Barzanò: polpette avvelenate in un prato a San Feriolo. Tobia si salva, ma è allarme

Tobia si è salvato in extremis...ma la paura è stata parecchia. Il piccolo meticcio di due anni soltanto, ha ingerito una polpetta avvelenata l'altra mattina mentre con la sua padrona stava passeggiando in Via Cappelletta a Barzanò, località San Feriolo. Giunto in prossimità di un pezzo di prato lungo il sentiero che porta verso il Plis della Valletta, l'animale è stato attirato dall'odore della carne; peccato che il boccone fosse infarcito di lumachicida, una sostanza altamente velenosa.

''Mia mamma è riuscita ad estrargli la seconda polpetta dalla bocca, ma ormai la prima l'aveva già ingerita'' ci ha detto Paola Arbuti, che ha subito allertato la Polizia locale, non prima chiaramente di aver fatto visitare Tobia. ''E' stato in osservazione dal veterinario tutta la giornata. Dopo aver ingoiato il boccone ha avuto dei tremori molto forti, era spaventatissimo. E' un cane che ha già avuto un trascorso difficile prima di arrivare a casa nostra: quando l'abbiamo preso poi, curandolo con amore, si è ripreso. Ma questa cosa delle polpette avvelenate non doveva succedere. Quella sostanza può anche causare danni neurologici''.
Secondo quanto ci ha riferito la donna, residente nella vicina provincia di Monza e Brianza ma la cui mamma vive proprio a San Feriolo, nel prato in cui Tobia ha trovato il boccone infarcito di veleno ce n'erano tante altre di polpette dal medesimo contenuto. Per questa ragione la Polizia locale ha effettuato un sopralluogo per prendere visione di quanto riferito dalla proprietaria del cane che questa mattina dovrà recarsi nuovamente nell'ufficio dei vigili. Il passo successivo sarà una denuncia contro ignoti che presenterà alla stazione dei carabinieri.
''Non è la prima volta che succedono fatti simili in quella zona: è ora di fare qualcosa. Non possiamo rischiare così. Se quella polpetta l'avesse toccata un bambino? Servono telecamere o maggiori controlli per individuare gli autori di questi gesti orribili'' ha concluso la donna, condividendo l'accaduto nel gruppo social dedicato a Barzanò. In poche ore sono stati tantissimi i messaggi di solidarietà raccolti, unitamente alle testimonianze di chi ha vissuto in passato episodi analoghi.
G. C.
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