Oggiono, Fondo della Comunità: un concorso di idee per l’ambiente

Il Fondo della Comunità di Oggiono ha indetto un concorso di idee per la tutela e valorizzazione dell'ambiente. L'iniziativa è stata pensata in modo specifico per raccogliere idee e progetti per tutelare una delle aree ambientali presenti all'interno del territorio cittadino.

Il Fondo della Comunità è stato istituito nel giugno dello scorso anno, grazie a un lascito testamentare di un cittadino oggionese e alla volontà, espressa da alcuni cittadini e amministratori comunali, di dotare la città di uno strumento - il Fondo per l'appunto - atto a raccogliere risorse e indirizzarle verso progetti sociali, ambientali e culturali che abbiano ricadute positive per l'intera cittadinanza e non solo. Il Fondo della Comunità è uno strumento già adottato in altre realtà territoriali della Provincia di Lecco ed è strettamente collegato alla Fondazione Comunitaria del Lecchese di cui è formalmente parte.

Alberto Lotti

Nelle scorse settimane, il Fondo oggionese ha ricevuto una donazione - pari a 10mila euro - che è stata elargita da un'azienda con lo specifico obbiettivo di realizzare progetti ambientali. La donazione ha fatto aumentare la quantità di risorse raccolta dal Fondo della Comunità di Oggiono durante gli scorsi mesi, raggiungendo la cifra di 30mila euro. Una soglia che ha permesso al Fondo stesso di ottenere un bonus - pari a 20mila euro - da parte della Fondazione Comunitaria del Lecchese, facendo lievitare le disponibilità economiche fino a 50mila euro.

La donazione effettuata dall'azienda oggionese, orientata alla tutela dell'ambiente, ha anche aperto la strada al bando di idee pubblicato negli scorsi giorni.

«La proposta è di fare un "concorso di idee" per favorire il coinvolgimento di tutta la comunità, più che stimolare la competizione» ha spiegato Alberto Lotti presidente del Fondo. «Come Fondo della Comunità non abbiamo particolari obblighi di fare le cose in modo "burocratichese", non c'è un'erogazione di denaro diretta per i vincitori, chi vuole propone un'idea e chi proporrà il progetto migliore avrà la soddisfazione di vederla premiata e realizzata per la propria comunità».

Il concorso si svolgerà in due fasi. Una prima che prevede la presentazione delle idee progettuali e una seconda fase in cui verranno individuati i soggetti realizzatori del progetto. Questi ultimi dovranno essere scelti fra realtà del terzo settore come associazioni di volontariato o cooperative. Il bando non prevede un premio economico per chi presenterà l'idea progettuale che verrà scelta come opera da realizzare.

Il concorso è aperto a privati cittadini, associazioni, imprese e scuole. «Non c'è nessuna preclusione possono partecipare singole persone, associazioni, gruppi di amici, anche scuole o anche singole classi seguite da insegnanti. Penso che per i ragazzi la sensibilizzazione ai temi ambientali e il confronto con la realtà concreta possano essere temi istruttivi» ha spiegato Lotti.

Coloro i quali sono intenzionati a partecipare dovranno individuare una o più aree della città e pensare a iniziative di carattere sociale, culturale, educativo "che attraverso la rigenerazione, il recupero, il riuso o la riattivazione" di una zona verde o di più aree individuate consentendo di "mettere questi luoghi a disposizione della più ampia collettività". Lo scopo è anche quello di "soddisfare sia l'esigenza di maggior gradevolezza e migliore vivibilità dei luoghi collettivi", sia di sensibilizzare i cittadini alla "cura diretta e alla gestione dei beni comuni".

Le idee progettuali presentate al concorso saranno valutate in base a quattro criteri: miglioramento qualitativo e funzionale delle aree verdi, riqualificazione e valorizzazione delle stesse, sostenibilità finanziaria del progetto e valenza socioculturale della proposta, relativamente alla capacità di coinvolgere i cittadini.

«Ho seguito - ha concluso il presidente del Fondo - questa iniziativa con soddisfazione, mi piace il fatto che il Fondo possa avere le mani libere nello stimolare un'iniziativa da parte della comunità, non è una cosa comune. Perché se si è un'istituzione pubblica ci sono molti vincoli che rallentano il raggiungimento dell'obiettivo e lo rendono faticoso, spero che il bando possa interessare, avere un buon riscontro e raccogliere progetti interessanti».

Il termine ultimo per presentare i progetti è stato fissato al 30 giugno prossimo. Per partecipare è necessario inviare una richiesta formale all'indirizzo: fondocomunitaoggiono@gmail.com

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