Barzanò: dal gazebo della Lega una rete di solidarietà per una famiglia fuggita dall'Ucraina
Debora Piazza
''Ero con il mio vice, Lucas Casati, quando a pochi passi da noi si è fermato un uomo a bordo di un'autovettura che ci ha colpiti da subito perchè si trovava in condizioni davvero pessime. Una volta sceso abbiamo capito che si trattava di una persona residente a Barzanò: ci chiedeva aiuto'' ha raccontato Piazza, trattenendo a stento l'emozione. ''L'ho portato nella vicina pasticceria a bere un caffè e mi ha raccontato la sua storia, quella di un uomo che nei giorni precedenti si era recato al confine con l'Ucraina per recuperare la sua compagna, la figlia di quest'ultima e il nipotino di soli nove mesi. Era alla ricerca di un sostegno''.
Secondo quanto emerso dal racconto affidato alla segretaria leghista, il barzanese aveva compiuto un vero e proprio viaggio della speranza recuperando i familiari che a loro volta avevano faticato non poco ad uscire dall'Ucraina flagellata dalla guerra. ''Quando la situazione è precipitata ha deciso di andare personalmente a recuperarle. Mi ha detto di aver avvisato anche il Comune di Barzanò di questa situazione. Ora tuttavia gli serve aiuto perchè non ha una casa dove poter ospitare i suoi cari, soprattutto il nipotino e nonostante le richieste avanzate in questi giorni, non ha ancora trovato una sistemazione per loro''.
A quel punto Piazza si è offerta di aiutare la famiglia, comprendendo che avevano dei bisogni immediati, accogliendoli per l'intero pomeriggio nella sua abitazione di Brivio. ''Il bimbo quando è arrivato aveva la febbre a 39 e anche la mamma era parecchio provata. Ho messo a disposizione la mia doccia, ho cucinato un piatto di pasta a tutta la famiglia e preparato la pappa al piccolo. Erano davvero molto sofferenti e provati per quello che hanno vissuto'' ha aggunto, riferendo di aver deciso di ospitare mamma e piccolo anche per l'intera notte.
Nel frattempo tramite la segreteria provinciale della Lega, Piazza ha chiesto aiuto. In poco tempo si è attivata una vera e propria catena di solidarietà con molti colleghi che hanno contribuito portandole un lettino per il bimbo, pannolini, ma anche dei capi di abbigliamento puliti per la mamma e la nonna che essendo fuggite in fretta e furia si trovano senza nulla.
Nel frattempo tramite la segreteria provinciale della Lega, Piazza ha chiesto aiuto. In poco tempo si è attivata una vera e propria catena di solidarietà con molti colleghi che hanno contribuito portandole un lettino per il bimbo, pannolini, ma anche dei capi di abbigliamento puliti per la mamma e la nonna che essendo fuggite in fretta e furia si trovano senza nulla.