C.na de' Bracchi: in Via Dante è ancora viva la scena dell'auto in fiamme dopo lo scontro. 'Su questa strada si corre troppo'

Il forte botto conseguente lo schianto, le grida di aiuto, il rumore delle fiamme che divorano l'auto e infine il suono incessante delle sirene dei soccorritori che in forze raggiungono lo scenario del sinistro. Per i residenti di Via Dante, nella zona esattamente al confine fra Cassina de' Bracchi e Valaperta, quella di domenica è stata una notte che non dimenticheranno tanto facilmente.

Le due auto coinvolte nel sinistro di Via Dante pochi istanti dopo il violento scontro

Mentre si spera che le condizioni della coppia coinvolta nel drammatico incidente possano progressivamente migliorare, sono in tanti ora a puntare il dito contro la strada provinciale 55, resasi scenario dell'accaduto. O meglio contro la consueta condotta di molti degli automobilisti che la percorrono quasi quotidianamente, utilizzandola per raggiungere l'imbocco della tangenziale est o la stazione ferroviaria di Carnate.

Se per avere un quadro preciso della dinamica del sinistro bisognerà attendere la conclusione degli accertamenti da parte dei carabinieri della locale stazione - sul posto per i rilievi del caso - i residenti continuano a pensare a quella Ford Fiesta che, come impazzita, avrebbe sbandato ripetutamente prima di schiantarsi contro l'Audi A4 station wagon posteggiata a margine della carreggiata, all'esterno dell'abitazione dei suoi proprietari.
''Abbiamo sentito un botto fortissimo e quando siamo usciti c'era la nostra auto semi distrutta in mezzo alla strada, colpita dalla Fiesta'' ci ha spiegato la famiglia che risiede al civico 33 di Via Dante, la cui preoccupazione si è subito rivolta ai due giovani occupanti, di 24 e 23 anni, che stavano viaggiando in direzione Valaperta.

Via Dante - scenario del sinistro - in un'immagine scattata questa mattina

La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente con l'arrivo sul posto del personale del 118 chiamato a prestare le prime cure alla coppia di origine sudamericana con casa a Lomagna. Entrambi coscienti, gli occupanti dell'utilitaria di colore bianco hanno fatto in tempo a uscire dall'abitacolo accartocciato del mezzo che dopo qualche istante ha preso fuoco. Le fiamme hanno completamente avvolto la carrozzeria dell'auto, con i pompieri del distaccamento di Merate intervenuti rapidamente sul posto con tre squadre che hanno faticato non poco per mettere in sicurezza il veicolo e la sede stradale. I danni si sono poi estesi alla recinzione esterna della villetta e a quella della proprietà limitrofa, oltre che al contatore del gas, sostituito poco più tardi dall'impresa incaricata.

Con il trasferimento in codice giallo dei due occupanti presso gli ospedali di Monza e Lecco, si sono chiuse le operazioni di soccorso, particolarmente convulse, con la strada rimasta interdetta alla viabilità per un paio di ore circa, tempo necessario ad effettuare i rilievi e rimuovere i veicoli coinvolti.
Passata dunque la paura per i risvolti ancor più drammatici che avrebbe potuto conoscere il sinistro, non si arrestano le polemiche.

''Abbiamo già inviato una segnalazione al sindaco e agli uffici comunali. Questa strada è peggio dell'autodromo di Monza'' le parole di Alberto Fumagalli, volontario molto conosciuto in paese che abita in prossimità del luogo scenario del sinistro e che ieri notte è stato fra i primi ad intervenire in soccorso delle vittime. ''Ero in giardino con il mio cane che aveva bisogno di uscire: ho sentito un botto molto forte, quello del motore di un'auto. Guardando a destra verso la scuola ho notato la Fiesta in arrivo. Avendo sempre fatto il meccanico ho capito subito cosa stava per succedere'' ci ha raccontato il casatese che, prima di portarsi verso l'auto per capire se i ragazzi avessero bisogno di aiuto, ha cercato poi riparo all'interno della propria abitazione nel timore che l'utilitaria potesse invadere la sua proprietà.

La vettura infatti, dopo aver affrontato il dosso all'altezza della primaria di Bracchi, avrebbe sbandato ripetutamente per colpire infine l'Audi posteggiata nella corsia di marcia opposta a quella in cui viaggiava. Lo dimostrano alcuni paletti abbattuti fra la carreggiata e alcune abitazioni, che stamani i proprietari stavano pazientemente riposizionando.
Al di là del caso specifico, a detta di Fumagalli e di altri residenti, la velocità con la quale i veicoli percorrono l'arteria è spesso fuori misura. Per questo l'intenzione è quella di porre nuovamente all'attenzione del Comune la problematica, già peraltro discussa in consiglio comunale anche su impulso del gruppo di minoranza Più Casatenovo che sul tema aveva presentato un'interrogazione. Per il momento è prevista la messa in sicurezza dell'intersezione fra Via della Resistenza e Via Dante a Valaperta e allo studio una rotonda all'incrocio con Via Volta, per i mezzi diretti verso Rogoredo e il centro sportivo. Bocciato invece dall'amministrazione comunale l'eventuale ricorso ad autovelox fissi quali deterrenti contro la velocità.

''Che si valuti la posa di dossi o la realizzazione uno spartitraffico a me non interessa, ma qualcosa bisogna fare perchè la sicurezza di questa strada e di chi ci abita è più importante di tutto e già la scorsa settimana mentre mi trovavo qui fuori ho rischiato di essere urtato da un'auto in transito'' ha concluso Fumagalli, per anni volontario proprio in Croce Bianca.

Interpellato in merito, l'assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò ha ribadito le azioni fin qui portate avanti dal Comune: la variazione altimetrica in Via della Resistenza in fase di realizzazione, oltre ai due dossi già presenti in prossimità della primaria e dell'asilo di Valaperta. ''La strada è già in sicurezza per quanto potevamo fare: non è possibile riempirla di dossi'' ha detto l'amministratore rilevando come la presunta pericolosità di un'arteria non sia sempre ascrivibile al verificarsi di sinistri, a maggior ragione quando la condotta degli utenti della strada lascia a desiderare. Ad ogni modo il tema della viabilità resta sempre fra le priorità della giunta di Casatenovo il cui territorio una settimana fa soltanto si è reso scenario di un altro incidente molto grave, stavolta in località Campofiorenzo.
G. C.
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