Oggiono: Gianfraco Scotti apre il ciclo di incontri sugli 'architetti'

In marzo torna l’iniziativa dedicata agli incontri con l’autore, organizzata dalla Biblioteca Civica di Oggiono.
In breve: 3 appuntamenti presso la Biblioteca, sita in Via Vittorio Veneto 1, di martedì, alle 20:30.
In questa occasione il ciclo di incontri con l’autore presentato non comprende romanzi, bensì testi di pubblicazione non recente che riguardano architetti presenti sul territorio comunale con alcune opere ed il complesso monumentale di Villa Reale della vicina Monza. Gli incontri proposti si accompagnano idealmente all’attenzione costante della Biblioteca di Oggiono in favore della sezione di architettura, che al momento comprende più di 1000 libri.


Il ciclo di incontri con l’autore prende il via martedì 29 marzo con Gianfranco Scotti che presenterà l’articolo "La serena e colta architettura di Mino Fiocchi: un protagonista del Novecento italiano", apparso nella rivista locale "Archivi di Lecco" nel giugno 2018 (n. 1/2018).

Mino Fiocchi nasce a Lecco nel 1893 e, dopo aver servito come tenente degli alpini durante il primo conflitto mondiale, si laurea nel 1919. La sua attività di architetto si distribuisce in un cinquantennio e, seppur rivolta prevalentemente all’ideazione di ville, abbraccia anche la progettazione di case popolari, monumenti funebri ed edifici religiosi. Il nostro territorio conserva numerose testimonianze della sua arte; ad esempio, ad Oggiono si trovano il Municipio (1927) e la scuola elementare “Armando Diaz” ( 1932).
Fiocchi, lontano dallo stile floreale precedentemente in voga, così come dal movimento razionalista, esprime nelle sue opere una compostezza serena, improntata ad un classicismo rivisitato con garbo, ricco di citazioni, ed attenta all’ambiente in cui si inseriscono gli edifici ed all’impiego dei materiali.

Gianfranco Scotti è tra i più conosciuti cultori dei dialetti e della letteratura lombardi; grazie ai numerosi recital presentati dall’Autore, il dialetto delle opere di Carlo Porta, Tommaso Grossi, Domenico Balestrieri, Delio Tessa rivive nei nostri giorni. A lui dobbiamo la traduzione integrale in dialetto lecchese dei Promessi Sposi di Alessandro Man- zoni, terminata nel 2013. La passione per il teatro, ereditata dai genitori, lo ha portato a fondare a Lecco nel 1959, insieme ad altri giovani, una scuola di recitazione attiva fino al 1970. Collabora a periodici locali occupandosi prevalentemente di temi culturali e storici legati alla vita della sua città; in particolare è redattore, dalla fondazione nel 1978, della rivista di studi storici "Archivi di Lecco".

 Il ciclo proseguirà poi:
- Secondo incontro con Francesco Galli sul libro "L'architetto del papa: il neogotico di Spirito Maria Chiappetta", edito da Cattaneo - martedì 5 aprile 2022
- Terzo incontro con Domenico Flavio Ronzoni con la sua guida "Reggia di Monza: Villa Reale, Giardini, Parco", pubblicata da Bellavite - martedì 12 aprile 2022
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