Casatenovo: chiude la trattoria del Volo. A gestirla per dieci anni gli ospiti di Villa Ratti

La Trattoria del Volo di Casatenovo non riaprirà: la sua storia è giunta purtroppo alle note conclusive. Creata quale occasione di inserimento lavorativo per gli ospiti della comunità ospitata a Villa Ratti di Monticello, per quasi un decennio il locale di Via Castelbarco si è posto a sostegno della salute mentale.
Risale infatti al 2012 la scelta di rilevare la storica trattoria San Rocco-da Emilio, per dare ai giovani ospiti con Disturbo Borderline della Personalità, l'occasione di sperimentare una concreta situazione professionale, approcciandosi con gradualità al mondo del lavoro, sperimentando nel contempo circostanze in cui mettersi in gioco in autonomia. Il tirocinio - per il quale è riconosciuto un piccolo rimborso economico da parte de Il Volo - è anche occasione per dare modo di vivere una forma di indipendenza all'ospite della comunità.

Un paio di immagini della trattoria casatese risalenti agli anni scorsi

Un aspetto dunque fondamentale nel percorso terapeutico-riabilitativo promosso dalla cooperativa che ha portato avanti l'investimento economico perseguendo questa finalità.
La trattoria di Casatenovo, come ci ha confermato Gabriele Paleari, educatore responsabile degli inserimenti lavorativi per Il Volo, ha costituito negli anni una esperienza importante per il percorso all'interno della comunità.
''Il fatto di poter mettersi in gioco in un ambiente stimolante e di contatto con il pubblico come quello della ristorazione è sempre stato un elemento ottimo e produttivo ai fine del nostro lavoro. Molti ospiti hanno poi intrapreso tale strada una volta usciti dalla comunità. Una palestra in cui i giovani con Disturbo Borderline della Personalità hanno potuto allenarsi ad essere indipendenti, a fare esercizi di autonomia e autostima per riprendere in mano le loro vite e costruirsi un futuro una volta terminato il percorso'' le parole di Paleari che ha sottolineato un altro aspetto rilevatosi purtroppo determinante nella decisione di chiudere l'esperienza del ristorante casatese. ''La pandemia ha bloccato i tirocini, ma in generale ha bloccato l'attività della ristorazione. Dopo i primi momenti di chiusura, sono emerse le difficoltà a garantire l'economia della trattoria. I momenti di incertezza vissuti negli ultimi due anni non hanno permesso la continuità dell'attività di ristorazione e quindi anche la finalità stessa dell'attività di ristorazione che la cooperativa aveva scelto. Anche la sostenibilità del progetto è venuta a mancare''.

Da queste considerazioni la scelta da parte de Il Volo di cessare tale attività. Una scelta non semplice e, per i risultati che ha portato, anche dolorosa. ''Il dispiacere è anche per il territorio che ci aveva accolto bene, un'attività che aveva visto l'affezionarsi anche di Casatenovo e comunque per Il Volo la possibilità di dare risalto ad una problematica come quella della salute mentale'' ha concluso Paleari.
Il Volo sta già pensando a nuove strade da perseguire. Ideare nuovi progetti per garantire la possibilità dei tirocini lavorativi è al centro della pianificazione dei prossimi mesi, una priorità per progettare nuove azioni a favore degli ospiti della comunità, a favore della salute mentale.
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