Besana: 101 anni per Bambina. Oasi Domenicana in festa

Bambina Beretta
Un traguardo davvero invidiabile quello raggiunto da Bambina Beretta - ospite della struttura Oasi Domenicana di Besana - che nella giornata di ieri ha spento ben 101 candeline.
Nata il 28 febbraio 1921 a Cazzano, dalla madre Giovanna Redaelli e dal padre Primo Beretta (chiamato così perché è nato il 1 gennaio), è la sorella maggiore di Luigia e Maria (decedute entrambe) e di un fratello, Carlo (anch'egli venuto a mancare).
Bambina si è sposata nel 1946 col marito Davide Casati che ha conosciuto sul posto di lavoro. Infatti, entrambi lavoravano presso l'industria tessile Corti a Besana. Hanno vissuto insieme per 28 anni, ed hanno avuto due figli, il maggiore Raffaele e la minore Sandra. Rimasta vedova nel 1974, da quel momento in poi Bambina ha sempre vissuto in maniera autonoma. Di supporto ai figli, trascorreva le sue giornate dedicandosi alla Parrocchia, andava tutti i giorni a messa, coltivava le sue amicizie (ricorda con affetto le sue più care amiche Giuseppina ed Ernesta) dedicandosi poi alla sua grande passione: l'uncinetto, trascorrendo anche molto tempo dietro alla macchina da cucire.
Nonna di 5 nipoti e bisnonna di 10 nipotini, Bambina è molto legata ai suoi familiari che nelle loro case e salotti tengono dei lavori fatti a mano proprio da lei. Sono molto presenti, la chiamano quotidianamente e le fanno visita appena possibile. Questo periodo emergenziale ha sicuramente limitato i rapporti coi propri cari, ma loro sono riusciti a non farle mai mancare il loro grande affetto e vicinanza.
Ma quale è il segreto per arrivare a cento anni? ''Bambina è una signora dal carattere mite ed è molto socievole, ama stare in compagnia e relazionarsi con gli altri'' ci hanno risposto dalla struttura besanese, ma l'ultima parola ovviamente è spettata alla neo 101enne. "Io ho sempre preso la vita come veniva, non mi arrabbiavo mai, lasciavo sempre correre ed anche se c'era qualcosa su cui io non ero d'accordo non volevo che fosse motivo di discussione per cui mi adeguavo. Non ritenevo importante arrabbiarsi o rimanere rancorosa con gli altri, non aiutava nessuno'' ha concluso l'anziana besanese.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.