Oggiono, RSA: Narciso torna sulla nomina di presidente e CdA

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Luigi e Regina Sironi che gestisce la casa di riposo di Oggiono è da poco stato rinnovato.
Rispetto al CdA uscente vi è stata una significativa conferma, quella del dottor Sergio Appiani, già presidente. Nei restanti quattro posti disponibili sono invece state nominate figure nuove. Si tratta di: Lamberto Fumagalli, Egidio Franco Viganò, Elio Riva ed Emilio Longhi. Rispetto a quanto accadeva in passato, ai gruppi consiliari di minoranza sono stati oggi riservati maggiori spazi, come anche il sindaco Chiara Narciso ha sottolineato di fronte ad alcune critiche giunte negli scorsi giorni.

«Credo che le scelte effettuate si inseriscano nel solco del modo di amministrare che abbiamo avuto fino ad oggi» ha spiegato il sindaco. «Se c'è una cosa che funziona, o persone che operano bene, si garantisce la continuità al di là degli orientamenti politici».
È quanto avvenuto con la conferma di Sergio Appiani al ruolo di presidente del CdA. Conferma che avvia il dottor Appiani al suo terzo mandato in seno al Consiglio della Fondazione, di cui era già presidente uscente.
«Appiani ho ritenuto di riconfermarlo perché ha operato bene, per poterlo confermare ho anche derogato agli indirizzi del consiglio comunale e quindi l'ho fatto assumendomi delle responsabilità» ha chiarito il sindaco.
Infatti, Appiani era stato nominato nel ruolo durante le precedenti amministrazioni comunali di centro destra guidate da Roberto Paolo Ferrari. Lo stesso ex sindaco, oggi consigliere di minoranza, ha recentemente espresso parole di apprezzamento di fronte alla conferma di Appiani al ruolo di presidente. Oltre a ciò, il dottor Appiani era stato indicato, negli scorsi mesi, nella rosa dei candidati alla carica di membro del CdA da parte del gruppo di minoranza «Per Oggiono - Lietti Sindaco».
Un fatto che - unitamente alla nomina di Emilio Longhi, candidato dalla Lega - ha fatto innalzare a due il numero di componenti del CdA della fondazione in quota ai consiglieri di minoranza che siedono nel consiglio comunale. Un passaggio che di fatto - come sottolineato dallo stesso sindaco - ha comportato una deroga alle prescrizioni che indicano la nomina di un solo rappresentante della minoranza consiliare. Quest'ultima ha visto - seppur divisa in due gruppi rispetto al passato - le proprie quote di rappresentanza raddoppiare.
«Rivendico la scelta della nostra Amministrazione che non ha voluto mettere un cappello su un CdA in forza delle mutate maggioranze rispetto al passato» ha sottolineato il sindaco Narciso. «Credo che si debba andare oltre, il CdA non è una commissione consiliare».

L. A.
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