Oggiono: la Caritas traccia il bilancio del 2021. Avanza l’emergenza abitativa

È un bilancio di un anno ancora influenzato dalle conseguenze della pandemia quello tracciato con Roberto Ferrario, responsabile della Caritas decanale di Oggiono.
«Il 2021 è stato un anno caratterizzato da una prosecuzione di quelle tendenze che abbiamo visto nel 2020, se possibile aumentate proprio perché non c'è stata una chiara uscita dal tunnel» ha spiegato Ferrario. Nel definire il contesto che la Caritas ha dovuto affrontare durante lo scorso anno, Ferrario ha posto l'accento su come la crisi economica scaturita a seguito della pandemia continui ad avere ripercussioni sulla società. In particolare, su alcuni ceti sociali rimasti più esposti alle conseguenze.
«Alcune persone - ha spiegato - che lavorano nei settori dei servizi come la ristorazione non hanno avuto un cambio di passo netto, quindi è rimasto questo tipo di necessità di supporto».

La sede della Caritas decanale di Oggiono

A fianco delle diverse forme di sostegno e supporto più diretto che la Caritas oggionese offre, grazie al banco alimentare, al fondo per il lavoro tramite Caritas Ambrosiana e ad alcuni piccoli aiuti economici, ha preso sempre più piede la necessità di offrire un supporto anche per le esigenze abitative.
«Proprio perché alcuni settori non hanno ripreso a pieno ritmo, le persone che contavano sulle proprie entrate economiche per pagare l'affitto sono in difficoltà. È aumentato il problema della casa e del rischio che chi è in difficoltà resti senza abitazione» ha spiegato Ferrario chiarendo anche le soluzioni attuate da Caritas per aiutare coloro che si trovano in queste condizioni: «stiamo cercando anche, grazie ai vari fondi della Caritas Ambrosiana, di coprire questa emergenza sul fronte abitativo».
Complessivamente durante il 2021 non si è manifestato un miglioramento della situazione generale. Anzi si è verificato «un lento e progressivo aumento delle persone bisognose» ha spiegato il responsabile aggiungendo «prima della crisi seguivamo 170, 180 persone, ora ne seguiamo fra le 200 e le 220 a seconda dei mesi».
Un andamento tendenziale di crescita dei richiedenti aiuto che - già confermato anche durante il bilancio dello scorso anno - ha visto anche aumentare le famiglie italiane che hanno scelto di chiedere aiuto e supporto alla Caritas. «Il rapporto fra italiani e stranieri vede oggi un 30 - 35% di famiglie italiane sul totale delle famiglie assistite, un dato maggiore rispetto a due anni fa, quando era fra il 15 e il 20%».
Un contributo fondamentale a questa opera di assistenza viene dato anche dall'emporio alimentare. Sono dodici i comuni facenti parte del decanato oggionese che fanno riferimento al banco alimentare Caritas situato a Molteno. Il centro di ascolto decanale nella città di Oggiono offre, come sempre, un primo luogo di incontro e ascolto delle famiglie in difficoltà alle quali successivamente, a seconda dei casi, viene offerta la possibilità di fare affidamento sul banco alimentare dell'emporio. Anche su questo versante il 2021 ha visto la Caritas decanale dover far fronte a momenti di difficoltà e cambiamento, in particolare dovute al calo delle donazioni alimentari.
Complessivamente vengono distribuiti «quasi 100mila chilogrammi di alimenti all'anno» ha spiegato Ferrario. Una quantità notevole di aiuti che ha dovuto far fronte al calo delle donazioni. Un fenomeno che risulta essere una delle maggiori differenze fra il periodo precedente al 2020, e l'attuale periodo di crisi che, iniziato con la pandemia, prosegue ancora oggi. «Noi abbiamo sempre cercato di essere autonomi nella gestione dell'emporio, grazie alle donazioni offerte dai fedeli durante i periodi di avvento e quaresima e grazie anche al banco alimentare» ha chiarito il responsabile della Caritas. Donazioni, quelle dei beni alimentari, che sono andate diminuendo a partire dal 2020, ovvero dallo scoppio della pandemia, a causa dei limiti imposti durante l'emergenza e del conseguente minor afflusso di fedeli nelle chiese.
«Sono diminuite le persone che partecipano alle funzioni religiose per ovvi motivi dipendenti dal Covid e capienza delle chiese, quindi anche nei periodi di avvento e quaresima le donazioni sono calate» ha precisato Ferrario.
A fronte della diminuzione delle donazioni alimentari sono aumentate quelle economiche da parte dei privati. Ma, soprattutto è aumentato il contributo della Caritas Ambrosiana che Ferrario ha definito «importante».
«Dallo scorso anno - ha precisato - la Caritas Ambrosiana ci sta offrendo un ottimo aiuto, ormai, proprio per le difficoltà nella raccolta locale, copre una quota pari al 40% delle risorse alimentari che vengono distribuite».
L. A.
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