IterFestival parte...col botto. A Correzzana Dacia Maraini ed il suo omaggio a Pasolini

Al via la sesta edizione della kermesse letteraria "IterFestival" promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi con la collaborazione di Martina Garancini e Claudia Frauto della libreria "Lo Sciame Libri" di Arcore. Dopo due anni di pandemia e di appuntamenti online, la manifestazione è tornata finalmente in presenza grazie alla tenacia degli organizzatori e dei comuni partecipanti.

Da sinistra il sindaco Marco Beretta, Marta Comi (Villa Greppi), Martina Garancini
(libreria Lo Sciame), Dacia Maraini e l'assessore Sabrina Magro

Nella giornata di sabato 5 marzo si è tenuta l'inaugurazione presso la sala consiliare del Comune di Corezzana con un super ospite molto atteso: la scrittrice, giornalista e saggista Dacia Maraini. Quest'ultima ha presentato al pubblico presente in sala il nuovo libro intitolato "Caro Pier Paolo" (edito da Neri Pozza), che è dedicato al ricordo dell'amicizia profonda con Pier Paolo Pasolini. Il libro è stato pubblicato esattamente a cento anni dalla nascita di Pasolini e a quasi cinquanta dalla sua prematura scomparsa.

Sabrina Magro, assessore alla cultura del Comune di Corezzana, ha dato un caloroso benvenuto alla scrittrice e ha ringraziato il Consorzio e Lo Sciame Libri per la rassegna. È intervenuta poi Marta Comi, vicepresidente di Villa Greppi.
''Voglio ringraziare lo staff organizzativo e tutti i comuni aderenti al festival. Questa edizione di Iterfestival è molto particolare perché si ispira al coraggio. Il tema del coraggio si lega anche alla stretta attualità, soprattutto il coraggio di confrontarsi, di parlarsi serenamente e pacificamente. Io vorrei dedicare questa edizione a tutti quegli uomini e donne che con grandissimo coraggio stanno resistendo e stanno cercando di difendere la propria libertà''.

L'assessore Sabrina Magro

Martina Garancini ha iniziato il dialogo con Dacia Maraini e le ha chiesto di parlare di Pasolini e di tratteggiarlo. ''Pier Paolo era un uomo molto riservato, gentile, amichevole - afferma Maraini - insomma, tutto il contrario di quello che appariva pubblicamente. Quando scriveva sul nostro paese e su tutte quelle cose che non andavano, diventava duro e provocatorio. Chi non lo conosceva di persona, nell'aspetto di gentilezza, di tenerezza e di rispetto (anche nel linguaggio), lo comprendeva per quello che appariva negli scritti. Non è un caso che abbia avuto ottantuno denunce, molte delle quali erano surreali. Pier Paolo non era capace di far del male a nessuno e lui stesso lo ammette in una poesia che recita ‘la mia violenza sta nelle parole'. Era una persona che combatteva, ma con le parole. Il suo rapporto con il mondo era basato sull'idea che c'era stato un momento di purezza, di innocenza, ossia il mondo contadino dove aveva vissuto da bambino. Nonostante fosse un mondo povero, era molto genuino. Poi però si è involgarito a causa della trasformazione del mondo borghese. Il mondo contadino era diventato ipocrita e l'ipocrisia era il male assoluto. La ricerca personale di Pier Paolo era rivolta a quel mondo autentico e arcaico, che ormai non si trovava più''.

La moderatrice Martina Garancini

Dopo questo breve ritratto, la scrittrice ha rivelato al pubblico com'è nato il libro. ''Non ho mai scritto su di lui, ma il mio editor mi ha chiesto di raccontare la nostra amicizia. Era un tema che nessuno aveva mai toccato e sentivo il dovere di testimoniare attraverso delle lettere. Ho ripensato alle cose fatte insieme, ai numerosi viaggi e altre esperienze. L'intento è quello di far conoscere meglio il Pasolini privato: il suo coraggio di dire la verità, di sfidare la conformità e l'opinione pubblica. Oggi viene ricordato con un altro spirito e si è capito che il coraggio era un suo modo di stare nel mondo''.

