Sirtori: l'universo maschile al centro della serata di RiFuGio
"Maschi in crisi" al centro dell'incontro che si è tenuto nella serata di giovedì 10 marzo a Sirtori, presso l'aula magna della scuola primaria, a cura del progetto Ri.Fu.Gio.
"Questa sera ci interrogheremo sugli stereotipi e sulle aspettative che da secoli gravano sul maschile. Negli ultimi anni sono cambiate tante cose nella nostra società come l'idea di famiglia, le strutture sociali e l'economia: questo ci ha portati a mettere in discussione la figura maschile" hanno ricordato Michela e Chiara.
Le ragazze poi hanno invitato i presenti a prendere parte ad un breve gioco, durante il quale hanno fatto domande ai presenti, partendo dalle più banali (come "hai mai indossato un indumento rosa?") fino ad arrivare a quelle più impegnative, ad esempio: "sei mai stato giudicato per le tue emozioni?".
I giovani, poi, hanno riflettuto sulla sessualità, maschile e femminile. Gli uomini, spesso, si sentono in dovere di essere attivi dal punto di vista sessuale e questo, naturalmente, ha delle ripercussioni sulla loro vita e su come affrontano questo aspetto.
Insomma, il discorso riguardante la mascolinità "in crisi" è molto ampio. La cosa certa è che scardinare queste vecchie dinamiche (e forse, anche maschiliste) non è un vantaggio solo per la categoria femminile, ma per la società intera.
Al termine della serata i ragazzi presenti hanno scritto su un foglio le loro opinioni e riflessioni ed in un secondo momento, anonimamente, le idee sono state condivise.
A guidare le persone presenti attraverso un tema così discusso nell'ultimo periodo, sono state le antropologhe Michela Cavenaghi e Chiara Calgaro.
"Questa sera ci interrogheremo sugli stereotipi e sulle aspettative che da secoli gravano sul maschile. Negli ultimi anni sono cambiate tante cose nella nostra società come l'idea di famiglia, le strutture sociali e l'economia: questo ci ha portati a mettere in discussione la figura maschile" hanno ricordato Michela e Chiara.
Le due ospiti hanno ricordato che ci troviamo in un mondo all'interno del quale il genere (ben diverso dal sesso) influenza in maniera molto ampia le nostre vite e nel quale, forse, avere la possibilità di mettere in discussione gli stereotipi può essere anche un'opportunità.
Le antropologhe Michela Cavenaghi e Chiara Calgaro
Per anni essere uomo è stato un grande privilegio, un motivo di vanto e un sinonimo di forza, serietà, potenza. Nel mondo di oggi, in continuo cambiamento, questo privilegio è messo in discussione principalmente da alcuni fattori. Il primo riguarda il lavoro: se fino a 30 anni fa l'uomo era solito "portare il pane a casa" e la donna rimanere tra le mura dell'abitazione a badare ai figli, attualmente la situazione è ben diversa. Dal punto di vista economico lo stipendio dell'uomo spesso non basta per sostenere una famiglia intera e allo stesso tempo la donna vuole entrare nel mondo del lavoro. In secondo luogo è necessario considerare che all'interno della nostra società è avvenuta una vera e propria "rivoluzione" sia dal punto di vista dei costumi che sessuale.
Basti considerare che prima del 1971 la pillola anticoncezionale in Italia era illegale e solamente nel 1981 la legge 442 cancellava dal codice penale il delitto d'onore e il matrimonio riparatore. Lampante l'avvenimento risalente a quattro decenni fa, quando la siciliana Franca Viola si è ribellata insieme alla sua famiglia per condannare lo stupro subito da un mafioso siciliano, diventando la prima donna che si è opposta ad un matrimonio riparatore. La mascolinità e l'onore non hanno un motivo emozionale, bensì si basano solamente sulla sfera pubblica che impone all'uomo una continua riconferma delle sue qualità quali la forza e l'autorevolezza. Per quanto riguarda il tema della famiglia, invece, è importante considerare il fatto che anche la paternità oggi assume un ruolo diverso rispetto al passato, sempre considerando che quando un uomo decide di stare a casa ad occuparsi dei figli la società continua a definirlo declinando il termine "mamma" al maschile.
Insomma, il discorso riguardante la mascolinità "in crisi" è molto ampio. La cosa certa è che scardinare queste vecchie dinamiche (e forse, anche maschiliste) non è un vantaggio solo per la categoria femminile, ma per la società intera.
Al termine della serata i ragazzi presenti hanno scritto su un foglio le loro opinioni e riflessioni ed in un secondo momento, anonimamente, le idee sono state condivise.
S.L.F.