Rogeno: rimosso il pontile bruciato. Ora un progetto per riqualificare l'area lago

È stato rimossa nella mattinata odierna la porzione di pontile sul lago di Pusiano, andata a fuoco all'inizio del mese. Un incendio, le cui origini sono ancora oggetto di indagine da parte degli inquirenti, era infatti divampato nella notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio. Siamo a Rogeno, precisamente in località Casletto dove, secondo gli elementi emersi sin dal giorno successivo al disastro, alcuni giovani si trovavano in quella zona e stavano cercando di fare fuochi d'artificio quando, per cause ancora da appurare e forse complice il vento forte che quella sera soffiava sulla zona lacustre, qualcosa è andato storto: una scintilla deve aver essere finita a terra, causando l'incendio di gran parte del pontile. Per l'intera notte i vigili del fuoco avevano lavorato cercando di domare le fiamme che ormai si stavano propagando veloci lungo tutto il punto di attracco. Dalle prime ore dell'alba, il danno era ben visibile: una porzione era rimasta irrimediabilmente danneggiata. Un episodio simile era accaduto nel 2017 e in breve tempo si era provveduto alla sostituzione.

Questa mattina sono cominciati i lavori di messa in secca del pontile. "Nessuno di noi avrebbe voluto iniziare l'anno con questo disastro, ma con la grinta che ci contraddistingue affrontiamo anche questa" ha affermato il sindaco Matteo Redaelli che quest'oggi era presente sul posto. L'intervento prevede la rimozione di tutta la parte danneggiata: rimarrà al suo posto la prima parte dell'attracco, quella che si collega alla terraferma. "L'idea è di sostituirlo con uno simile, ma non subito perché dobbiamo pensare alla pulizia del fondale e di tutta la parte che si è staccata" ha precisato Redaelli. Negli obiettivi dell'amministrazione il nuovo pontile verrà posizionato a primavera inoltrata, comunque entro l'inizio della stagione estiva.

C'è poi la questione smaltimento. Il pontile è formato da diversi materiali: ferro, alluminio, plastica integra ma anche quella bruciata, da considerare come un rifiuto speciale. "Ci interfacciammo con Silea, che verrà a fare il campionamento e a caratterizzare il tipo di rifiuto per capire quale sarà il corretto smaltimento" ha proseguito il primo cittadino, anticipando che l'amministrazione era già al lavoro per una riqualificazione complessiva dell'area a lido. In questi giorni si sta concludendo la prima fase di progettazione attraverso uno studio preliminare dell'ex Segalini: "L'intenzione è quella di avere una parte dedicata alla fruizione del lago dal punto di vista sportivo e balneabile e dall'altra avere una struttura ricettiva" ha spiegato.

La convenzione biennale del chiosco a lago permetterà anche nella prossima stagione di avere aperto uno spazio per la somministrazione di alimenti e bevande, ma si vorrebbero apportare alcuni miglioramenti, senza stravolgere l'essenza dell'area. "Vorremmo rendere più stabile e ampio quel servizio, con un posto al coperto, una cucina e l'allaccio agli scarichi - ha puntualizzato il sindaco - Gli spazi non sono ampi per fare un ristorante, ma questo non è comunque nei nostri intenti. Il punto forte della zona sono la passeggiata e la vicinanza al verde, che vanno tutelate. Non vorremmo invadere con attività commerciali che vadano fuori da questo contesto. Allo stesso tempo occorre migliorare la piccola ricettività attualmente esistente. Il bar oggi è essenziale: ci sono i bagni chimici, lo spogliatoio solo per canone e un deposito canoe più atto semplice. Stiamo concludendo la parte di progettazione per quantificare i lavori e cercare di capire le modalità di finanziamento: spero che a febbraio potremo avere un'idea chiara dei costi e interpellare gli enti superiori per valutare l'eventuale interesse".

M.Mau.
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