Dacia Maraini

Nel libro Dacia Maraini ripercorre tre luoghi diversi, ossia gli spazi interni (case, trattorie, ristoranti, ...), gli spazi aperti e infiniti (l'Africa) e lo spazio del sogno. Martina ha chiesto di parlare del significato dei sogni. I sogni, secondo Maraini, sono il luogo della verità. Una verità che non è rilevata, ma che va interpretata attraverso dei segnali. L'importante è ricordare i sogni: "Ho fatto un primo sogno su Pier Paolo - ha proseguito Dacia - in cui indossava degli stivaletti che facevano rumore. Eravamo a Sabaudia e mi rassicurava quel rumore perché mi faceva capire che lui era in casa al piano di sopra. Diversi anni dopo la sua morte, una notte ho sognato ancora quel rumore di tacchi. Ero uscita sul terrazzo e lo vedevo. Sentivo le voci dei tecnici che dicevano che Paolo non poteva lavorare nel cinema perché era morto".
Attraverso la scrittura Maraini si è ricordata di alcuni dettagli che pensava di aver dimenticato. È stato un vero e proprio viaggio nella memoria con Pier Paolo.

In primo piano Marta Comi

Un altro tema affrontato è stato quello del rapporto di Pasolini con le donne. Per capire questo legame è necessario ripercorrere l'infanzia del poeta: fino a tre anni è stato molto legato al padre, ma lo scoppio della guerra lo ha portato a combattere. Nel 1943 viene fatto prigioniero in Africa. Una volta liberato e tornato in Italia, diventa alcolizzato, nervoso e rabbioso: "È in questo momento - ha affermato la scrittrice - che Pier Paolo rompe con suo padre e inizia a considerarlo come un nemico. Cerca di proteggere la madre Susanna e il loro rapporto diventa viscerale. Da qua nascono le sue complicazioni, ad esempio dividere il sesso dal sentimento. Ha amato alcune donne (tra cui Maria Callas), ma con loro non era un rapporto completo. Si può dire che fosse qualcosa di platonico. In ogni donna vedeva la madre e il ventre materno era il vero paradiso".
L'ultima parte dell'incontro è stata dedicata alla nascita dell'amicizia tra la scrittrice e Pasolini. I due si sono conosciuti negli anni Sessanta. Pier Paolo aveva già quarant'anni, mentre Dacia ne aveva solo ventiquattro. Entrambi facevano parte del circolo letterario di Roma. Era stato Moravia ad introdurre la Maraini in questo ambiente, che all'epoca era molto unito: ci si incontrava per parlare, ci si rispettava e c'era un sentimento forte di solidarietà. Oggi tutto questo si è perso, ci si incontra solo pubblicamente e spesso ci si insulta.

Il legame tra Maraini e Pasolini continua nel tempo e insieme organizzano diversi viaggi in tutto il mondo, da Cuba all'Unione Sovietica fino ad arrivare in Africa. Nel libro si approfondiscono le esperienze vissute proprio in Africa e la spensieratezza di quei momenti. Si arriva poi agli anni Settanta in cui Maraini si batte per il femminismo: "Anche Pier Paolo era a favore delle idee rivoluzionarie, ma sospettava delle organizzazioni che avevano un aspetto borghese e ipocrita. Durante una conferenza femminista - conclude la scrittrice - sono stata interrotta da una chiamata. In quella chiamata sono venuta a sapere della morte di Pasolini. Non ci credevo, ma le mie colleghe dicevano che era tutto vero, se ne parlava anche alla radio e in televisione. Così sono corsa a Roma per dare un ultimo saluto al mio caro amico".

La morte di Pasolini rimane ancora oggi un mistero irrisolto. La stessa scrittrice ammette di aver fatto visita in carcere a Pino Pelosi, il presunto assassino. Secondo lei un ragazzino non poteva aver ucciso in maniera così brutale un uomo forte e muscoloso, doveva esserci qualcun altro alle sue spalle. A distanza di anni, lo stesso Pelosi ha ammesso di non aver ucciso Pasolini, ma non ha mai rivelato il vero colpevole.
L'incontro è terminato tra gli applausi del pubblico e il successivo firmacopie.

IterFestival prosegue con altri appuntamenti importanti:

• Mercoledì 9 marzo alle ore 21 si terrà l'incontro con la giovane scrittrice Giulia Binando Melis, che presenterà al pubblico il romanzo "La bambina sputafuoco" presso la sala consiliare del comune di Cremella.
• Giovedì 10 marzo alle ore 21 è il turno del pittore e illustratore Nicola Magrin, autore di "Altri voli con le nuvole". L'evento sarà nella sala civica del comune di Sovico.
• Sabato 12 marzo alle ore 16 è in programma un laboratorio artistico-creativo rivolto ai ragazzi (tra i 9 e 15 anni) presso la biblioteca comunale di Cassago. È finalizzato, grazie alla guida dell'architetto e illustratore Livio Cazzulani, alla creazione di personaggi per fumetti e manga. È obbligatoria la prenotazione.

Per maggiori informazioni, consultare il sito: http://www.villagreppi.it

Silvia Buzzi
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