Casatenovo, nuovo centro: se ne parlerà a breve con Regione. Intanto dopo l'incontro in Prefettura un sopralluogo con i Vvf e i Carabinieri

Il destino dell'accordo di programma per la riqualificazione del centro, ma anche la questione sicurezza, relativamente alle aree industriali dismesse, oggetto di continue e frequenti incursioni da parte di ignoti soprattutto nell'ultimo periodo.
Sono questi due i temi che l'amministrazione comunale di Casatenovo ha affrontato nel corso della riunione convocata con il Prefetto dr.Castrese De Rosa, prima che quest'ultimo lasciasse Lecco per il nuovo incarico a Ravenna.
Un incontro al quale hanno preso parte anche il comandante provinciale dei Vigili del fuoco oltre al numero uno della Polizia locale casatese.

Il sindaco Filippo Galbiati e il vice Marta Comi

''Abbiamo illustrato ai presenti la situazione, quanto disposto con atti comunali in merito al comparto centrale, le inadempienze delle proprietà e le intenzioni di procedere con nuove disposizioni, nei loro confronti, circa in particolare il tema ripetutamente sottoposto e mai compiutamente affrontato delle misure per evitare le intrusioni'' hanno spiegato in una nota congiunta il sindaco Filippo Galbiati e il vice Marta Comi, che detiene la delega sulla questione centro. ''In questi giorni abbiamo disposto l'ennesimo sopralluogo della nostra PL, del responsabile dell'Ufficio urbanistica, accompagnati dai Carabinieri in modo da avere le loro risultanze e procedere nei prossimi giorni per quanto di nostra competenza''.
All'incontro con il Prefetto - che la giunta casatese ha ringraziato per la disponibilità e rapidità nel fissare in agenda l'incontro - erano presenti anche le due principali proprietà coinvolte nell'accordo di programma, titolari dei comparti ex Vismara ed ex Vister: Immobiliare Casatenovo e Ferrarini, oltre al liquidatore dr.Trombone ed al commissario dr.Cadoppi, entrambi nominati dal Tribunale di Reggio Emilia per la vicenda Vismara. ''Abbiamo ribadito a tutti, anche in quella sede - ha proseguito Galbiati - quella che è la posizione unanime da sempre della giunta comunale, posizione già anticipata da tempo nei confronti con i capigruppo. Il Comune ha fatto tutto quello che c'era da fare per questo accordo di programma, arrivando pure a proporre la separazione dei comparti ed approvare tutti i tre piani integrati di intervento. Dal 2019 tocca ai privati'' ha aggiunto, ricordando che se Devero ha presentato quanto doveva, le altre due proprietà - complici anche le difficoltà societarie - risultano ad oggi inadempienti.

Il recente intervento di Carabinieri e Vigili del fuoco nell'ex salumificio Vismara

Galbiati e Comi hanno poi evidenziato come Casatenovo sia ormai nella fase ormai operativa della nuova variante al PGT con la prima conferenza di VAS in programma il 7 aprile prossimo.
''Il momento del nuovo strumento urbanistico, dal punto di vista amministrativo, è quello opportuno per riaprire la questione del centro e dell'accordo di programma promosso ormai diversi anni fa da Regione Lombardia e di fatto inattuato per la fase 2, quella del nuovo centro. Già nella prossima settimana riferiremo alla struttura tecnica dell'assessorato regionale. Inoltre le proprietà ci hanno chiesto incontri dopo questa nostra presa di posizione'' hanno proseguito sindaco e vice, specificando che le risultanze di questo percorso saranno portate al confronto della conferenza capigruppo convocata per il 21 marzo, per tenere informate le minoranze che negli scorsi giorni si erano espresse anche piuttosto duramente sul tema. ''Una cosa è certa. Con il PGT in fase di redazione, dopo che il Comune ha fatto tutto quello che c'era da fare, in assenza di assunzione formale di impegni ed atti concreti da parte delle proprietà, bisogna porre con urgenza il tema a Regione Lombardia e Provincia di Lecco circa la loro volontà di proseguire con questo accordo di programma''.

Un'immagine dell'area ex Vister

In particolare il Comune di Casatenovo pone una domanda a distanza ai vertici della giunta Fontana. ''L'accordo ha ancora una valenza strategica per Regione per cui l'area deve essere ancora esclusa dal documento di piano di Casatenovo? O al contrario è ora che la pianificazione torni nell'autonomia del Comune?''.
G. C.
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