Rogeno: molestie olfattive, assemblea pubblica alla presenza del tavolo tecnico

Molestie olfattive a Rogeno. Martedì 8 febbraio alle ore 18 l’amministrazione comunale incontrerà i cittadini nell’atrio della scuola primaria. La riunione fa seguito a una richiesta che un gruppo di residenti, stanchi di tollerare da anni tali odori quali olio esausto e/o plastica bruciata soprattutto presenti in zona Calvenzana, aveva inviato al primo cittadino lo scorso novembre, chiedendo agli enti coinvolti un incontro per conoscere le azioni che verranno intraprese al fine della definitiva risoluzione del problema. “E’ dal lontano 2015 che segnaliamo quanto in oggetto perché seriamente preoccupati per la salute pubblica, oltre che nostra e dei nostri familiari – ricordano i residenti nella lettera che hanno indirizzato agli enti competenti unitamente alla firma di 60 persone -. Negli anni abbiamo chiesto, e continuiamo a chiedere, che gli enti competenti si adoperino per trovare una soluzione alle molestie olfattive che si sentono sul nostro territorio soprattutto in orario serale, notturno, al mattino presto e, a volte, nel tardo pomeriggio. Si tratta di un odore acre, molto forte, certamente non di provenienza domestica, che fa irritare la gola e che se inalato a lungo provoca nausea e mal di testa. Anche dopo aver smesso di respirare l’odore, la gola resta comunque infastidita”. Un’emissione odoriginea che chiaramente viene percepita maggiormente durante la stagione estiva quando le persone sono solite tenere aperte le finestre di casa. Questa situazione viene segnalata ormai da anni ma ad oggi non si è ancora addivenuti a una soluzione.


La stazione mobile di Arpa in località Calvenzana

“Durante il lockdown di marzo-aprile 2020 (periodo in cui peraltro le aziende site in Rogeno avevano la produzione pressoché ferma), ARPA ha installato una stazione mobile per la rilevazione dell’aria sul territorio rogenese – rilevano ancora i cittadini nella lettera - Purtroppo questo strumento di misurazione non sembrerebbe in grado di rilevare inquinanti provenienti da fonti industriali ma solo i principali inquinanti associati al traffico veicolare: ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri, composti organici. A distanza di anni, è evidente che non può essere questo il contributo che ci si aspetta di ricevere da un ente autorevole come ARPA. Ci chiediamo pertanto quando ARPA verificherà la presenza, o meno, di elementi nocivi nell’aria che respiriamo attraverso strumenti idonei al rilevamento di inquinanti provenienti da fonti industriali”.
La richiesta è quindi quella di una relazione “formale e oggettiva, basata cioè su dati scientifici ottenuti da strumentazione adeguata per analisi di possibili inquinanti provenienti da fonti industriali, in cui si attesti quali siano le caratteristiche dell’aria di Rogeno quando si è presenza di suddetti odori”.
Lo scorso dicembre il sindaco Matteo Redaelli ha risposto alla lettera, riferendo che nel 2019 è stato istituito un tavolo tecnico composto da Provincia, Arpa e ATS al fine di esaminare la problematica. Le fonti risultavano molteplici: diverse realtà aziendali hanno eseguito interventi allo scopo di mitigare questo tipo di odori. A oggi rimarrebbe quindi solo un caso che, nonostante gli interventi, continuerebbe a presentare criticità: come sottolineato anche nella missiva di Arpa, che fa riferimento anche a sopralluoghi e attività ispettive, la società ha già presentato un progetto di adeguamento dei punti di captazione ed emissione che il tavolo tecnico ha già valutato positivamente lo scorso 13 ottobre. Dal verbale di questa seduta emerge che, in relazione al progetto di adeguamento della ditta IPAE, la Provincia sottolinea “come tale progetto preveda un’implementazione del sistema di aspirazione comprendendo, con l’installazione di nuove cappe, il passaggio dell’aspirazione dell’emissione E2 fino a 8500 mc/h;. È inoltre prevista la modifica del camino di emissione. Evidenzia infine che sulla base dei campionamenti effettuati non si sono riscontrati dei superamenti dei limiti di legge”. Arpa ha chiesto di modificare l’autorizzazione unica ambientale riducendo i limiti. L'obiettivo del sindaco invece è quello di stringere i tempi: “Vorremmo che gli adeguamenti possano essere efficaci sin da subito. Il risultato sembra possibile in quanto l’azienda ha proposto di sfruttare la chiusura degli impianti nel periodo natalizio per l’esecuzione degli interventi previsti dal progetto di adeguamento, fatta salvo la possibilità di ottenere per tempo le necessarie autorizzazioni”.
Un ultimo cenno alla campagna di monitoraggio dell’aria tramite il laboratorio mobile di Arpa. L’ente precisa che l’intervento effettuato in zona Calvenzana tra marzo e maggio 2020 non ha rilevato particolari criticità: le concentrazioni elevati di inquinanti come l’ozono sono risultate sporadiche e in linea con quanto registrato a livello regionale. Arpa ha inoltre precisato che le campagne di monitoraggio della qualità dell’aria, tuttavia, non consentono di rispondere a problemi legati alle molestie olfattive. In sostanza, con la campagna mobile si monitorano una serie di inquinanti definiti a livello normativo che non necessariamente sono quelli di emissioni odorigene segnalate dai cittadini.
Il primo cittadino ora ha convocato, per martedì 8 febbraio, un’assemblea pubblica presso l’atrio della scuola primaria Regina Teodolinda: “Sarà l’occasione per i cittadini di incontrare e dialogare con gli enti facenti parte del tavolo tecnico molestie olfattive provenienti dall’area industriale di via Calvenzana Inferiore”.
M.Mau.
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