Alternanza scuola/lavoro nel lecchese: alcuni amministratori chiedono i numeri a Volontè

È trascorsa una settimana soltanto dalla tragica morte di Lorenzo Parelli, 18enne rimasto vittima di un incidente all'interno di un'azienda in provincia di Udine mentre era impegnato in un progetto scolastico di alternanza scuola/lavoro.
Un gruppo di amministratori pubblici di alcuni comuni della provincia di Lecco, fra cui il sindaco di Dolzago e consigliere provinciale Paolo Lanfranchi, l'assessore al Welfare di Lecco Emanuele Manzoni e il vicesindaco di Osnago Maria Grazia Caglio, hanno inviato una lettera con una richiesta di dati e chiarimenti al dottor Luca Volontè, dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco.

''Non c'è una contrarietà assoluta ai progetti di alternanza scuola lavoro'' spiega Lanfranchi che precisa le motivazioni che hanno spinto il gruppo di consiglieri a sottoscrivere la missiva. ''C'è la necessità di capire come viene portata avanti nel nostro territorio l'alternanza scuola lavoro e se viene effettuata in sicurezza dai ragazzi, non diventando uno strumento per gli imprenditori per avere a disposizione manodopera a costo zero''.

''Non può essere questo il risultato, per i ragazzi, dei progetti di alternanza scuola lavoro» ha aggiunto il sindaco e consiglieri provinciale ricordando come gli studenti ''non debbano essere messi a ricoprire mansioni per le quali non sono stati adeguatamente formati e per le quali possano essere chiamati a lavora in possibili condizioni di non sicurezza''.

Paolo Lanfranchi

Il documento firmato da Lanfranchi, Manzoni e Caglio, oltre che da Daniele Vanoli, Diego Colosimo (Calolziocorte), Gaetano Bertacchi (Dolzago), Elisa Valsecchi (Suello), Alberto Anghileri, Daniele Blaseotto (Lecco), Luca Volpe (Ballabio) e Chiara Bonfanti (Imbersago) chiede al dirigente scolastico provinciale dati "quantitativi" e "qualitativi" sui progetti di alternanza scuola lavoro. Il fine è quello di avanzare proposte nella "direzione della cultura della sicurezza sui luoghi di studio-lavoro" e contrastare le "dinamiche di competizione al ribasso" in ambito di accesso al mondo del lavoro.

Fra le specifiche richieste vi sono:

1. Il numero dei P.C.T.O. attivati da aziende meccaniche (carpenterie, torniture, officine...) sul territorio provinciale lecchese e le ore totali effettivamente svolte dagli studenti e dalle studentesse negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 (anche parziali);
2. Le procedure relative alla sicurezza sul lavoro e i contenuti inerenti i moduli erogati agli studenti e alle studentesse, sia in merito alla formazione che precede l'inserimento in progetto che durante il progetto stesso;
3. Il numero complessivo degli infortuni ai danni degli studenti e delle studentesse lecchesi avvenuti durante il periodo 2016/2021.

Un ulteriore fattore che il gruppo di Amministratori comunali ha posto è la riattivazione del Network Occupazionale Lavoro quale "interessante strumento di coordinamento" di cui però lamentano di non aver più avuto notizie.
''La politica - concludono nella lettera inviata al dottor Volontè - ad ogni livello, non può dimenticarsi od omettere il dramma delle morti sul lavoro''.
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