Oggiono: il banchetto di TINnamoreraidime APS illumina piazza Manzoni

Storie. Ci sono storie che si fa fatica ad affrontare. A volte, da alcune storie delicate e potenti può nascere un raggio di luce, come quello che ha illuminato il cuore della vita di Oggiono, piazza Manzoni, nella mattinata di domenica 20 marzo.
Colorata di viola e bianco, la bancarella dell’associazione TINnamoreraidime APS con tante uova di cioccolato in bella vista svettava tra anziani intenti a discutere con il giornale sottobraccio, bambini in bicicletta e cani intenti a fare conoscenza tra loro.

Le volontarie presenti al banchetto, seconda da destra la presidente Chiara Frigerio

Questa festosa atmosfera domenicale non riduceva minimante la forza delle parole scritte sul cartello posto di fianco allo stand. “La prematurità è fare un cesareo d’urgenza, non sentire tuo figlio piangere, non vederlo. Sentirselo strappare di dosso e vederlo dopo due giorni. È vedere tuo figlio in un’incubatrice, un’astronave di plastica”. Queste le parole iniziali di un testo da leggere senza respirare.

“Mia figlia è stata ricoverata nella terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Lecco quasi cinque anni fa” ha esordito Chiara Frigerio, presidente dell’associazione, spiegando poi la nascita del sodalizio che, ad oggi, può contare su un'estasa rete di mamme, "ma stiamo cercando di coinvolgere chiunque abbia voglia e tempo di collaborare con noi”. “Siamo nati a novembre 2021 su esplicita richiesta della TIN e, con la vittoria di un bando della Fondazione Costruiamo il futuro, abbiamo ottenuto i soldi per l’acquisto di poltrone su cui le madri svolgono la marsupioterapia in reparto. Ora la raccolta dei fondi per un’incubatrice rappresenta il nostro progetto più importante”.

A tal proprosito “abbiamo venduto circa 3500 uova in questi giorni, considerando anche i banchetti installati a Sondrio e a Livigno. Non pensavamo davvero di riuscire a raccogliere così tanto. Siamo oramai certi di poter procedere con l’acquisto dell’incubatrice una volta terminato questo progetto. È un bene fondamentale per il lavoro della terapia intensiva neonatale. Per quanto riguarda poi iniziative future, stiamo attendendo di vedere anche come si evolve la pandemia” ha concluso Chiara Frigerio, affiancata dalle volontarie pronte a dispensare uova e sorrisi.

“La prematurità è cercare uno scampolo di normalità chiacchierando con le altre mamme mentre ci si tira il latte o si mangia in mensa, o prima di andare a dormire nell’alloggio mamme. È incontrare angeli ai quali affidi tuo figlio 24 ore su 24”.
Quest'oggi lasciare piazza Manzoni con un uovo di cioccolato in mano contribuiva a tutto ciò.
A.Bes.
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