Rogeno: la comunità aiuta le tre famiglie sfollate dopo l’incendio con una raccolta fondi

L'intera comunità di Rogeno si dimostra solidale verso le famiglie sfollate dopo l'incendio che si è verificato nel pomeriggio di venerdì 25 febbraio.
In via Vittorio Emanuele, precisamente in località Casletto, si trova un immobile bianco a quattro piani con vista aperta sul lago di Pusiano. All'ultimo piano, con ogni probabilità a causa di una stufa, sono divampate le prime fiamme che si sono presto propagate in tutto l'appartamento. Una colonna di fumo nero che si levava dallo stabile è stata visibile a diversi chilometri di distanza, tanto che numerose persone si sono chieste cosa stesse accadendo.

Alcune immagini del rogo che ha coinvolto la palazzina di Rogeno

I vigili del fuoco, con squadre provenienti da Lecco, Como, Erba, Valmadrera e Cantù, hanno lavorato a lungo per domare l'incendio: le forti raffiche vento della giornata ha reso ancora più complicato il lavoro di spegnimento delle fiamme. Lo spiegamento di mezzi è stato in gente: tantissime squadre hanno lavorato in una lunga notte. Lo è stata anche per le famiglie residenti nella palazzina una volta vista l'entità del danno: i danni alla struttura sono apparsi sin da subito ingenti. L'immobile è stato dichiarato inagibile e tre famiglie hanno dovuto cercare una soluzione alternativa. Si tratta in totale di sette persone che, temporaneamente, non potranno entrare nella loro casa. Sono due famiglie di tre persone, una con una figlia minorenne, mentre l'altra ha una figlia maggiorenne e una signora anziana. Ci sono anche dei parenti proprietari degli appartamenti al piano terra che al momento sono vuoti.

Una famiglia e l'anziana signora sono sfollate perchè tutto l'edificio è inagibile mentre l'altra risiedeva proprio nell'appartamento bruciato, che necessita di essere ricostruito per potervi nuovamente accedere. Al piano subito inferiore dovranno invece essere compiuti accertamenti per capire se l'ingente quantità d'acqua utilizzata per spegnere l'incendio possa aver causato infiltrazioni.
Le famiglie sono fuori dalla loro abitazione con scarsi beni, ma l'appoggio della comunità è stato immediato. "Sabato abbiamo subito incontrato le famiglie per capire le esigenze e per aiutarli con documenti. Il comune è loro vicino in questo momento - ha spiegato il sindaco Matteo Redaelli - Intanto ho notato che sta uscendo una bella solidarietà. In tanti ci chiedono come poter aiutare e dagli stessi cittadini e amici è nata l'idea di avviare una raccolta fondi. L'appoggio a chi fa il bonifico è l'associazione "Et vous" che nel nostro comune si occupa già di dare una mano alle famiglie in difficoltà. Chi vuole potrà fare una donazione alla onlus".

In questi giorni, sono già stati donati aiuti concreti: i cittadini hanno preso contatto con gli sfollati e fanno pervenire il materiale di loro necessità.
La famiglia che non ha più l'appartamento si sta organizzando per sistemarsi nella precedente casa che avevano a Sirone: alcuni residenti hanno consegnato gli elettrodomestici e quaderni per la bambina.
L'altra famiglia si trova ospite in una casa messa a disposizione da una signora che attualmente non la utilizza in quanto si trova ricoverata in una casa di riposo. "Stanno entrando nelle nuove case, ma poi dovranno fare i lavori di messa in sicurezza del vecchio stabile. Intanto sono contento per quanto la comunità si sta dando da fare. Diamo il nostro appoggio e consigli a chi ce lo richiede ma questo è un bell'esempio di solidarietà di vicinato".

Per aiutare le famiglie nelle prime spese che si trova ad affrontare si può indirizzare un bonifico all'IBAN IT63K0623051272000046998794, intestato a "Et vous onlus", con la causale "sostegno per incendio casa Casletto". In alternativa, è possibile lasciare il proprio contributo al panificio Katia di viale Piave.
M.Mau.
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