Casatenovo, UTE: don Rapelli e la natura nelle sacre scritture

"Acqua, terra, aria, fuoco: la Natura e il significato dei suoi elementi nell'Antico e nel Nuovo Testamento": era questo il tema che ha fatto da filo conduttore per l'incontro dell'altro ieri pomeriggio organizzato dall'Università per Tutte le Età, l'associazione per la promozione sociale attiva sul territorio casatese e non solo.

Da sinistra Samuele Baio e don Marco Rapelli

Relatore di questa settimana è stato don Marco Rapelli, che nel pomeriggio di giovedì, dalle 17 alle 19, ha intrattenuto i propri ascoltatori riunitisi nella Casa del Giovane dell'Oratorio San Giorgio di Casatenovo. Un pomeriggio di discussione e informazione, che ha suscitato l'interesse dei presenti e soddisfatto gli organizzatori, a partire dal presidente del sodalizio, Samuele Baio.
Numerose sono state le figure a cui il religioso si è appellato per la sua esposizione, da nostri contemporanei fino a santi e personaggi appartenenti al passato. "L'acqua, la terra, l'aria ed il fuoco: un tempo venivano indicati come i quattro elementi fondamentali per gli esseri viventi. I mattoni alla base dell'esistenza. Ora questi elementi sono stati allontanati dall'esperienza quotidiana, resi neutri, deprivati di tutta la loro valenza simbolica" recitava per esempio la locandina diffusa dall'Associazione per l'evento, citando le parole di Padre Faustino Ferrari. Chi, poi, meglio dell'autore del Cantico delle Creature, San Francesco, poteva fungere da ispirazione. E non potevano mancare nemmeno le parole di Papa Francesco, a cui il tema in questione è sempre stato molto caro, e che ha sempre nutrito, a sua volta, grande ammirazione per il santo sopracitato.

"Sorella madre terra protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi, dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7)" ha detto infatti il Santo Padre nella Laudato sii. "Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora". L'interesse del pontefice alla materia naturale, poi, si è manifestato anche in diverse altre occasioni, tra cui i discorsi fatti ai fedeli. "L'ecologia integrale è un invito a una visione integrale della vita, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connesso e che, come ci ha ricordato la pandemia, siamo interdipendenti gli uni dagli altri, e anche dipendenti dalla nostra madre terra" recita, per esempio, un estratto di un discorso risalente a ottobre 2020.

Un pomeriggio dunque che ha inserito anche all'interno di un contesto religioso un tema tanto caro ai nostri tempi e che suscita sempre la curiosità di molti: lo ha dimostrato infatti il notevole numero di partecipanti, riuniti nel rispetto delle norme anti-covid, che hanno manifestato grande attenzione e interesse.
G.G.
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