono i non vaccinati

Dopo i continui balzi in alto dei numeri di contagiati tra Natale e Capodanno, la situazione che si prospetta in questi giorni a livello generale è invece quella di un lieve rallentamento dell'aumento dei positivi. Anche nel Comune di Barzago, la tendenza sembra essere quella di una maggiore stabilità del numero di contagi, ma lo scenario è comunque quello di un aumento complessivo dei casi di positività. I dati del 12 gennaio 2022 indicano infatti 62 concittadini positivi al test, di cui 8 indicati come debolmente positivi, ovvero una quindicina di positivi in più rispetto ai dati di inizio anno, e a questi si aggiungono 38 casi di familiari indicati come contatto stretto. Come spesso capita, sono coinvolte intere famiglie, il che crea disagi per il lavoro e la scuola. Parecchi contatti stretti però sono vaccinati con la terza dose e, non avendo sintomi, possono concludere la quarantena in pochi giorni. Tra le famiglie che sono state contattate, inoltre, non risultano ricoveri. Nonostante, quindi, l'ultima variante del virus sia molto contagiosa e colpisca tutte le fasce d'età, l'alto numero di vaccinati in paese riduce di molto gli effetti del virus o li annulla del tutto. In particolare, i barzaghesi che hanno ricevuto la dose booster sono ad oggi 1250, rispetto ai 1006 del 1° gennaio. È calato nel corso di questi primi giorni del 2022 anche il numero dei concittadini non vaccinati, attestandosi a quota 286, compresi i minori, considerando che erano 326 ad inizio anno. "Il mese di gennaio ci sta presentando diverse situazioni alle quali stiamo cercando di adeguarci, non senza qualche difficoltà: nuova gestione dei casi di contagio nelle scuole, distinte per fasce d'età, introduzione del "green pass" rafforzato in più contesti, uso delle mascherine FFP2, obbligo vaccinale, quarantene differenziate e gestione dei vari tipi di tampone" ha commentato la nota il sindaco di Barzago, Mirko Ceroli, "le trasmissioni televisive e i social poi non sempre ci aiutano nella comprensione e in certi casi sembra che si voglia solo creare tensione sociale di cui non abbiamo bisogno. Ci interessa invece poter lavorare, frequentare le lezioni, vivere il nostro paese e mantenere le abitudini quotidiane. Vogliamo fare tutto ciò nel modo migliore possibile, proteggendo sé stessi e chi ci sta accanto dalla diffusione dei contagi".
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