Nibionno: una famiglia e una mamma con due bambini sono i primi profughi arrivati

Il sindaco Di Terlizzi
I primi ucraini, scappati all'orrore e alle violenze della guerra, sono giunti a Nibionno, al riparo dal rumore delle granate, dei missili e dalle strade invase da carri armati e divise militari.
L'amministrazione comunale, a inizio settimana, aveva iniziato a sondare la disponibilità dei concittadini a ospitare eventuali profughi in arrivo: una richiesta che rispondeva a una comunicazione diramata dalla Prefettura di Lecco a tutti i comuni della provincia, per rispondere in maniera tempestiva davanti all'emergenza che si prospetta in termini umanitari. Sin da subito erano arrivate dieci telefonate al cellulare del sindaco Laura Di Terlizzi da parte di concittadini che mettevano a disposizione le loro case e lei stessa non si tirava indietro. Intanto, in collaborazione con l'associazione un atomo di ossigeno, si sta promuovendo una raccolta di generi alimentari che avrà il culmine nella giornata di sabato 5 marzo con la colletta al supermercato del paese.
L'altro giorno sono giunti sul territorio una mamma con due bambini, entrambi maschi, di 9 e 3 anni, ospiti presso una famiglia del paese. Ieri invece è arrivata un'intera famiglia composta da papà, mamma e tre bambini, due maschi di 8 anni e 5 anni e una bimba di dieci mesi (ne abbiamo parlato qui: https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=67059). La nonna di questi giovanissimi viveva in Italia, nello specifico a Lecco, dove lavora come badante: ha voluto che i suoi cari si mettessero al sicuro. Vivevano a Khmelnitsky, città di oltre 270.000 anime, 320 km a sud-ovest della capitale Kiev e a 240 km ad est di Leopoli: con la loro automobile, sulla quale hanno posizionato una bandiera della loro nazione, sono arrivati a Lecco nella tarda mattinata di mercoledì 2 marzo. Trascorsa una notte da un'amica della nonna che aveva scelto di ospitarle, la Prefettura ha velocizzato le pratiche incontrando la disponibilità dell'amministrazione di Nibionno. Questa famiglia è stata trasferita in un alloggio comunale.
''É un piccolo appartamento che non è dotato di cucina: abbiamo consegnato loro un fornello elettrico e un forno a microonde. Ci stiamo organizzando però con la parrocchia per gestire e garantire loro i pasti'' ha detto il primo cittadino. ''Ho accolto personalmente questa famiglia, una volta arrivata a Nibionno. Proprio ieri abbiamo dato la cittadinanza a un cittadino ucraino che risiedeva già sul nostro territorio: ho chiesto il suo supporto per aiutarci a fare da tramite nella comunicazione''.
Queste le prime impressioni del sindaco che ha accolto i profughi giunti in paese. ''Ai bambini abbiamo consegnato alcuni giochi ma la mamma e il papà sono devastati. Hanno occhi spaventati e pieni di terrore. Quello che ho notato in queste prime ore, appena diffusa la notizia dell'arrivo di profughi, è l'enorme solidarietà dei cittadini che mi chiedono in che modo possono offrire il loro aiuto''.
Due famiglie ucraine ora hanno un tetto sicuro sotto il quale riposare, cercando di lasciare alle spalle la successione rapida di eventi che ha scandito quest'ultima settimana, anche se sarà difficile cancellare le emozioni e le immagini di quest'ultimo periodo nella loro terra natia.
M.Mau.
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