Sirtori: l'universo maschile al centro della serata di RiFuGio

"Maschi in crisi" al centro dell'incontro che si è tenuto nella serata di giovedì 10 marzo a Sirtori, presso l'aula magna della scuola primaria, a cura del progetto Ri.Fu.Gio.
A guidare le persone presenti attraverso un tema così discusso nell'ultimo periodo, sono state le antropologhe Michela Cavenaghi e Chiara Calgaro.

Come hanno osservato le relatrici, essere uomini nella nostra società storicamente ha portato tanti vantaggi, sia nel mondo del lavoro che nel mondo della rappresentanza politica.
"Questa sera ci interrogheremo sugli stereotipi e sulle aspettative che da secoli gravano sul maschile. Negli ultimi anni sono cambiate tante cose nella nostra società come l'idea di famiglia, le strutture sociali e l'economia: questo ci ha portati a mettere in discussione la figura maschile" hanno ricordato Michela e Chiara.
Le due ospiti hanno ricordato che ci troviamo in un mondo all'interno del quale il genere (ben diverso dal sesso) influenza in maniera molto ampia le nostre vite e nel quale, forse, avere la possibilità di mettere in discussione gli stereotipi può essere anche un'opportunità.

Le antropologhe Michela Cavenaghi e Chiara Calgaro

Le ragazze poi hanno invitato i presenti a prendere parte ad un breve gioco, durante il quale hanno fatto domande ai presenti, partendo dalle più banali (come "hai mai indossato un indumento rosa?") fino ad arrivare a quelle più impegnative, ad esempio: "sei mai stato giudicato per le tue emozioni?".
Per anni essere uomo è stato un grande privilegio, un motivo di vanto e un sinonimo di forza, serietà, potenza. Nel mondo di oggi, in continuo cambiamento, questo privilegio è messo in discussione principalmente da alcuni fattori. Il primo riguarda il lavoro: se fino a 30 anni fa l'uomo era solito "portare il pane a casa" e la donna rimanere tra le mura dell'abitazione a badare ai figli, attualmente la situazione è ben diversa. Dal punto di vista economico lo stipendio dell'uomo spesso non basta per sostenere una famiglia intera e allo stesso tempo la donna vuole entrare nel mondo del lavoro. In secondo luogo è necessario considerare che all'interno della nostra società è avvenuta una vera e propria "rivoluzione" sia dal punto di vista dei costumi che sessuale.

Basti considerare che prima del 1971 la pillola anticoncezionale in Italia era illegale e solamente nel 1981 la legge 442 cancellava dal codice penale il delitto d'onore e il matrimonio riparatore. Lampante l'avvenimento risalente a quattro decenni fa, quando la siciliana Franca Viola si è ribellata insieme alla sua famiglia per condannare lo stupro subito da un mafioso siciliano, diventando la prima donna che si è opposta ad un matrimonio riparatore. La mascolinità e l'onore non hanno un motivo emozionale, bensì si basano solamente sulla sfera pubblica che impone all'uomo una continua riconferma delle sue qualità quali la forza e l'autorevolezza. Per quanto riguarda il tema della famiglia, invece, è importante considerare il fatto che anche la paternità oggi assume un ruolo diverso rispetto al passato, sempre considerando che quando un uomo decide di stare a casa ad occuparsi dei figli la società continua a definirlo declinando il termine "mamma" al maschile.

I giovani, poi, hanno riflettuto sulla sessualità, maschile e femminile. Gli uomini, spesso, si sentono in dovere di essere attivi dal punto di vista sessuale e questo, naturalmente, ha delle ripercussioni sulla loro vita e su come affrontano questo aspetto.
Insomma, il discorso riguardante la mascolinità "in crisi" è molto ampio. La cosa certa è che scardinare queste vecchie dinamiche (e forse, anche maschiliste) non è un vantaggio solo per la categoria femminile, ma per la società intera.
Al termine della serata i ragazzi presenti hanno scritto su un foglio le loro opinioni e riflessioni ed in un secondo momento, anonimamente, le idee sono state condivise.
S.L.F.
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