Tra Valaperta e Maresso strani movimenti nel bosco. Si sospetta un'attività di spaccio

Movimenti sospetti tra Maresso e Valaperta. Chi si trova a percorrere di frequente la strada che collega il territorio missagliese a quello casatese si sarà chiesto almeno una volta (perlomeno se è un buon osservatore) il perchè di quelle auto spesso posteggiate a bordo strada, a poca distanza dal ponte sul torrente Lavandaia.

Via Alfieri a Valaperta, a poche decine di metri dal confine con Maresso

Una zona ad elevato transito, ma al contempo piuttosto lontana da occhi indiscreti; basta infatti addentarsi lungo i sentieri che incrociano Via Alfieri per evitare lo sguardo dei passanti. E così quel via-vai frequente può anche passare inosservato, come del resto lo è anche la condotta di chi proprio in quei boschi non cessa di gettare sacchi di rifiuti di generi alimentari e non solo.
Il sospetto dunque, è che proprio dopo il ponte, fra i campi che si aprono verso Maresso, sia presente già da qualche tempo un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
I movimenti si notano soprattutto nel tardo pomeriggio, quando cala il buio, ma non solo. C'è chi qualche presunto cliente lo avrebbe notato anche in pieno giorno, intento - come se nulla fosse - a raggiungere a piedi la zona boschiva a margine della carreggiata, per abbandonarla dopo pochi minuti soltanto. A gettare qualche sospetto è anche l'avvistamento frequente in zona di persone - giovani ma anche adulti - vestite non propriamente da escursionisti e dunque più interessate ad altro che ad esplorare i sentieri fra la Valle della Nava e il Parco del Curone.
Movimenti che non sono tuttavia sfuggiti all'occhio attento di alcuni residenti, con più di una segnalazione in proposito giunta nell'ultimo periodo alla nostra testata.

La zona boschiva tra Valaperta e Maresso

Interpellato sul tema, il sindaco Filippo Galbiati ci ha confermato di essere a conoscenza del problema e di averne discusso anche con le forze dell'ordine, ovviamente già notiziate in proposito.
Un fenomeno del resto non nuovo per il territorio, se si considera che episodi analoghi erano stati segnalati qualche tempo fa a pochi chilometri di distanza nell'area ex RDB a Lomagna. Anche in quel caso a favorire la presunta attività di spaccio era la posizione del comparto, a ridosso del bosco, ma soprattutto la lontananza da occhi indiscreti e la rapida possibilità di fuga, con l'imbocco della tangenziale a qualche minuto di strada.
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