Molteno: l'esperienza di vita e nello sport di Daniele Cassioli, campione paralimpico

Un incontro con il campione paralimpico Daniele Cassioli per parlare di disabilità, sport, formazione e allenamento mentale. La comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto, che comprende le parrocchie di Molteno, Garbagnate Monastero con Brongio e Sirone, ha promosso una testimonianza all'interno della settimana dell'educazione che si chiuderà domenica 30 gennaio con la messa presieduta da monsignor Roberto Farinella, vescovo di Biella.

Daniele Cassioli con Michela Mauri

Alla serata, moderata dalla collega Michela Mauri, erano presenti anche i sindaci dei comuni di riferimento, Giuseppe Chiarella per Molteno e Mauro Colombo per Garbagnate Monastero, insieme ad alcuni rappresentanti dell'amministrazione moltenese.
Don Massimo Santambrogio ha introdotto la serata, sottolineando come Daniele, andando oltre i suoi limiti, sia riuscito a far emergere il suo talento.

Cassioli è infatti nato cieco a Roma il 15 agosto 1986. A tre anni ha iniziato a praticare nuoto e karate, mentre a 8 anni ha indossato per la prima volta gli sci grazie al Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi. L'anno successivo, 1995, è cominciato il percorso nello sci nautico, la disciplina nella quale oggi eccelle. Il talento è emerso subito: a soli 10 anni è entrato a far parte della squadra nazionale italiana paralimpica di sci nautico e dal 1998 ha partecipato a gare internazionali. Dalla gara d'esordio degli Europei in Giordania è rientrato con una medaglia d'argento al collo. Sono seguiti tanti altri successi che oggi lo portano ad avere 25 titoli mondiali, 25 europei e 41 italiani. A questi si aggiungono i record del mondo delle tre discipline in cui gareggia: slalom, figure e salto.

Daniele ha raccontato come si sia avvicinato allo sport per sentirsi accolto nella cerchia di amici: al rientro dalle gare poteva raccontare in classe le sue avventure, allo stesso modo in cui i coetanei narravano le loro esperienze fuori dalla scuola. Con gli anni ha compreso quanto lo sport possa fare parte di un percorso di crescita personale, portando arricchimento. Senza giri di parole, ha raccontato delle discriminazioni subite per via della sua cecità e di come queste non lo abbiamo fermato o fatto desistere dal raggiungere i suoi obiettivi. Ha anche riflettuto su come sia cambiato negli anni lo sport paralimpico, a partire da quando i disabili faticavano ad avere anche solo un semplice spogliatoio a disposizione oppure una divisa della loro taglia fino a quando, in anni più recenti, si sono accese le luci su questo mondo, che hanno portato ad attirare l'attenzione mediatica sulle paralimipiadi. Tutto frutto di una presenza che, a suo dire, gli atleti disabili hanno fatto sentire, non diventando subalterni o atleti di serie B rispetto ai normodotati.

Alla vita sportiva, Daniele ha affiancato la professione: dopo il diploma al liceo classico, si è laureato in fisioterapia, professione che ha esercitato per una decina di anni e ha frequentato un corso da osteopata. Poi, grazie ai primi interventi nelle scuole e all'interazione con i ragazzi, ha deciso di incanalare tutta la sua esperienza e gli insegnamenti appresi in un percorso per motivare altre persone: oggi è trainer e formatore nelle aziende. A quest'attività affianca un impegno come dirigente sportivo - per restituire ad altri quello che lo sport gli ha insegnato - nella Real Eyes Sport A.S.D., un'associazione che si propone di avvicinare i non vedenti alla pratica sportiva.
Daniele Cassioli ha ricevuto la più alta onorificenza in Italia da parte del Comitato paralimpico ovvero il Collare D'oro, dal 2021 è membro della giunta nazionale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) come Rappresentante degli Atleti e lo scorso dicembre era stato invitato a parlare di sport dal ministro per la disabilità Erika Stefani alla VI conferenza nazionale per le disabilità. A fine dicembre aveva presenziato, al Quirinale, alla cerimonia di consegna della bandiera olimpica da portare a Pechino per i giochi invernali.

Nel 2018 ha scritto un libro, "il vento contro", romanzo edito da De Agostini, che tratta, dal suo punto di vista, temi quotidiani: dalla vita di coppia alla paura di non essere all'altezza. Ne ha portate alcune copie a Molteno dove ha anche annunciato l'uscita, il prossimo 1 febbraio, del libro "insegna al cuore a vedere".
Daniele, prima del firma copie, è rimasto a disposizione del pubblico, che gli ha rivolto alcune domande.

La serata si è conclusa con una riflessione di don Francesco Beretta che ha rimarcato come l'incontro sia stato arricchente per tutti i presenti. Un'occasione di riflessione favorita anche dalla capacità di Daniele di far arrivare il suo messaggio dritto al cuore delle persone.

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