Oggiono: Avis fa una donazione alla popolazione ucraina e traccia un bilancio del 2021

Avis Oggiono sostiene i civili ucraini, alle prese, ormai da due settimane, con l'invasione della Russia nei loro territori. Tramite Avis nazionale, che ha organizzato una raccolta fondi attraverso un apposito conto corrente, il sodalizio di Oggiono ha scelto di non restare indifferente e di partecipare con un contributo che potrà aiutare la popolazione ad affrontare la carenza di alimenti e beni di prima necessità che sta colpendo il territorio.

Il presidente Alessandro Viganò

Nel 2021, l'associazione ha festeggiato il 55esimo anniversario di fondazione: l'anno è stato positivo e lo stesso bilancio dimostra che è in buona salute, tuttavia continua la ricerca della sede. E' uno degli obiettivi dell'attuale consiglio rinnovato lo scorso anno e che vede oggi alla guida Alessandro Viganò. "Uno dei punti cardine del mio mandato è quello di dare una nuova "casa", più accogliente rispetto all'attuale per la nostra associazione" ha spiegato il presidente, informando di un incontro con il sindaco Chiara Narciso e alcuni volontari per cercare una soluzione, ma al momento non ci sono riscontri positivi. Sono state tre le proposte sinora poste sul tavolo: l'ex caserma dei Carabinieri, sulla quale pendono lunghi tempi prima che possa liberarsi, alcuni locali a Imberido, valutati però dal sodalizio come scomodi. Rimane aperta l'ipotesi di una soluzione con un'immobiliare di Oggiono. "Stiamo valutando l'acquisto ma tutto è ancora a livello embrionale. Naturalmente il mio impegno è da considerarsi insieme all'ASD, in quanto promotori della nostra associazione. Spero vivamente di riuscire a dare dei nuovi spazi alla nostra realtà''.
A chiusura dell'anno 2021, sono stati resi noti anche le analisi statistiche dell'associazione. Il numero di soci è in leggero calo: i soci attivi sono calati di 10 persone, passando da 597 a 583 lo scorso anno. Spicca invece il numero delle donazioni, che hanno registrato un aumento del 14,52% rispetto all'anno precedente. Per dirla in numero da 1.095 donazioni si è arrivati, al 31 dicembre 2021, a 1.254, di cui 1.133 di sangue intero e 121 di plasmaferesi). "Questo aumento è dovuto al costante impegno dei nostri uffici. "Questo aumento è dovuto al costante impegno dei nostri uffici a sollecitare i soci a rispettare le scadenze per la donazione: il continuo uso del promemoria ha limitato le mancate donazioni che ora si attestano a 17,50% rispetto alle donazioni programmate - prosegue Viganò - Purtroppo, com'è da sempre, l'impossibilità di donare ci viene comunicata in diversi casi in ritardo. Questo atteggiamento di alcuni soci non ci consente di trovare per tempo sostituti e in tal modo rispettare il numero delle donazioni giornaliere programmate".
Il presidente rileva l'ottimo funzionamento dell'attività di chiamata, che avviene in maniera digitale attraverso il sistema Avisnet: i rallentamenti sono stati residuali. "Come sempre, ormai da qualche anno, la realtà lecchese per quanto concerne la donazione del sangue spicca a livello nazionale. Il sangue raccolto non viene mai sprecato e viene distribuito alle regioni con maggiore necessità anche se, purtroppo con la diminuzione delle operazioni a causa della pandemia, le richieste sono state minori. Le richieste di sangue, durante tutto l'anno e a causa della pandemia, possono variare, pertanto anche le chiamate possono subire variazioni e possono non essere rispettati i tempi dei canonici tre mesi. Ringrazio i nostri donatori per la disponibilità dimostrata in questo ulteriore anno difficile".
Diverse sono state le occasioni in cui Avis è presente sul territorio: gruppi di cammino, Telethon, borollata durante il tradizionale "Feron" e soprattutto l'affiancamento nell'associazione sportiva dilettantistica ASD Avis Oggiono, che è gestita in modo autonomo ma vede una rappresentanza istituzionale nel direttivo. Grazie ai risultati e alla partecipazioni a numerosi eventi podistici sul territorio, il nome compare spesso nelle notizie sportive locali e questo permette ancora ad Avis di avere visibilità tra i cittadini, sempre nell'ottica di sensibilizzare nuove persone a unirsi all'associazione di donatori.
"Il 2021 è stato, come il 2020, un anno caratterizzato dalla pandemia, che purtroppo ha portato cambiamenti non solo nel nostro stile di vita, ma anche nel nostro modo di vivere la vita associativa. Nonostante questo cambiamento a livello mondiale, il particolare periodo vissuto ha rappresentato l'occasione per ricordare a tante persone che le donatrici e i donatori si prodigano per il bene e la salute di tanti bisognosi - ha proseguito il presidente, esprimendo un pensiero riconoscente verso gli avisini che non ci sono più. "Ringrazio i donatori e volontari che con il loro dono, di sangue e di tempo, aiutano a salvare vite umane e alleviare disagi a persone malate".
M.Mau.
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