Casatenovo: gli Amici del Teatro in Auditorium per sostenere la Croce Rossa

Si è tenuto l'altra sera alle 21, presso l'Auditorium di Casatenovo, lo spettacolo "Ul mort l'è viv", "Il morto è vivo", una commedia comica in due tempi, il cui incasso (a offerta libera) è stato interamente devoluto al locale comitato della Croce Rossa Italiana.

I volontari della CRI sul palco insieme agli attori al termine dello spettacolo

Sul palco gli Amici del Teatro e dello Sport, compagnia teatrale con sede a Monticello che ha recentemente ripreso l'attività dopo il periodo di pandemia, e che ha scelto per inaugurare la nuova sessione una commedia di Oreste de Santis, riadattata dal napoletano al dialetto delle nostre zone. "Siamo un po' arrugginiti, stiamo iniziando proprio in questi giorni a ridare olio a tutti i meccanismi" hanno detto in apertura. "L'ultima volta che siamo andati in scena era il 22 febbraio 2020: grazie a voi perché siete tantissimi, avete riempito l'auditorium e non ci avete deluso. Senza di voi questi due anni sono stati difficilissimi, ma grazie anche a questo gruppo, perché per quanto si sia ridimensionato, non ha comunque mai smesso di divertirsi e non vedeva l'ora di ritornare su questo palco. Ce l'abbiamo fatta e siamo felicissimi".

La generosità dei presenti è stata infatti manifestata anche dal notevole incasso della serata: i fondi, grazie all'impegno dei volontari dell'associazione, verranno utilizzati da Croce Rossa per raggiungere gli obiettivi in programma per il 2022 e fra le priorità naturalmente c'è il sostegno alla consorella ucraina dell'organizzazione, in questi giorni messa a dura prova dai recenti avvenimenti di cronaca.

"Volevo ringraziare la compagnia degli Amici del Teatro e dello Sport che ci ha fatto passare due ore di divertimento nonostante il periodo difficile" ha detto Eros Bonfanti, presidente del comitato casatese di CRI. "Siamo ancora in piena pandemia e ci sta capitando qualcosa di non tanto bello: parlo della situazione di Russia e Ucraina, che non sono due nazioni lontane, c'è chi settant'anni fa è tornato a piedi da là. Croce Rossa è storicamente presente in tutto il mondo con le varie federazioni, e anche in questa situazione cercheremo di fare il possibile".

Dopo l'esordio del presidente, la parola è passata a un membro della Croce Rossa, Maristella Carnio che ha elencato i sette principi su cui si fonda l'associazione. "Noi questa sera abbiamo scelto comunque di essere qui nonostante la guerra che c'è in Ucraina, molti altri spettacoli sono saltati, ma stasera siamo qui a nome di tutte le Croci Rosse nel mondo. Croce Rossa non è solo sirene lampeggianti, e io questa sera volevo leggervi quelli che sono i nostri sette principi" ha detto, procedendo poi con l'esposizione, corredata da un commento: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità. "Questo semplicemente per dirvi che l'Ucraina in questo momento è un campo di battaglia, stanno combattendo due schieramenti. La Croce Rossa Ucraina in questi giorni ha il dovere, secondo i principi che vi ho appena letto, di soccorrere qualsiasi ferito di qualsiasi nazionalità. Per questo vi chiedo un gesto: sul sito di Croce Rossa Italiana potete trovare la donazione per la nostra consorella, che in questo momento ha veramente bisogno" ha aggiunto.

Presenti alla serata anche quattro primi cittadini o rappresentanti amministrativi del territorio: la prima a prendere la parola è stata Roberta Marabese, sindaco di Cassago, dove dal 1996 è attiva l'associazione "Cassago chiama Chernobyl", che annualmente dona materiale sanitario per le ambulanze e per tutta la popolazione ucraina, oltre ad attuare progetti di sostegno quali le vacanze terapeutiche per i bambini. "Mi volevo complimentare con la compagnia teatrale e con voi Croce Rossa per averci regalato una splendida serata in un momento difficile per tutti noi, tengo a ringraziare l'associazione anche per tutto l'aiuto fornito durante lo scorso anno per l'emergenza Covid" ha detto il sindaco cassaghese. "Quanto alla guerra, che dire, se non un fermo "NO": no alla guerra, no a tutto quello che le sta intorno, non esistono guerre che hanno finalità legittime e lecite. Al popolo ucraino, già provato dal disastro di Chernobyl, va ancora una volta tutta la nostra solidarietà".

