Villa Greppi: il concerto del Clarionet Ensemble chiude le iniziative sulla ''memoria''

Si è concluso domenica 7 febbraio il ciclo di iniziative Percorsi nella Memoria, a cura del Consorzio Brianteo Villa Greppi che dall'anno 2018 viene diretto dello storico Daniele Frisco.
È proprio nel contesto del percorso "Il mondo di ieri", filo conduttore che ha accompagnato ospiti e spettatori negli anni trenta e quaranta del secolo scorso, che si è svolto alle ore 17 di questa domenica il Concerto della Memoria a cura del Clarionet Ensemble presso l'antico granaio di Villa Greppi a Monticello.

Dopo aver approfondito molti temi riguardanti le comunità ebraiche europee ed italiane con una serie di esperti e studiosi, il viaggio è terminato infatti con un'esibizione che ha visto al centro la musica strumentale popolare ebraica, la cosiddetta "Klezmer".
Ad aprire l'evento le parole di Marta Comi, vice presidente del Consorzio Brianteo. "Siamo veramente contenti di vedere così tante persone in sala pronte ad assistere a questo meraviglioso concerto. Vedere una partecipazione come questa non è da dare per scontato. Il concerto conclude la rassegna nei percorsi della memoria 2022 e per questo motivo ci tengo particolarmente a ringraziare Daniele Frisco, che con impegno ha curato la rassegna e ha portato in diversi paesi della Brianza tante personalità, tra scrittori, docenti universitari e studiosi che hanno raccontato con consapevolezza la tematica del mondo di ieri e le comunità spazzate via dai nazifascisti" ha concluso, tra gli applausi del pubblico.

Spazio poi alle parole di Marco Cazzaniga, direttore della scuola di musica Guarnieri del Consorzio Greppi, che ha presentato al pubblico i musicisti che di lì a poco si sarebbero esibiti in un concerto particolarmente toccante, alla scoperta della cultura popolare ebraica. "Il primo concerto del Clarionet Ensemble si è tenuto nel 2001 ed è una realtà che nei suoi vent'anni di vita si è esibita in circa centocinquanta concerti" ha affermato, per poi lasciare lo spazio alla musica e alle parole del maestro Rocco Carbonara, che ha guidato i presenti durante tutta l'esperienza.

"Come vedremo nel corso di questa serata, la musica Klemzer è strettamente ed intimamente legata al popolo ebraico ed è un genere popolare che si può anche collegare alla musica più colta. È rappresentato da un grande numero di strumenti ma i due centrali sono proprio il clarinetto e il violino" ha affermato l'insegnante Carbonara in apertura.


Il concerto è iniziato quindi un brano per il clarinetto in stile klemzer, per poi proseguire tra pezzi in ensemble di tradizione yiddish e brani dedicati anche ai bambini. "Spesso i bambini sono al centro di libri e storie vere che narrano delle atrocità subite nei campi di concentramento: viene raccontato anche che i nazisti li portassero nelle camere a gas per dare fine alla loro breve vita facendoli cantare" ha aggiunto il maestro.

Spazio poi a brani virtuosistici e a due esecuzioni che hanno messo a confronto brani classici, con Bach, e brani di tradizione popolare, richiamando invece il compositore ungherese Bartok. Dopo un ulteriore ringraziamento agli allievi diplomati e a tutti i ragazzi che costantemente si impegnano per tenere in vita il progetto del Clarionet Ensemble, la serata è terminata con l'esecuzione di due brani celebri, tratti da film dedicati alla Shoah e premi Oscar, ovvero Schindler's List e La vita è bella.
S.L.F.
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