Missaglia: Paolo Del Debbio il 14 presenta il suo nuovo libro

Paolo Del Debbio
La Fondazione Costruiamo il Futuro organizza la presentazione del libro di Paolo Del Debbio, giornalista e conduttore televisivo "Le 10 cose che ho imparato dalla vita".
Lunedì 14 marzo a Missaglia, nel Salone Polivalente dell'Oratorio di via Roma 3, il presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, Maurizio Lupi e il giornalista, Paolo Del Debbio, dialogheranno sulla tematica del libro.
"Le 10 cose che ho imparato dalla vita" è il racconto che Del Debbio fa di sé per spiegare di più al suo pubblico dove nasca un certo modo di pensare, di porre domande, di insistere su certi problemi, di incalzare gli intervistati.
Ci sono gli occhi di Soldino, il mendicante di Lucca, città natale di Del Debbio, che tanto decisivi sono stati per lui. C'è una famiglia povera e nel contempo molto dignitosa da cui ha imparato come si possa a essere felice con poco. C'è un bar che è stato molto più di un luogo di ritrovo, è stato una scuola di vita dove non solo ci si ritrovava con gli amici ma dove i vecchi del quartiere ti tiravano su anche con scherzi feroci. Ci sono gli studi in seminario che rivelano una dimensione religiosa che non è stata un sentimento dell'adolescenza ma una formazione che permane nell'uomo adulto che Del Debbio è diventato. C'è l'esperienza di anni di volontariato con i ragazzi invalidi e il lavoro da cameriere per pagarsi gli studi. Ci sono gli studi in filosofia e in teologia con il gustoso racconto di interviste impossibili ai grandi della teologia del Novecento che da giovane studente, con assoluto sprezzo del pericolo e del ridicolo a cui poteva esporsi, invece riusciva a realizzare. Ci sono gli studi in economia e l'insegnamento universitario, ma anche le letture esistenzialiste e l'impegno per i diritti umani. C'è ovviamente l'incontro con Fedele Confalonieri e il lavoro come assistente di un amministratore delegato di un grande gruppo di comunicazione, il succoso racconto dell'incarico "politico" commissionatogli da Silvio Berlusconi. C'è ovviamente la televisione e il segreto per non farsi rovinare dal mal di video che tanto sollecita l'ego di chi viene improvvisamente riconosciuto per strada.
Ma soprattutto c'è un padre - e sono le pagine più drammatiche e struggenti del libro - che è stato deportato in Germania in un campo di concentramento, che ci ha messo anni per raccontare quella terribile esperienza e la dignità con la quale l'ha affrontata, un padre morto troppo presto ma ancora presentissimo. C'è, infine, un capitolo a sorpresa in cui Del Debbio confessa la sua ignoranza su una questione per lui importantissima.
Sarà un'occasione preziosa per riflettere insieme anche su quanto sta accadendo ai confini dell'Europa, un tema a cui Del Debbio continua a dedicare lunghi approfondimenti della sua trasmissione: "Andando un po' in giro ho potuto verificare di persona quante donne e uomini ucraini sono preoccupati per la situazione dei loro familiari e per la loro terra, ma ho visto anche quanti italiani sono preoccupati, partecipi e solidali con questo popolo e con queste persone."


L'evento ha ricevuto il patrocinio dell'Associazione Brigantia, della Fondazione Il Cavallo Rosso, del Centro culturale Gaudì, della Scuola "La Traccia", della Compagnia delle Opere di Lecco e Sondrio, dell'Associazione Sant'Agostino, del Centro Culturale Pèguy.

Gli Sponsor Tecnici sono: Ikebana Green Garden, Perego Libri.

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