Bosisio: progetto rospi. Nel 2021 salvati 102 anfibi. Si riprende

A Bosisio Parini continua l'attività di salvataggio dei rospi e la conseguente attenzione ai temi ambientali e di biodiversità. Un Ci troviamo lungo via Manzoni, la zona conosciuta come Comarcia: lungo il tratto di strada che conduce verso Cesana Brianza, sono già state collocate, ai margini della carreggiata stradale, le barriere. Vengono utilizzate per bloccare i rospi che dai boschi scendono verso il lago per deporre le uova, in modo da evitare che vengano schiacciati dalle auto; i rospi verranno poi accompagnati dall'altro lato della strada dai volontari.

"Quest'anno abbiamo 15 volontari, tra privati cittadini con sensibilità verso questo tema, membri dell'associazione amici della natura, guardie ecologiche volontarie (GEV) della provincia di Lecco e GEV del parco valle del Lambro" spiega il coordinatore dei volontari. "L'importante per noi è riuscire a dare una copertura a tutte le sere della settimana. Speriamo che sia un anno buono, piovoso in modo che i boschi escano dal bosco e scendano verso il lago per riprodursi".

Questa iniziativa di tutela della biodiversità era stata ripresa nel 2016, dopo anni in cui era finita nel dimenticatoio. Da allora, ogni anno, le guardie ecologiche volontarie e privati cittadini si prendono cura degli anfibi per un paio di mesi all'anno, aiutandoli ad attraversare la carreggiata stradale. I rospi, infatti, si recano dal bosco al lago per deporre le uova e poi ritornano verso la collina. Per via della carreggiata stradale che interseca il loro abituale tragitto, l'attraversamento diventa difficoltoso tanto che gli esemplari sono andati diminuendo negli anni, vittime del traffico veicolare.

L'obiettivo di questo progetto è appunto quello di favorire il ripopolamento, evitando che la popolazione di anfibi vada drasticamente a ridursi e addirittura a esaurirsi. I rospi si nutrono di una grande quantità di insetti e sono ottimi bioindicatori perchè sono esigenti in fatto di qualità ambientale: per questo la loro tutela assume un significato ancora più importante. In questa direzione si inserisce l'attuazione del progetto che ogni anno viene rinnovato.

Il salvataggio, nel concreto, avviene posizionando barriere o mobili o permanenti a lato della strada, alte almeno 50 cm. I volontari si occupano poi di effettuare la migrazione degli anfibi, evitando che possano venire schiacciati dalle auto in transito.
Nell'anno della pandemia, dopo un mese dall'avvio del progetto, si era dovuto interrompere il lavoro. L'anno scorso, tuttavia, è stato nuovamente avviato e, al termine del progetto che si svolge nel periodo primaverile, stati trovati cento rospi e due rane.

L'amministrazione comunale ha in primo luogo voluto ringraziare le persone che ogni anno credono e aderiscono al progetto e invita altri cittadini a farsi avanti per tutelare la qualità ambientale del paese: "Un grande ringraziamento ai volontari - si esprimono dal comune - Se qualcuno fosse interessato ad aderire all'iniziativa ci faccia sapere e verrà messo in contatto con gli organizzatori".
M.Mau.
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