Cassago: valorizzazione e sala conferenze per l'ex villa Visconti. Approvato il progetto

È stato approvato il 4 gennaio scorso il progetto definitivo per il recupero e la valorizzazione dei ruderi della villa Pirovano Visconti a Cassago. Il progetto esaminato dalla giunta, guidata dalla prima cittadina Roberta Marabese, è relativo al terzo e ultimo lotto di un disegno molto più ampio iniziato nel 2012 e arrestatosi bruscamente nel 2014. Grazie al coinvolgimento degli architetti Silvia Ballardini e Riccardo Nana, quel che rimane della villa Pirovano Visconti subirà un'importante operazione di pulizia e di restauro con l'obiettivo di diventare un polo culturale di attrazione per i cittadini cassaghesi e i tanti turisti e curiosi che già si recano in paese per visitare il parco monumentale Rus Cassiciacum e il Mausoleo Visconti di Modrone.

La parte dell'ex villa Pirovano Visconti oggetto del restauro

"Rispetto ai progetti dei primi due lotti dell'estate del 2012 e della primavera del 2014 mancava la realizzazione di una sala conferenze che sarebbe stata inserita all'interno della struttura già esistente attraverso la creazione di un nuovo volume, che si sarebbe collocato nell'area dietro alle arcate oggi visibili e già ristrutturate", ha spiegato il vicesindaco e assessore alla cultura e alle tradizioni storiche locali, Monica Conti.
Dal 2014 ad oggi, però, parte dei lavori che erano stati fatti sono andati incontro a deterioramento, dovuto alle intemperie e all'abbandono di alcune parti rimanenti della villa. Infatti, la dimora Pirovano Visconti fu abbattuta nel lontano 1963 e se non fosse per quelle che un tempo furono le scuderie e le aree di servizio della villa, nulla sarebbe rimasto oggi del castello visconteo. L'intervento dell'amministrazione di Cassago è in realtà già iniziato con la ripulitura della parte sottostante la villa perché le erbacce e le piante infestanti erano così radicate che dopo il sopralluogo degli architetti, è intervenuto un giardiniere per eradicare le specie vegetali, a cui seguirà l'opera degli archeologi per il rifinire il lavoro e permettere contemporaneamente la conservazione del bene storico.

Un'altra parte del progetto che l'amministrazione ha dovuto aggiungere serve per la disinfestazione e la rimozione dei muschi che si sono creati all'interno della sala del camino, chiamata così per la presenza appunto di un grande camino in pietra, oggi rinominata sala del pellegrino. "L'aria di questa sala non è salubre e si trova attualmente in un avanzato stato di degrado", ha dettagliato il progetto il vicesindaco Conti. La sala del pellegrino si trova in queste condizioni soprattutto perché sopra di essa manca il basamento di quella che era (ai tempi dei Visconti) e sarà una terrazza panoramica che darà sulle montagne e sul mausoleo Visconti, anche questa in programma all'interno del progetto. "Dal 2014 ad oggi parte della struttura è stata abbandonata, non ci sono stati più lavori di restauro, anche per mancanza di fondi, e senza una copertura adeguata i muschi si sono infiltrati nella sala del pellegrino", ha proseguito Conti, menzionando la volontà di riscostruire la precedente balconata e restaurare la sala del camino sottostante.

L'assessore e vicesindaco Monica Conti

L'iter di ristrutturazione del bene culturale prevede anche la riqualificazione di una ghiacciaia e la realizzazione di un camminamento interno che la collegherebbe con la nuova terrazza panoramica. Oltre a questi evidenti interventi nello specifico si aggiungono il restauro delle mura basamentali della villa che delimitano il cortile, il consolidamento delle murature del cortile, il restauro delle porzioni murarie della sala del camino, la rimozione dei detriti lasciati dalla demolizione nel 1963, la messa in opera di una rete di illuminazione completa, la realizzazione di una pavimentazione con lastre a spacco e altro ancora.

L'intervento di ristrutturazione del bene è fortemente voluto dalla giunta Marabese, che, chiarisce il vicesidaco Conti, "vuole creare un grande polo culturale, con la possibilità di realizzare anche la sala conferenze. Vorremmo che la struttura diventasse una specie di info-point, da utilizzare oltre che per eventi culturali anche in sinergia con l'associazione Sant'Agostino, con l'obiettivo di creare anche un raccordo tra la storia dei Visconti di Modrone e quella di Sant'Agostino". Il vicesindaco Monica Conti non nasconde la possibilità, in un secondo momento, di creare anche un polo museale che possa racchiudere i reperti di età romana rinvenuti nella zona e che attualmente si trovano presso i musei di Lecco, Como e nei depositi della Soprintendenza a Milano.
Tuttavia, per il momento, l'attenzione dell'amministrazione è tutta attorno al progetto appena approvato, dal valore di quasi un milione di euro (960.000). Si tratta di un impegno nei confronti della cultura e dei cittadini affinché una parte di storia venga preservata dall'incedere del tempo.
M. Bis.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.