Alla testimonianza di Marabese si è aggiunta quella di Cristina Brusadelli, assessore del Comune di Cremella, presente per conto del sindaco Ave Pirovano. "Ringrazio ancora i volontari della Croce Rossa per tutto quello che fanno per la nostra comunità, perché ricordiamo sempre che ci sono i servizi sanitari ma esistono anche quelli sociali, che non sono cosa da poco e a noi comuni servono il loro aiuto e la loro collaborazione. Per questo bisogna fare rete e sinergia, proprio perché la società cambia, ha bisogni diversi ma i volontari sono sempre pronti" ha detto la rappresentante di Cremella. "Della guerra non vorrei dire più di tanto perché ultimamente mi dà anche quasi fastidio vedere tutti questi "talk shows" che ne discorrono, sembra quasi che adesso ci sia una nuova notizia per la quale cavalcare l'onda. Ma non servono le parole, serve sapere quello che sta succedendo, almeno per quello che ci arriva, serve avere la capacità e il senso civico di sentirci fortunati, in qualche maniera, a essere qui protetti e ad avere una casa. L'unica cosa in cui spero è il senso di responsabilità in chi sta sopra di noi, e spero che questa cosa rientri il prima possibile" ha concluso.

Ernesto Motto degli Amici del Teatro e dello Sport

A seguire, a intervenire è stato Giovanni Sironi, assessore alla cultura del Comune di Barzanò. "Mi associo a quanto è stato detto dalle persone che mi hanno preceduto, e vorrei sottolineare un aspetto di ciò che fa l'associazione sul nostro territorio: recentemente a Barzanò è stata aperta una nuova sede, un ampliamento che permette anche di fare della formazione, e questa cosa è importante" ha detto l'assessore. "Croce Rossa non è solo colei che interviene quando succede qualcosa, ma è anche un organo che ci sta insegnando come prevenire, che ci sta dicendo cosa fare perché, in un certo senso, loro non intervengano. Vi ringrazio a nome di tutto il paese anche per questo".

Maristella Carnio di Croce Rossa

Flavio Sanvito degli Amici del Teatro e dello Sport

Il presidente della CRI di Casatenovo, Eros Bonfanti

A concludere è stato poi il pensiero di Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello, paese di provenienza anche della compagnia teatrale della serata, e Presidente della Provincia di Lecco. "Non posso che associarmi e ringraziare tutti voi, chi lo fa per lavoro e chi - la maggior parte - lo fa come volontario, donando tempo e passione alle nostre comunità e consapevolmente togliendolo alle famiglie e agli amici. Per questo il grazie delle nostre comunità arriva davvero dal cuore, e credo che se tutte le associazioni si ispirassero ai sette principi della Croce Rossa forse oggi non saremmo qui a parlare di venti di guerra" ha detto il primo cittadino monticellese. "Siamo bravi a parlare, a fare appello al giorno della memoria, alla giornata del ricordo e a dire che il passato ci deve servire da monito, ma penso che proprio gli adulti potenti questo monito non lo abbiano capito, perché continuiamo a cadere nei nostri errori. Ma tutti noi abbiamo il dovere di resistere e lottare per garantire la pace".

Gli amministratori intervenuti alla serata. Roberta Marabese, Cristina Brusadelli, Giovanni Sironi e Alessandra Hofmann

La serata si è poi conclusa con uno scrosciante applauso da parte del pubblico, unito in solidarietà nei confronti del popolo ucraino. "Grazie a tutti per la vostra presenza, oggi avete contribuito a fare in modo che le nostre attività possano andare avanti nel tempo, e noi come Croce Rossa di Casatenovo diciamo fermamente NO a qualsiasi tipo di guerra e violenza" ha concluso il presidente Eros Bonfanti.

G.G.
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